SINOSSI

Il viaggio è sempre stato sinonimo di conoscenza, mosso dal desiderio della scoperta. Il vero viaggiatore si gode il percorso più della meta, perché durante il tragitto si materializzano storie, si proiettano fantasie, si scoprono realtà prima sconosciute, e parti di se stessi mai portate a coscienza. Partire alla scoperta di nuove terre e culture diverse, è il desiderio di chi non è mai pago del proprio sapere, ed ogni volta, al ritorno, sente che nel profondo del proprio essere non tutto è rimasto come era prima. Il libro non è solo un diario di viaggio ma racconta storie, descrive personaggi, luoghi visitati, ed ognuna di esse si anima di luce propria. Il primo racconto, che ha dato l’inizio a tutto il resto del libro, parla d’amore, quello che non passa, che permane anche quando l’epilogo di una storia non è come vorremmo che fosse.

RECENSIONE

I viaggiatori seriali amano soprattutto il percorso piuttosto che arrivare alla meta. Questa serie di racconti di viaggio, preceduto da una storia d’amore che ha dato il via a tutto il resto del libro, ne è una testimonianza. Nell’ultimo racconto, quello che si snoda tra i siti archeologici della civiltà Maya, Francesco realizza che il viaggio è terapeutico solo se partecipano anche mente e cuore e se il viaggiatore non pone tanto l’attenzione ai chilometri percorsi, ma a cosa porterà indietro da ogni singolo viaggio, quanto avrà ampliato le sue conoscenze e quanto profonda sarà diventata la sua interiorità. Nella presentazione, l’autore spiega che l’idea del libro è nata durante la pandemia, quando ognuno cercava di organizzarsi per fare delle cose e trascorrere il tempo in modo creativo. Nel primo racconto, fa dire ad Alice che nessun essere umano aspira ad un "dolce far niente" e, se spesso se lo ripete, è solo perché non è contento della propria vita o perché fa un lavoro che non ama. La testimonianza di questa idea, secondo Alice, è che ognuno "sta cercando di inventarsi qualcosa da fare pur di sfuggire alla noia". Ogni storia, descrivendo i luoghi attraverso il quale si snoda il viaggio, racconta episodi di vita vissuta dai personaggi che man mano si animano, descrivendo se stessi, i propri pensieri, le emozioni e le paure che vivono durante i momenti della vita quotidiana. L’Africa sembra essere la destinazione preferita dei vari personaggi e Carlo, mentre assiste all’ultimo tramonto del suo viaggio in Namibia, avverte che non appena sarebbe rientrato in Italia il "mal d’Africa" sarebbe tornato a farsi sentire. Non manca un accenno alla questione dell’emigrazione grazie alla storia di Maria: emigrata durante gli anni Settanta da un paesino campano verso l’agognata America, dopo anni di lavoro e di sacrifici vive in una condizione che può essere definita come "terra di nessuno" e racconta a Gianni di avere molti dubbi sul fatto di aver fatto la scelta più giusta, visto che i fratelli si sono costruiti una casa più bella ed accogliente della sua pur rimanendo in paese.

[RECENSIONE A CURA DI OMEOS]

Autore Franco Tacconelli
Editore Edizioni Efesto
Pagine 232
Anno edizione 2023
Collana Parerga
ISBN-10(13) 9788833815084
Prezzo di copertina 16,50 €
Categoria Altri generi