SINOSSI
Annina ed Enza dividono una stanza nella vecchia casa della nonna, in una località non lontana da Taormina, ma dove non c’è nulla, se non pochi bar-gelateria e lidi balneari. Più grande di Annina e ormai una bellezza sbocciata, Enza si aspetta un’estate di litigi con la madre e una noia infinita. Ma la vacanza delle cugine prende tutt’altra piega con la ricomparsa di Bruna: la ragazza più irregolare del paese si porta dentro un lutto e una sete di rivalsa. E conosce benissimo un giro di ragazzi che si arrabattano con espedienti non proprio legali, cresciuti, come sono, in famiglie disagiate e violente. Una compagnia che le madri di Enza e Annina disapproverebbero, se solo scoprissero le uscite notturne delle figlie. Eppure persino il capo del gruppo, Mirco, si rivela più sensibile e corretto di quanto suggerirebbero i pregiudizi. Il pericolo, in realtà, non sono i maschi, ma tutto ciò che sobbolle tra le protagoniste: rivalità, smania di diventare donne, confusione del desiderio. È Annina, la più piccola, la meno appariscente, a raccontarci la storia di quella vacanza degli anni novanta che segna un tragico spartiacque: come osservatrice e testimone, e come chi viene di colpo scaraventata nell’età adulta. L’estate siciliana diventa così un teatro dove sotto lo scorrere delle esperienze adolescenziali – le feste, le sfide, il conflitto con le madri – emerge una dimensione archetipica: e si finisce ammaliati da quella forza oscura senza tempo.
RECENSIONE
Le protagoniste di questo romanzo di formazione, come si legge dalla sinossi, sono Enza e Anna (detta da tutti Annina). Al momento della storia, Enza ha 16 anni, mentre Anna ne ha 12. È la voce narrante di Anna a guidarci lungo il racconto di questa estate, che ha il sapore di un rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta. Anna che non capisce sempre tutto; che cerca di seguire la cugina pedissequamente ma che si sente esclusa da certi sguardi, certe allusioni, certi interessi. È una bambina che si scontra con l’adolescenza già sbocciata, per certi versi misteriosa e ostile ai suoi occhi ancora volti al gioco. Ma Anna non vuole farsi lasciare indietro: si sforza continuamente di coprire questi anni di distanza per dimostrarsi adulta di fronte, non solo alla cugina, ma anche a Bruna e al gruppo di scapestrati con cui faranno amicizia. È sotto questa volontà che i giochi infantili tra cugine si trasformano nei primi sogni di maturità: scartabellano i diari della madre di Enza alla ricerca di dettagli amorosi; si toccano tra loro, esplorandosi i corpi acerbi eppure ricettivi, immaginando la sessualità ("È così che ti toccano i maschi"). È un’estate che trasforma, quella di Enza e Annina. In questo clima di cambiamento, il ritorno di Bruna nella vita delle cugine si pone come tentazione irresistibile. Col pretesto di recuperare delle bici rubate, Bruna conduce Enza e Anna a fare la conoscenza di un gruppo di ragazzi (di cattivi ragazzi, per tutto il paese) che va avanti come può e si diverte con ogni mezzo. Mirco, Tonino, Davide; un ragazzo, una storia difficile alle spalle. Compagnie preoccupanti se guardate con occhio adulto; calamite inevitabili e veri punti di riferimento, per le nostre ragazze in crescita. Per la stragrande maggioranza del libro, accompagniamo Enza, Anna e Bruna lungo la scoperta delle prime "piccole cose connesse al peccato", come recita il titolo: le feste, l’alcol, le corse con i motorini, i bagni in mare a notte fonda, i primi contatti sessuali tra coetanei. Piccole cose che però, come dice Anna, hanno "il gusto delle cose eterne". A metà libro, in questa tranquilla storia adolescenziale, si introduce un elemento thriller: qualcuno lascia una scritta offensiva sul muro di casa di Enza. Chi sarà stato? Perché lo avrà fatto? Ci porteremo questi interrogativi fino alla fine del libro, in cui troviamo un finale assolutamente a sorpresa. Menzione onorevole per l’ambientazione del libro. Troviamo tutti gli elementi tipici e rassicuranti della Sicilia degli anni 90: il mare azzurro, il sole forte, le strade di ciottolato, le case dai muri spessi che trattengono il calore, l’odore degli agrumi, la piazza del paese come punto di ritrovo. Questi elementi contribuiscono a creare nei lettori un sentimento di nostalgica malinconia. È la sensazione che ammanta i ricordi antichi, del nostro passato, su cui torniamo quando necessitiamo di ritornare a qualcosa di bello e perduto. È la sensazione che prova Anna ripercorrendo la storia che ci sta narrando, anni dopo essersi conclusa per sempre, nella consapevolezza di felicità che solo gli eventi finiti sanno darci.
[RECENSIONE A CURA DI SERENAM]
Autore | Lorena Spampinato |
Editore | Feltrinelli |
Pagine | 208 |
Anno edizione | 2023 |
Collana | I narratori |
ISBN-10(13) | 9788807035272 |
Prezzo di copertina | 17,00 € |
Prezzo e-book | 9,99 € |
Categoria | Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico |