SINOSSI
L'Inghilterra della rivoluzione industriale vede muoversi immense fortune a seconda di chi controlla il carbone. Ed è proprio il carbone a scatenare le passioni malevole della potente famiglia Jamisson, che trova però sulla sua strada la nobiltà d'animo e il coraggio del giovane McAsh, un minatore che ha deciso di spezzare le catene della schiavitù.
RECENSIONE
"Un luogo chiamato libertà", opera di Ken Follet, è ambientato in un'epoca di grandi cambiamenti: il carbone, principale fonte di energia, è alla base della "rivoluzione industriale" inglese; le colonie americane sono in fibrillazione e presto cominceranno a dare i primi segni di separatismo. La potente famiglia dei Jamisson è la proprietaria di numerose miniere, in Scozia, ma ha la necessità di espandere i propri domini, per far fronte alla crescente difficoltà economica. E tenterà di farlo in spregio di ogni legge, senza alcuna considerazione per le persone, i loro sentimenti e soprattutto i loro diritti. Ad opporvisi saranno il giovane minatore McAsh, mosso da ferrei valori di uguaglianza e di libertà, e la bella aristocratica Lizzie, sorretta da una profonda repulsione per l'ingiustizia. Dalla profonda Scozia, alla malfamata Londra, alle sperdute piantagioni di tabacco della Virginia, i due sentiranno il loro legame stringersi sempre più forte e divenire sempre più importante, aldilà delle convenzioni sociali e dei rancori di chi li circonda.
[RECENSIONE A CURA DI PORTHOSEARAMIS]
Autore | Ken Follet |
Editore | Mondadori |
Pagine | 476 |
Anno edizione | 1997 |
Collana | Collana Oscar bestsellers |
Lingua | Italiano |
ISBN-10(13) | 9788804427476 |
Prezzo di copertina | 10,00 € |
Prezzo e-book | 7,99 € |
Categoria | Azione - Avventura |