“Sai è giusto che ognuno sia felice a modo suo” (Saint Exupery)
“Sei la mia pupilla, ah cosa dico, la mia stella del mattino e quella della sera, se vuoi, anche la mia stella polare” (Saint-Exuperyparlando con la moglie Consuelo)
Quella fra
Antoine de Saint-Exupery e Consuelo Suncin de Sandoval è un amore totalizzante, folle, semplicemente fuori dagli schemi come il grande autore del Piccolo principe.Il libro di
Sophie Vallard ci restituisce uno spaccato importante della vita bohemien degli anni ‘30 del grandissimo autore, aviatore, militare, ma soprattutto sognatore, e la bellissima Consuelo, vedova,nativa di El Salvador, cresciuta in una famiglia ricchissima, tanto da potersi permettere di studiare arte in Francia, precisamente a Parigi.
Quando si incontrano, a Buenos Aires, in Argentina, Consuelo già vedova, stregherà con un solo sguardo Antoine (Tonio) e lui la conquisterà portandola sull’aereo che pilota per il servizio aeropostale (proprio le sue esperienze come pilota d’aereo per trasportare la posta, lo porteranno a scrivere 2 libri “Corriere del Sud” e
“Volo di Notte” che vinse premi importanti e che diede il nome ad un
profumo, ancora oggi in produzione - di una nota casa francese!
Antoine è un conte di famiglia nobile, ma è un eterno bambino che ama volare alto nel cielo e raggiungere le stelle, Consuelo una donna impetuosa ed infuocata e la loro non può che essere una relazione ricca di colpi di scena, di allontanamenti, di viaggi, di liti e di passione quasi distruttiva.Eppure sarà proprio Consuelo, il suo grande amore e la devozione di lei verso questo eterno bambinone, che permetterà ad Antoine de Saint-Exupery, di scrivere il suo più grande, ed ultimo, capolavoro.
Consuelo è la sua musa, è la sua rosa: la rosa del piccolo principe.Il temperamento impetuoso, l’incapacità di rimanere focalizzato in un unico obiettivo, il sentirsi sempre in gabbia, e soprattutto, essere a corto di denaro, porta invece spesso Tonio a imprese impossibili (come il tentativo di andare da Parigi a Saigon salvo poi schiantarsi nel deserto africano).
Frequenta amici importanti come Breton, Picasso, si dedica al giornalismo scrivendo articoli durante la guerra spagnola, e sempre più spesso partecipa come militare a spedizioni aeree (rischiando la vita).Quando la guerra divampa in Europa ed in Francia in particolare, Antoine riesce ad andare in America lasciando per anni Consuelo sola in Francia sotto le bombe, fra il freddo e la fame.
Antoine è deciso a convincere gli Stati Uniti ad unirsi alla guerra perché sa benissimo che senza l’intervento dell’America, l’Europa non può nulla contro il fanatismo e la follia nazista tedesca.
Tonio riesce ad ottenere un visto per Consuelo anni dopo e così riesce a far arrivare a New York l’amatissima moglie e musa. Sarà proprio in questo periodo che Antoine scriverà il suo capolavoro il Piccolo Principe, ed è per questo motivo che il libro più famoso della storia della letteratura vede la sua nascita sul suolo americano.
Ma Antoine vuole avere parte attiva nella guerra e nonostante l’età, non più giovanissimo (44 anni) e un fisico minato dai molti incidenti aerei, riesce ad arruolarsi e a partire per la Francia dove la sua esperienza in voli di ricognizione viene ritenuta importante.
Non tornerà mai più e il suo aereo e il suo corpo spariranno nel mar mediterraneo (zona Corsica).
Consuelo rimasta vedova scriverà un manoscritto “Memorie di una rosa” dove rivela e racconta il tempestoso amore fra lei e Tonio, un manoscritto che senza filtri e senza veli, racconta l’avventura unica di due anime affini.
Rimasto inedito per molti anni, verrà pubblicato solo nel 2000 dagli eredi, quando anche Consuelo è già morta.“Madame Exupery” è davvero un libro avventuroso, eccitante, totalizzante, come l’amore fra Tonio e Consuelo, e la protagonista è proprio la donna ed è lei la vera voce narrante del libro ed il suo punto di vista, le sue esperienze, il suo amore, i suoi dolori e le sue sconfitte sono il filo conduttore di tutto il libro.
Sophie Vallard ha davvero scritto un libro ricco di aneddoti, ma non morboso, piuttosto ci catapulta negli anni sospesi fra la prima e la seconda guerra mondiale, fra ricchezza e disperazione, fra follia e genio, fra paura e incoscienza.
Antoine de Saint-Exupery è stato l’ultimo dei grandi sognatori, che ha vissuto tutta la vita guardando il mondo dall’alto, e non solo perché amava e pilotava aerei, quanto la sua indole inquieta e fanciullesca, lo ha portato a vivere con la testa fra le stelle; e lei la sua musa, Consuelo, una rosa delicata ma contemporaneamente solida, una vera roccia a cui il grande scrittore si è appoggiato per non cadere negli abissi più bui della sua mente.
Abissi che però lo hanno inghiottito nel 1944 e che non lo hanno mai restituito, diventando così un mito per l’eternità.