SINOSSI
Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso), è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un'azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti... Prefazione di Gian Luigi Beccaria.
RECENSIONE
E' di questi giorni l'uscita nelle sale del film dei fratelli Taviani, tratto da questo romanzo. Prima ho letto il libro, poi sono andata a vedere il film che comunque mantiene intatta la trama del romanzo. Il romanzo inizia proprio con Milton che rivede a distanza di un anno la villa di Fulvia, una ragazza di 16 anni ritornata a Torino dopo l'8 settembre. Davanti alla villa Milton rivive i suoi pomeriggi con Fulvia, densi di dialoghi, scaramucce amorose e di conversazione intellettuale, si parla di libri, di autori e di musica. Fulvia ha un grammofono e ama molto una particolare canzone, che suonerà 28 volte. Milton non è solo, c'è con lui un suo compagno partigiano che lo esorta ad andarsene di corsa da quel luogo incantato, ma Milton chiede altri cinque minuti. Qui i dialoghi sono molto importanti, da essi si viene delineando la storia di questo rapporto, un amore a tre, perché spesso è presente agli incontri nella villa, anche Giorgio, compagno di università di Milton. Mentre Milton ricorda il suoi passati pomeriggi con Fulvia, compare la vecchia custode, riconosce Milton, lui le chiede se le fa rivedere l'interno della villa, la custode acconsente. Da qui si snoda tutta la storia di questi due giovani che sembrano davvero innamorati, fino a quando la custode non rivela a Milton la presenza assidua di Giorgio dopo la partenza di Milton. La custode non è sicura però se fra i due sia successo "qualcosa di intimo". Per Milton questa rivelazione diventa un turbamento grandissimo, vuole sapere da Giorgio, che fa il partigiano in un'altra brigata, come sono andate veramente le cose. Quindi a tale scopo chiede al suo capo un permesso di 24 ore per andare da Giorgio e chiedere spiegazioni. Il viaggio che intraprende Milton si svolge fra le colline delle Langhe, si ferma per poco tempo presso altri gruppi di partigiani, attraverso le colline fangose, fra pioggia e nebbia. La vita dei partigiani è durissima, Milton si ferma in qualche casa di contadino per mangiare qualcosa, ma è ossessionato dal suo pensiero su Fulvia e Giorgio, vuole incontrare l'amico. Ma l'amico proprio a causa della nebbia, resta indietro dal gruppo dei suoi di ritorno alla base, e viene preso dai soldati fascisti, viene caricato su un camion e viene portato ad Alba. I partigiani pensano che a Giorgio verrà fatto un processo prima dell'esecuzione. Il resto del romanzo vede un Milton completamente "impazzito" irrazionale, vuole catturare un fascista da scambiare con Giorgio solo per poter parlare con lui ed avere le risposte alle sue domande: fra Giorgio e Fulvia c'è stato amore? Ci sono stati rapporti amorosi?
[RECENSIONE A CURA DI GRAZIELLA]
Autore | Beppe Fenoglio |
Editore | Einaudi |
Pagine | 132 |
Anno edizione | 2014 |
Collana | Super ET |
ISBN-10(13) | 9788806219260 |
Prezzo di copertina | 12,00 € |
Prezzo e-book | 6,99 € |
Categoria | Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico |
Commenti
Ho finito qualche giorno fa di leggerlo, proprio in prospettiva di vedere il film e ne sono rimasta entusiasta.
Quello che più ho apprezzato è stato il saper trasmettere, da parte di Fenoglio, la violenza della guerra anche se questa non compare mai realmente o con un ruolo comunque predominante.
Inoltre, poco fa, leggevo in un saggio che addirittura si valutava l'ipotesi che Milton e Giorgio fossero in realtà la stessa persona: Giorgio non è altro quella parte sensuale ed erotica che Milton perde con l'avanzare e l'imbruttirsi della guerra e che quindi torna a cercare.
Un capolavoro della letteratura contemporanea, a mio parere.