SINOSSI
Un barone universitario ricco e potente muore all'improvviso; cause naturali, certifica il medico. La figlia però non ci crede e si rivolge a Penelope Spada, ex Pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. L'indagine, che sulle prime appare senza prospettive, diventa una drammatica resa dei conti con il passato, un appuntamento col destino e con l'inattesa possibilità di cambiarlo. Nelle pieghe di una narrazione tesa fino all'ultima pagina, Gianrico Carofiglio ci consegna un'avventura umana che va ben oltre gli stilemi del genere; e un personaggio epico, dolente, magnifico.
RECENSIONE
Gianrico Carofiglio, magistrato di professione, nel 2002 cede al richiamo del sangue. Figlio d'arte della scrittrice Enza Buono, pubblica il suo primo romanzo Testimone inconsapevole, che lo incorona immediatamente re delle vendite. Giallista di tutto rispetto, inaugura la saga dell'avvocato Guerrieri, le cui avventure vengono tributate con il Premio Fregene (Ragionevoli dubbi, 2006), il Premio Strega (La misura del tempo, 2019) e il Premio Campiello (Le perfezioni provvisorie, 2010), per citare i più noti. Rancore è il secondo romanzo con protagonista una ex magistrata, Penelope Spada, donna solitaria ed enigmatica che, nella Milano dei nostri giorni, vive tra disillusioni e indolenza, insieme alla fida Olivia, la sua socia a quattro zampe e unica amica. Il misterioso passato che ha costretto Penelope a lasciare la Magistratura e i suoi timidi tentativi di adattarsi alla vita dall'altra parte della legge, come improbabile investigatore privato, si intrecciano con la storia, anzi con la morte, di un famoso chirurgo e barone universitario. Penelope, chiamata a verificare le circostanze della morte del prof. Leonardi, che la figlia non crede siano del tutto naturali, si imbatte nell'ironia della vita che sembra fare giri immensi per far tornare alla fine tutti lì dove avevano iniziato. Il rimorso, il rimpianto, il rancore, il senso di colpa, l'inganno e l'espiazione, si alternano in una storia dove tutto sembra ciò che è, eppure potrebbe anche non esserlo. Tutti i personaggi della vicenda si trovano, nel corso delle indagini, a dover fare i conti con il proprio passato e con le scelte assunte. In modo assai imprevedibile, anche Penelope è risucchiata in questo loop cha la riporta alle proprie responsabilità. Lo stile del romanzo è asciutto, i dialoghi non banali, i personaggi - in gran parte femminili - interessanti, la storia coinvolgente fino alle ultime pagine. Per la verità non è la migliore opera di Carofiglio che cede, un paio di volte, in spiegazioni non necessarie sulle tecniche investigative e indugia in un capitolo e in un personaggio, in più rispetto al necessario. Tuttavia, queste piccole sbavature, non sottraggono piacevolezza alla lettura lineare, avvincente e leggera.
[RECENSIONE A CURA DI SIMONA CAMPANELLA]
| Autore | Gianrico Carofiglio |
| Editore | Einaudi |
| Pagine | 238 |
| Anno edizione | 2022 |
| Collana | Einaudi. Stile libero big |
| ISBN-10(13) | 9788806252410 |
| Prezzo di copertina | 18,50 € |
| Prezzo e-book | 8.99 € |
| Categoria | Giallo - Poliziesco - Noir |

