Martedì, 04 Novembre 2025

"Ognuno muore solo" di Hans Fallada

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05/01/2017 20:30 #28556 da Miriam
"Ognuno muore solo" di Hans Fallada è stato creato da Miriam
A seguito di un film "lettere da Berlino" uscito nello scorso ottobre ho voluto leggere il romanzo ispiratore. L'autore Hans Fallada scrive sotto pseudonimo il suo vero nome è Rudolf Ditzen. Questo romanzo uscì nel 1946, pochi mesi dopo il suo autore morì all'età di 50 anni, era dedito all'alcolismo e alle droghe. Lo stile del romanzo è neorealismo weimariano, oggettivo privo di ogni espressionismo. L'autore, che è sempre rimasto on Germania, parla delle resistenza personaggi ordinari, poveri eroi che dopo un primo appoggio al nazionalsocialismo si accorgono che le cose non stanno proprio come all'inizio sono state promesse. Qui è il caso che coniugi Quangel, Otto e Anna che si ribellano al regime dopo la morte del loro unico figlio sul fronte francese nel 1940. Così Otto decide di scrivere delle cartoline in cui denuncia Hitler come il peggiore dei mali, e le depone sui gradini di vari palazzi, una volta alla settimana. Altri personaggi sono la fidanzata del figlio morto, i vicini di casa dei Quangel, la postina, piccoli delinquenti e spie, alcolizzati, SS, il commissario, tutti con il loro carattere ben definito, la loro piccola vita. Questi personaggi sono descritti così bene che pare di vederli davanti, Berlino con le sue piazze e i suoi palazzi appaiono fotografati. Mai in una sola pagina ci si annoia, mai si vorrebbe smettere di leggere. Ne nasce un affresco senza veli di personaggi negativi e positivi: spioni che vivono alla giornata alla ricerca continua di danari, altri più eroici mettono a rischio la loro vita. Essi vivono in una nazione di cittadini terrorizzati dal regime che si dirama senza scampo ovunque, tutti sono disposti a denunciare il vicino, il padre, la moglie. Le cartoline dei Quangel così faticosamente compilate (Otto usa scriverle in scrittura gotica) e così faticosamente distribuite aiutato anche dalla moglie, non vengono lette da nessuno perché destano terrore e vengono subito consegnate alla Polizia Segreta. Su 276 cartoline scritte e distribuite dai coniugi in due anni di attività, solo 18 non vengono consegnate.
La cosa incredibile che attorno a queste cartoline e al suo anonimo distributore, si forma una vera e propria caccia all'uomo. Il commissario della Polizia Segreta si dà un gran d'affare per porre bandierine rosse sulla mappa della città e mette quasi tutti gli agenti disponibili alla caccia dell'uomo fantasma.
Questo è un gran romanzo che è rimasto dimenticato a lungo e vive solo oggi una nuova stagione anche grazie alla scoperta e pubblicazione in America.

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06/01/2017 12:15 #28568 da Alekin
Risposta da Alekin al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Grazie l'ho iniziato ieri sera.

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30/01/2019 18:22 #39844 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Ho appena iniziato Ognuno muore solo. Ho recuperato il libro da alcuni mesi però è rimasto li in sospeso a prendere polvere nella libreria per parecchio, mi bloccavano la mole e l'argomento. Invece si sta rivelando un gran bel libro. Sono ancora all'inizio ma mi ha dato subito l'impressione che sia un libro che va assolutamente letto almeno una volta nella vita. Mi ha colpita subito la scrittura e i personaggi così ben caratterizzati che riesco proprio ad immaginarli.
Spero che continuando nella lettura le mie impressioni non cambino e le mie aspettative non vengano deluse.

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30/01/2019 19:24 #39845 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
@Kira, questo romanzo è bellissimo e l'ho postato io quando avevo un altro Nickname e più vai avanti più verrai conquistata da questo bellissimo romanzo del neo realismo tedesco. se poi pensi che a Fallada è stato commissionato partendo da un documento che riguardava un fatto vero, è ancora più bello. Ma penso che se hai l'edizione Sellerio, avrai lì dentro tutte le spiegazioni che riguardano il romanzo e il suo autore.
Se ti va ne possiamo parlare man mano che vai avanti nella lettura, io posso riprendere in mano il romanzo e i miei appunti.
Ciao e un grazie.

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30/01/2019 22:41 #39850 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Ciao Graziella, si ho l'edizione Sellerio e ho letto la prefazione in cui spiega che i personaggi sono "di fantasia" ma raccontano di cose realmente accadute.
Probabilmente io non sarò in grado di approfondire come fai tu ma mi piacerebbe comunque molto provare a commentare con te e, soprattutto, leggere i tuoi commenti. Credo che mi aiuteranno a capire ancor meglio questo autore che mi sta incantando come poche volte mi è capitato. Soprattutto se consideriamo l'argomento trattato.
A tal proposito ammetto la mia ignoranza in fatto di resistenza tedesca o su come la popolazione tedesca abbia vissuto quegli anni. Ho letto forse solo il secondo libro della trilogia di Ken Follett sul XX secolo che trattava almeno in parte l'argomento. Almeno ricordo solo quello al momento. Spero che questa libro inizi a colmare un po' questa mia lacuna.

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31/01/2019 12:53 #39859 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Insieme ad altri cinque persone, due anni fa su un altro sito di lettura condivisa, abbiamo fatto una ricerca, proprio partendo da questo romanzo di Fallada, cercando di capire quanto e in che modo la popolazione tedesca composta da tutti i suoi ceti, era consapevole di quanto stava avvenendo. La ricerca è durata tre mesi e ognuno di noi ha contribuito scegliendosi un argomento da approfondire. E' venuto fuori un lavoro bellissimo, molto partecipato, abbiamo letto documenti, parti di saggi storici, altre storie romanzate di fatti veramente accaduti, come "Erano in sei" di Alfred Neumann, in Mondadori Medusa, 1948 (non credo sia stato ristampato) che parla della storia di sei persone, due professori e quattro studenti universitari loro allievi, che fanno propaganda con manifestini, contro la dittatura nazionalsocialista, lo stesso argomento viene ripreso la un libro di pag. 190 scritto da Inge Sholl che è la sorella di Sophie che era stata una partecipante del gruppo "La rosa bianca" (vedi anche su wikipedia). Di questo è stato fatto anche un film bellissimo "La Rosa Bianca, anno 2015molto molto bello, magari lo trovi in biblioteca fra i DVD. Abbiamo letto tantissimo materiale.
Ma quello che voglio dirti ora è che la risposta ce la siamo data, in questo senso.
I nazionalsocialisti avevano già dal 1933 organizzato dei campi di concentramento,che vanno distinti sai campi di sterminio che verranno dopo e che serviranno per la "soluzione finale", mentre i primi servivano per i dissidenti tedeschi e vennero riempiti da tutti quelli che non erano d'accordo con l'idea nazionalsocialista. Mentre i campi di sterminio furono sempre tenuti nascosti alla popolazione, viceversa i campi di concentramento furono sempre "pubblicizzati", in modo da terrorizzare la popolazione intera. Quindi il potere aveva ormai domato nel 1939, ogni qualsiasi resistenza. E quello che leggi nel libro di Fallada non è più ne meno una verità storica, te lo posso assicurare.
Dal libro "Ces allemands qui ont affronté Hitler, di Gilbert Badia, letto e tradotto per noi dalla nostra responsabile del forum:
2. la resistenza operaia:
"Negli ambienti operai la lotta contro l'ideologia nazionalsocialista comincia molto presto. fin dal 1930, quando il partito nazionalsocialista (NSDAP) entra in forza nell'arena politica, si evidenzia una opposizione che nei mesi cresce sempre più. Nel 1932 la Germania sembra essere preda di una vera e propria guerra civile: Ogni domenica si registrano lotte e colluttazioni tra comunisti e formazioni naziste paramilitari, che finiscono con decine di morti e feriti."

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13/02/2019 09:57 #39972 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Libro finito, libro meraviglioso e tremendo insieme.
Nonostante la mole e l'argomento mi ha sorpreso perché è stata una lettura veloce e scorrevole. Bellissimi tutti i personaggi, caratterizzati in modo esemplare: mi sembra di conoscerli tutti.
Tremendo invece per l'ultima parte: gli interrogatori, la reclusione, il processo e l'attesa della condanna. Il processo poi una grandissima farsa.
Insomma la lettura l'ho ultimata da poche ore e ho un bel groviglio di pensieri ed emozioni. Posso sicuramente dire che è uno di quei libri di cui serberò ricordo per molto tempo.

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13/02/2019 18:44 #39977 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Grande Kira 990!!!!:)
Mi fa tanto piacere che ti sia piaciuto: il romanzo è proprio così come dici, e le impressioni e le emozioni che hai avuto tu sono le medesime delle mie. Veramente ti ammiro tantissimo: non ti sei tirata indietro nonostante la crudezza di certi momenti.
Con tanto affetto

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13/02/2019 21:34 #39978 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Eh sì l'ultima parte a livello di contenuti è stato pesante ma non è un libro che non si può abbandonare, anche solo per rispetto verso chi ha vissuto sulla sua pelle quanto raccontato, visto che tratto da una triste e non troppo lontana realtà.

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01/10/2019 18:12 #41652 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic "Ognuno muore solo" di Hans Fallada
Concordo con tutti coloro che m'hanno preceduto: un gran bel libro, anche istruttivo.

Avevo già apprezzato Fallada con E adesso, pover'uomo? : qui ritrovo il medesimo stile, le medesime tematiche, la medesima incisività. E per non ripetere quanto già detto, riporto un commento ritrovato in rete, che ovviamente sottoscrivo: "Hans Fallada ha scritto un’opera di alto valore letterario, oltre che storico, una celebrazione della forza del pensiero che non si uniforma e della capacità di mettere la propria dignità di fronte a tutto, abbracciando una lotta che potrebbe causare la distruzione del nostro piccolo mondo ma anche contribuire a salvare un universo di sconosciuti".

Consigliato.
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Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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