Ho finito
Il filo del rasoio e, nel complesso, mi è piaciuto. Trovo che anche Maugham sia, dopotutto, un altro personaggio del romanzo. Io l'ho trovato meravigliosamente insinuante e impietoso in certi frangenti, ma anche molto umano e compassionevole in altri; racconta ma non giudica. Riesce a ritrarre la società del tempo, con pregi e difetti. Mi è anche piaciuta la sua prosa perché arriva subito, ma allo stesso tempo sa essere intima e ironica. In questo romanzo, le descrizioni mi sono piaciute molto di più del precedente
Acque morte, forse perché riferite all'Occidente e quindi qualcosa che per me è conosciuto e più tangibile. In compenso, mi sono annoiata sono il capitolo sull'India, ma per motivi che spiego dopo.
Il colpo di scena mi ha stupito in parte perché
Di questo finale, però, c'è da dire che io avrei voluto sapere molto più su Larry!
Per quanto riguarda i personaggi, io li ho visti così:
Elliot è un personaggio che mi divide, non so se apprezzarlo o meno: da un lato è sicuramente altruista e di buoni sentimenti, basti infatti vedere ciò che fa per la sorella e soprattutto per i nipoti; dall'altro lato, però, è fissato in modo maniacale con la posizione sociale e le apparenze. Il suo è un mondo completamente fatuo, si crea un modo di vivere superficiale e, alla fine,
Il modo in cui vive è praticamente opposto rispetto a quello di Larry.
Per me, Larry è il personaggio più interessante di tutto il romanzo. Dopo la vicenda della guerra, torna in patria completamente cambiato perché ha visto la morte in faccia e questo, in qualche modo, l'ha scombussolato. Conosciamo il suo passato solo dai racconti di altri e in minima parte dai suoi, ma Maugham ce lo presenta già cambiato. Secondo me non è strambo, ma ha un atteggiamento che lo pone fuori dal mondo perché è alla ricerca di qualcosa... un qualcosa che all'inizio non ha focalizzato e che forse, dopo mille viaggi e avventure, riesce a inquadrare. E' un uomo in qualche modo religioso perché vuole credere in qualcosa, vuole cercare una spiegazione alle domande che gli esseri umani si fanno da sempre, ma non ha fede. Purtroppo anche io non ho apprezzato il capitolo del racconto in India,
e l'ho trovato noioso; credo sia dovuto al fatto che è una cultura molto distante dalla mia e per quanto affascinante, è difficile per me apprezzarla con spiegoni filosofici. Larry è, in un certo senso, antitetico a Elliot perché delle convenzioni sociali non gli importa nulla, né degli abiti, né dei soldi e sì, spesso si adegua alla società ma è come se non fosse presente a se stesso e agli altri, come se fosse sfuggente, insomma si estranea.
Isabel non è un personaggio che mi piace perché la vedo opportunista e snob. Non sono sicura che ami davvero Larry, secondo me è più brama e mania di possesso anche perché
Mi sembra una donna un po' frivola, è sicuramente determinata e anche raffinata nei modi, ma la percepisco "povera" dentro. Ho detestato la pretesa che ha nel pensare di conoscere Larry alla perfezione (quando invece non è così). Al contrario di Larry che è il personaggio più spirituale del romanzo, Isabel la vedo molto materiale, forse anche più dello zio, e questa cosa probabilmente è più manifesta quando parla