SINOSSI

Un uomo, ex giocatore di calcio, si presenta al portone d'ingresso di un carcere autoaccusandosi del delitto di una giovane prostituta nigeriana. Nonostante indagini accurate ad ampio raggio, nulla depone a favore della sua versione: è un paradosso, egli sembrerebbe del tutto estraneo al crimine. Simone Degli Espinoza, ironicamente definito dai colleghi dell'Agenzia di investigazioni indagatore di anime, si trova a cercare il bandolo di una matassa oltremodo intricata, che lo trasporterà nei meandri di una psiche fragile e innocente come quella di un bambino di dieci anni e che condurrà alla luce vicende lontane nel tempo, morte e sepolte soltanto per gli adulti. Nel romanzo l'autore affronta anche la fenomenologia del calcio di rigore dandone una versione diversa da quella offerta dal romanzo di Peter Handke Prima del calcio di rigore, e dal film di Wenders La paura del portiere prima del calcio di rigore.

 

AUTORE

Francesco Bova (Pietra Ligure, 1953) già docente di psicologia in un liceo milanese e giornalista pubblicista, vive a Lacchiarella. Negli anni '70 e '80 ha pubblicato alcuni libricini di poesia che hanno avuto l'attenzione di Roberto Roversi, Primo Levi, Anna Maria Caredio. È stato uno degli animatori della rivista di letteratura, filosofia e politica "Malvagia". Ha pubblicato vari romanzi, poesie e racconti presso vari editori e riviste. L'albero delle zucche, ovvero la stravagante storia del correttore di bozze e dell'investigatore di anime (Meligrana, 2017) e Lo sceneggiatore. Nanni e Ninetta sulle Mura di Malapaga (Meligrana, 2021) sono i precedenti episodi con protagonista "l'investigatore di anime" Simone Degli Espinoza.