Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Doppio sogno" di Arthur Schnitzler

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07/02/2021 16:43 #50678 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler

Francis ha scritto: Con questo libro io sto procedendo molto lentamente.
Per ora sono arrivato al terzo capitolo, mentre Fridolin ritorna a casa dopo essere stato dal paziente morto.
Lo sto tenendo un po' secondario, anche se ci metterei un secondo a finirlo per quant'è breve, perché voglio avere il tempo di fissare bene in mente le immagini che mi regala. A livello descrittivo, infatti, è molto intenso.
Ad esempio l'incontro con gli studenti ubriachi lungo la strada e tutto il processo psicologico che gli fa pensare prima di fermarsi a combattere, poi lo fa riflettere sui pericoli e i rischi di un duello - e dei duelli passati con sciabole e pistole...
Poi il suo inconscio stesso lo accusa di essere vile! Perché l'inconscio è istintivo, è passionale. Ma lui ragiona sulle cose e decide per la scelta più saggia. La mente cosciente che vince...
Mi sembra, con una lettura lenta e ponderata, di assaporare meglio questi dettagli. Non so...


Kubrick, nella scena degli studenti cita se stesso in "Arancia Meccanica", gli studenti che incontra di notte Fridolin lo spingono giù dal marciapiedi in modo violento. Fridolin li guarda stupito dopo che sono passati.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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08/02/2021 07:12 #50706 da GiornieStorie
Risposta da GiornieStorie al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler

Anna96 ha scritto: Buongiorno a tutti, torno a commentare visto che ancora non lo avevo fatto :)

Purtroppo devo confessarvi che a me questa novella ha lasciato ben poco... L'ho letta velocemente e anche con entusiasmo, non mi sono mai annoiata, ma arrivata alla fine mi sono chiesta "e quindi?" Dove vuole andare a parare? E ho avuto la necessità di leggere la nota finale per capire un po' le intenzioni dell'autore. Questa cosa mi ha fatto storcere il naso perché per me significa che lo scrittore non è riuscito con la sua prosa a rendere evidente il messaggio che voleva veicolare. La forza dei romanzi (e questo direi che lo è) per me sta anche nella immediatezza con cui riescono a comunicare le idee e per quanto mi riguarda Doppio sogno non c'è affatto riuscito. È vero che si tratta di interpretazioni che hanno a che fare con il modo in cui Schnitzler intendeva la psicoanalisi, quindi forse una buona conoscenza delle sue teorie avrebbe aiutato, ma se devo dirla tutta non sono molto interessata :laugh: Sara un limite mio, lo riconosco senza problemi, ma non ho particolare interesse ad estrapolare da un romanzo teorie sul conscio e sull'inconscio, preferisco leggere un saggio in proposito.

Insomma mi è sembrato un tentativo di rendere accessibili ad un pubblico vasto dei concetti scientifici altrimenti difficili da spiegare, ma con me questo intento è fallito. Nulla da ridire sulla prosa di Schnitzler che mi è piaciuta tantissimo, immagini vivide e atmosfere davvero suggestive e coinvolgenti. Anche il nome di Fridolin mi è piaciuto! Magari più in là leggerò qualche altro suo libro


Concordo, almeno a grandi linee. Lo ho letto come un normale romanzo, senza aspettative particolari, e devo dire che non mi ha lasciato molto. il spore dell'ambientazione, questo sì, e una ossessione incomprensibile. Ma non saprei raccontarlo.

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17/02/2021 16:01 #50966 da Francis
Risposta da Francis al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler
Sebbene stia procedendo alquanto a rilento, per via della lettura di altri titoli, devo dire che la dimensione onirica di questo libro mi ha completamente conquistato!
Seguire le avventure di Fridolin nella sua lunga e appassionata notte; soprattutto leggere e "visualizzare" il sogno di Albertine... Davvero bello!
Per apprezzare questo libro bisogna farsi trasportare dalle immagini che esso crea nella nostra mente...
Approfitto di queste settimane prima di cominciare il libro del mese di Marzo 2021 per terminarlo!!

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21/02/2021 18:06 #51062 da Francis
Risposta da Francis al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler
Ho terminato la lettura di questo libro ed il paragone del film a confronto non regge proprio.

Capisco che Kubrick abbia solo preso spunto dal libro per poi fare critica sociale, soprattutto al potere derivante dalla ricchezza. Infatti il film lo apprezzo.
Ma le sfumature che sono nascoste nel libro sono migliaia di più!

Secondo me il senso di tutto il libro è la ridicolizzazione del sentimento di "vendetta", "rivincita".
Fridolin si sente vile a non aver combattuto con i ragazzi ubriachi che si scontrano con lui la prima sera e da lì parte tutta la sua infinita ricerca di rivincite inconsce, quando invece ogni volta che ne ha l'opportunità, scappa ed è felice.
Anche tradire la moglie non gli riesce. Il senso di sollievo quando va la seconda volta da Marianne, oppure quando va la seconda volta da Mizzi...
Altro che vile... Codardia è il suo secondo nome.
Tutte queste sfumature sono bellissime e il libro, essendo stato scritto così tanto tempo fa e in pieno periodo freudiano, davvero mi colpisce e mi affascina!!

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21/02/2021 18:18 #51063 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler

Francis ha scritto:
Secondo me il senso di tutto il libro è la ridicolizzazione del sentimento di "vendetta", "rivincita".
Fridolin si sente vile a non aver combattuto con i ragazzi ubriachi che si scontrano con lui la prima sera e da lì parte tutta la sua infinita ricerca di rivincite inconsce, quando invece ogni volta che ne ha l'opportunità, scappa ed è felice.
Anche tradire la moglie non gli riesce. Il senso di sollievo quando va la seconda volta da Marianne, oppure quando va la seconda volta da Mizzi...
Altro che vile... Codardia è il suo secondo nome.


Interessante interpretazione, io invece non ho percepito l'atteggiamento di Fridolin come codardia, tutt'altro. Il sentimento di rancore e di vendetta è quel che la società si aspetterebbe da lui e quel che lui stesso si aspetta da se stesso. Ma in realtà il suo inconscio sa che non c'è niente di cui vendicarsi, sia perchè anche lui ha avuto pensieri infedeli in passato, sia perchè vendicarsi con un atto vero di qualcosa che la moglia si è limitata a sognare non ha probabilmente senso. Io vedo il sentimento di rancore e vendetta come l'apice dell'irrazionalità, mentre poi, con lo spuntare del giorno, diventa tutto più chiaro, tutto riaquisisce un suo senso razionale. In questo non ci vedo codardia, ma interessnte che invece tu l'abbia visto così e sto cercando di attribuire a Fridolin questa accezione e me ne viene fuori un personaggio completamente diverso da quel che avevo immaginato :) Incredibile quel di cui ci convinciamo leggendo qualcosa che in realtà può avere significati completamente diversi.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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22/02/2021 08:09 #51068 da Francis
Risposta da Francis al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler
Anche vendicarsi con un atto vero di azioni irreali compiute in sogno è vile. Ho ritrovato la codardia di Fridolin anche in questo.
Ma in particolare l'ho rivista soprattutto nelle reazioni che ha quando va la seconda volta da Marianne e da Mizzi...
Comunque è anche vero che l'atteggiamento che lui prende è quello che la società si aspetta che un medico rispettabile della Vienna bene abbia, come giustamente scrivi anche tu Bea.

Una cosa dal film di Kubrick che non ho ritrovato nel libro e che mi lascia un po' di delusione per il film è la frase finale che Nicole Kidman dice, come banalizzando tutto. Riducendo tutto alla mancanza di attività sessuale di coppia...
Nel libro non ho ritrovato nulla di tutto questo. Il gioco psicologico è molto più sottile. Quella frase finale del film, a ripensarla dopo la lettura del libro, mi delude...

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23/02/2021 15:33 #51094 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler
Kubrick nel suo film ha messo in evidenza ben altre cose, che nel libro non compaiono.
Per me il libro è stato deludente, anche banale e fronte di un film fantastico.

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23/02/2021 16:15 - 23/02/2021 16:16 #51095 da Federico
Risposta da Federico al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler

Francis ha scritto: Una cosa dal film di Kubrick che non ho ritrovato nel libro e che mi lascia un po' di delusione per il film è la frase finale che Nicole Kidman dice, come banalizzando tutto. Riducendo tutto alla mancanza di attività sessuale di coppia...
Nel libro non ho ritrovato nulla di tutto questo. Il gioco psicologico è molto più sottile. Quella frase finale del film, a ripensarla dopo la lettura del libro, mi delude...


Io avevo interpretato quella frase in maniera differente, ossia che l'amore sia in essenza solo attrazione, un rapporto sessuale.
Ultima Modifica 23/02/2021 16:16 da Federico.

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23/02/2021 16:59 #51099 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler
Kubrick nel suo film mette in scena un rapporto matrimoniale in crisi perchè manca di mordente di fantasia sessuale. Non c'è più l'attrazione, a letto c'è solo la noia. Ed è per questo motivo che il rapporto non funziona più, ormai è diventata routine. Ognuno dei due protagonisti infatti cerca l'avventura fuori dagli schemi, cerca la trasgressione. Albertina non si fa scrupolo a parlare, a raccontare le sue fantasie sessuali, in occasione di una fumata che ovviamente la rende più aggressiva nei confronti del marito e dunque più sincera. Racconta che alla vista del bel ufficiale in divisa sarebbe stata disposta anche ad abbandonare marito e figlia, pur di andarci a letto. Rivendica a sé e a tutte le donne il diritto di una sessualità uguale a quella maschile. Fridolin a sentirla resta sorpreso, la confessione della moglie gli giunge come qualcosa di non conosciuto, ed è la sessualità femminile, così sconosciuta per lui, che va cercando nelle notti in giro per la città, spinto da una necessità ossessiva, una sessualità sconosciuta che non gli dà pace. Una trasgressione perversa, questo è quello di cui Fridolin va in cerca, direi con coraggio, altro che con codardia. Per avere delle risposte è disposto a correre seri rischi, mette a rischio la sua vita e quella di quella donna che lo salva dalla setta di assatanati, di persone che hanno visto tutto, goduto di tutto ma non sono mai sazi. Chiaramente le figure che compaiono nella sala delle orgie, sono donne e soprattutto uomini pagati per mettere in mostra quelle scene erotiche che poco anno se non volgare pornografia. In quelle stanze c'è l'esaltazione della potenza sessuale maschile, che prepotentemente fa, mentre la donna ancora una volta è quella che subisce.
Fridolin è attratto da questa perversione, egli rappresenta l'America puritana, "l'amore si fa solo in un certo modo" mentre intorno a lui gli si spalanca un mondo di depravazione. Ed è ciò che lo attira inesorabilmente. Fridolin è il buon ragazzone americano, che uscito dal college si comporta secondo una certa etichetta.
Kubrick invece vuol farci vedere che le cose non stanno così. Lui vuole mettere a nudo il nostro lato peggiore, ciò che non osiamo nemmeno pensare da svegli e lo facciamo solo quando dormiamo. In questo caso però, i due giovani coniugi, si sono stancati di fare i conformisti, così come ritroviamo qui, come "auto citazione" del regista, di "Arancia meccanica" il gruppo di ragazzi sballoni, che buttano a terra Fridolin.
Dopo infinite vicissitudini, avventure e pericoli, il marito torna a casa illeso, la moglie dorme tranquilla, e il giorno dopo la coppia si reca con la figlia a comprare i regali di Natale.
Questo è il film.
Il racconto scritto è abbastanza diverso. Qui I desideri restano più sognati, Fridolin non può passare facilmente all'azione, viene sbloccato e minacciato di morte. Tutto alla fine si risolve attraverso il sogno molto sadico e cattivo, che Albertina ha nei confronti dei marito. Nel sogno si purifica, agisce in sogno e fa tutto quello che non può fare durante la veglia.
Ma è proprio lei che alla fine del libro dichiara che per il momento attuale le cose sono sistemate, ma non si sa se lo saranno in futuro.
Albertine, ha avuto il coraggio di viversi in sogno le sue pulsioni sadiche a aggressive nei confronti del marito, ciò le ha permesso di "pulirsi" dei suoi "cattivi" pensieri. Ma chi lo sa in futuro cosa accadrà? Durante i suoi sogni ha preso coscienza dei suoi problemi, delle sue contraddizioni, stiamo parlando di una donna del 1920, ma chissà in futuro se avrà il coraggio di lasciare quel marito così poco soddisfacente a letto, per trovarsene un altro con più fantasia?

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13/07/2021 23:28 #53644 da porthosearamis
Risposta da porthosearamis al topic "Doppio sogno" di Arthur Schnitzler
ho letto anche io questo romanzo breve, in lista da molti anni.

condivido quanto osservato da tutti quelli che mi hanno preceduto, compreso il pensiero di Anna, nella parte in cui lamenta un senso di incompiutezza nel testo: tendo a pensare però che questo fosse il preciso intento dell'autore.

In questo senso, infatti, l'ambientazione, le tematiche, il flusso di coscienza come tecnica narrativa sono tutti elementi che disorientano il lettore e, allo stesso tempo, evidenziano l'ambiguità dei personaggi in maniera sempre più evidente: alla fine del romanzo, i personaggi sono profondamente diversi, sicuramente più complessi ed ombrosi, rispetto all'inizio.

In ogni caso, mi sembra importante anche la tematica della analisi-critica sociale: sotto questo punto di vista mi ha ricordato vagamente Gli indifferenti di Moravia.


  
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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