Martedì, 04 Novembre 2025

"La fine del cibo" di Paul Roberts

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19/01/2015 22:28 - 03/02/2015 17:51 #15128 da max
"La fine del cibo" di Paul Roberts è stato creato da max
Per chi è interessato all'argomento alimentazione vorrei consigliare un bel libro che ho appena finito di leggere
La fine de cibo di Paur Roberts

Credo che non ci sia nulla da aggiungere a ciò che ne ha detto Michael Pollan ,cioè semplicemente :

Per tutti quelli che sono preoccupati per il futuro del cibo, questo è un libro indispensabile, chiaro, completo e avvincente.
Paul Roberts è andato ovunque e ha letto di tutto, ed è ritornato con la migliore analisi sull'economia alimentare globale che possiate trovare al giorno d'oggi.
Michael Pollan , autore de Il dilemma dell'onnivoro.

Nonostante tutto però per chi è alle prime armi non consiglio di cominciare ad affrontare l'argomento con questo libro.
Ma con un altro molto più semplice ed accessibile :

Il dilemma dell'onnivoro di Michael Pollan, c'è anche una versione per ragazzi con disegni carini
per poi passare a
Come mangiamo di Peter Singer e Jim Mason, questo è già più completo e corposo

ed infine leggere La fine del cibo , una summa della situazione economica alimentare globale odierna.

Questi tre che ho elencato , anche se sono inframezzati da osservazioni sulle ripercussioni dell'alimentazione sulla salute umana, in realtà trattano più il lato Economico Etico Ecologico Sociale ed Ambientale del cibo.

Per libri più incentrati sui rapporti tra salute ed alimentazione consiglio
La fine del cibo di Michael Pollan
The China Study di T. Collin Campbell .
Ciao Ragazzi

I libri hanno gli stessi nemici dell'uomo: il fuoco, l'umidità, il tempo e il proprio contenuto.

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.

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Ultima Modifica 03/02/2015 17:51 da guidocx84.

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31/01/2015 11:31 - 03/02/2015 17:51 #15419 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic "La fine del cibo" di Paul Roberts
Ad integrazione di quanto da te ben descritto Max mi permetto di riportare un articolo del Sole 24 Ore incentrato sul libro di Paul Roberts:

Il cibo è finito, e se l'umanità non ne prenderà atto al più presto, i 9 miliardi di individui che affolleranno il pianeta tra poche decine di anni andranno incontro a sconvolgimenti oggi neppure immaginabili. Le prove sono attorno a noi e risiedono, per esempio, nel fatto che, nonostante la produzione di cibo sia pressoché per intero industrializzata, infezioni e contaminazioni anche mortali sono sempre più frequenti e, soprattutto, nel fatto che nonostante essa ecceda quasi del 20% le necessità, migliaia di persone continuano a morire ogni giorno per fame e contemporaneamente, in altri luoghi, molte di più muoiono per le conseguenze nefaste dell'iperalimentazione.

Queste le premesse del libro di Paul Roberts, intitolato appunto «La fine del cibo», tradotto in Italia per Codice Edizioni, risultato di mesi di viaggi nei sistemi alimentari più diversi, da quelli delle sterminate pianure Usa a quelli delle fattorie cinesi, e incentrato sull'analisi della delicatissima situazione attuale, in un'ottica di sistema economico globale. A Milano per presentare il libro nel l'ambito della due giorni promossa da Barilla sull'alimentazione del futuro, Roberts spiega innanzitutto che cosa intende per fine del cibo: «Sta finendo un sistema che probabilmente in futuro definiremo come l'età dell'oro dell'alimentazione, cioè una – breve – epoca in cui abbiamo avuto la sensazione che la produzione industriale di alimenti in enorme quantità e a prezzi bassissimi non dovesse avere mai fine, in cui abbiamo creduto che saremmo stati in grado di sfruttare sempre di più terreni che già erano esausti, e che avremmo avuto tutto il petrolio necessario per farlo e per trasportare il cibo da una parte all'altra del pianeta. Il risultato è che oggi mangiamo per lo più miscele di materie prime provenienti da paesi lontani lavorate in processi industriali energivori, conservate grazie ad additivi chimici e poi trasportate fino sotto casa. Oppure cibi già cotti, che nulla o quasi hanno a che vedere con pasti cucinati con alimenti naturali. È evidente che tutto ciò non regge più e che comunque non potrà durare con i trend demografici in atto».

Per far capire meglio l'industrializzazione della catena alimentare (compreso il biologico, oggi assoggettato sempre di più alla produzione su larga scala), Roberts racconta che cosa è successo nel 2006 negli Stati Uniti. La contaminazione di un tipo di spinaci da parte di un ceppo di E. coli causa la morte di tre persone e l'infezione di altre 200; 7 settimane dopo si scopre che nell'intestino dei maiali di una fattoria poco distante da uno dei campi di spinaci c'è lo stesso ceppo di E. coli, e l'equazione appare evidente: sono stati gli animali a contaminare le coltivazioni. Ma lo stesso battere si trova anche nello stallatico, nelle acque di irrigazione, negli scarichi e il sistema va in tilt. Casi come questi – spiega Roberts – sono sempre più frequenti, perché l'agricoltura intensiva ha stravolto gli ecosistemi, facendo diventare ogni passaggio vulnerabile e difficile da controllare.

Oltre a un'impostazione generale del tutto folle, ci sono poi singoli elementi il cui peso sta diventando insostenibile come la spinta dei paesi in via di sviluppo ad adottare la dieta di quelli ricchi, grassi e malati di benessere, in primo luogo per quanto riguarda la carne. «La carne, di per sé, non va demonizzata – chiarisce – e se tutti diventassimo vegetariani non riusciremmo a coltivare piante a sufficienza. Tuttavia l'eccesso cui siamo abituati non ha più senso, perché devasta l'ambiente e il nostro corpo e perché non è più sopportabile. Dobbiamo insomma ripensare al modo di ottenerla e alla quantità più opportuna per ciascuno». Il tema del ripensamento è fondamentale per capire quali siano le soluzioni possibili. Ancora Roberts: «Non possiamo permetterci di aspettare che le autorità politiche adottino misure drastiche né, forse, ha senso sperarlo. Ciascuno di noi deve fare la propria parte, cessando di essere solo un consumatore e iniziando a diventare un produttore. Anche se non si può pensare che tutti coltivino orti o allevino animali, è lecito invitare tutti a informarsi adeguatamente, a sostenere i produttori locali, a ricominciare a cucinare: se abbiamo tempo per la tv, ne abbiamo anche per i fornelli e per consumare pasti insieme». Infine, il mutamento più grande: quello di mentalità. Conclude Roberts: «Dobbiamo capire che stiamo entrando in un'era di scarsità di risorse, cibo incluso, e che ciò indurrà mutamenti molto significativi anche a livello politico, soprattutto se non saremo preparati. Paesi immensi come Cina e India avranno bisogno di più cibo, e lo cercheranno negli stessi posti dove lo stiamo cercando noi».


(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!
Ultima Modifica 03/02/2015 17:51 da guidocx84.
I seguenti utenti hanno detto grazie : max

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02/02/2015 21:27 - 03/02/2015 17:51 #15471 da max
Risposta da max al topic "La fine del cibo" di Paul Roberts
Grazie Pierbusa, vorrei far notare che ho sbagliato il titolo dell'argomento, non è in difesa del cibo, bensì la fine del cibo di Paul Roberts, se gli amministratori possono modificarlo gliene sarei grato, io non ci riesco.

I libri hanno gli stessi nemici dell'uomo: il fuoco, l'umidità, il tempo e il proprio contenuto.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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