SINOSSI

Luglio 2005. Aldo è un barbiere di venticinque anni che baratta le sue prestazioni con beni e servizi anziché con moneta. Quando conosce Klivia, lei sta partendo per andare su un'isola disabitata. Tìna, la sua eredità. Aldo decide di seguirla. L'isola comincia a popolarsi. Chi arriva porta oggetti, competenze, forza lavoro in cambio di ospitalità. Niente moneta. Un esperimento sociale in cui si scambia, si rispetta, si ascolta la terra. Impossibile che funzioni, oggi. Chi va a Tìna si rifugia forse dalla vita? Intanto l'isola si autosostenta, si autoistruisce, si autogiudica, mentre il mondo la osserva, talvolta la minaccia, riportandola alla realtà. Nel 2016 Tìna vivrà la sua terribile esperienza, ma il nodo da sciogliere è un altro. Capita a tutti, prima o poi, di volersi sentire isola. L'acqua ci distacca dal mondo, così diventiamo noi stessi un'isola perfetta. Ed è allora che dobbiamo ricostruire i ponti, ricollegare, tornare di là. Perché nessuno, in fondo, può salvarsi da solo.

RECENSIONE

Esperimento interessante e ben riuscito quello messo su carta da Marco Piermattei. Tìna, il suo ultimo romanzo, narra le vicende di due protagonisti molto singolari, voci narranti che si alternano donando ritmo e vigore alla storia. Aldo è un barbiere che baratta le sue prestazioni con beni e servizi anziché con moneta («Non è solo il fatto di non usare i soldi. È portare la gente a rivalutare le cose che ha, a utilizzarle bene fino all'ultimo, rinunciando alle cose inutili»); Klivia ha ereditato Tìna, un'isola disabitata sulla quale vorrebbe andare a vivere. Il destino vuole che i due si incontrino. Folgorati da un amore passionale e accomunati da interessi e valori, decidono di lasciarsi tutto alle spalle e trasferirsi sull'isola impegnandosi in un progetto incentrato sull'attuazione di un modello sociale innovativo e apparentemente utopico, «basato su principi di collaborazione spontanea, autosostentamento integrato nell'ambiente e una produzione funzionale agli abitanti, non ai modelli di mercato». Il terreno su cui si è mosso l'autore è veramente impervio: gli argomenti trattati prestano il fianco a banalizzazioni o estremizzazioni alla "Lost" che avrebbero fatto scadere la storia in un qualcosa di già visto, di scontato. Non è questo il caso. Secondo me il merito dell'autore fiorentino è proprio quello di riuscire a trattare l'argomento con un approccio moderno, realistico e futuribile, impreziosendolo con concetti e valori che alimentano spunti di riflessione importanti sulla nostra vita e sulla società in cui viviamo. «Lavora, ama, nutriti della natura e tornerai ad essere felice». Tìna è un'esperienza che guarisce l'anima di coloro che la abitano anche temporaneamente, prima di tornare alla propria vita sulla terra ferma. Forse a rendere realistica la storia è proprio questo: la permanenza temporanea sull'isola e i molti personaggi che la frequentano, con le loro peculiarità e vicissitudini, così come il fatto che niente è eterno e immune dal male. Infatti, anche in un contesto particolare come quello descritto, i protagonisti sono chiamati ad affrontare questioni comuni che stravolgono le loro vite e i loro progetti, rendendoli meno "supereroi" di quanto avrebbero potuto essere agli occhi del lettore persone che abbandonano tutti e tutto per andare a vivere su un'isola deserta. Lo stile di scrittura è piacevole e scorrevole. Il libro, che ho letto in meno di due mezze giornate, non annoia mai. Concludo con un estratto tratto dal vademecum che i protagonisti pubblicano on line per parlare del loro progetto. "A Tìna la visione delle cose è aperta e non radicale. Fanno eccezione tra corollari di base: il rispetto per l'altro, la sostenibilità ambientale, il non-uso della moneta. Quest'ultima è sostituita dallo scambio, la cosa ti farà perdere un po' di tempo ma ti aiuterà a capire meglio quali siano i tuoi veri bisogni. E ora, se sei ancora spaventato, aspetta, non stralciare la richiesta. Tìna è abitata da gente come te. Gente che, nonostante la paura, non crede nella deriva consumista basata su falsi bisogni e vuole riavvicinarsi alle proprie origini, per capire se con queste può essere felice". Con queste premesse, voi non partireste immediatamente per Tìna? Io sì! Buona lettura.

[RECENSIONE A CURA DI GUIDOCX84]

Autore Marco Piermattei
Editore Scatole Parlanti
Pagine 206
Anno edizione 2022
Collana Voci
ISBN-10(13) 9788832814798
Prezzo di copertina 16,00 €
Categoria Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico