Sabato, 06 Settembre 2025

"La disputa felice" di Bruno Mastroianni

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29/05/2020 13:28 #44099 da guidocx84
"La disputa felice" di Bruno Mastroianni è stato creato da guidocx84
Ho finalmente iniziato a leggere il libro del nostro amico Bruno Mastroianni, che abbiamo conosciuto dal vivo durante il Raduno Nazionale di Firenze 2019.

"La disputa felice. Dissentire SENZA LITIGARE sui social network, sui media e in pubblico" ( Questo è il link al libro su IBS.IT se qualcuno volesse unirsi a me nella lettura ) :) ;)

Bruno è un filosofo ed un esperto di comunicazione e, in questo piccolo saggio edito da Franco Cesati Editore ci insegna come rendere felici e proficue le nostre "dispute", sia quelle dal vivo, che quelle on line.

Dato che frequento da 10 anni un Forum in cui parlo di libri, ho pensato che sarebbe stato interessante approfondire questo argomento... :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :P

Ho trovato subito un paragrafo che mi ha dato molto da riflettere.
Si parla di comunicazione non verbale (o extraverbale). Sappiamo (numerosi studi lo hanno dimostrato) che la comunicazione non verbale (es. il movimento degli occhi, della testa, delle mani, la nostra espressione mentre parliamo, ecc.) incide moltissimo su una conversazione. Ho sempre ritenuto che i Forum e i social network, non permettendo scambi di opinioni dal vivo, fossero maggiormente proni al fraintendimento, e che tutti coloro che li frequentano e vi ingaggiano discussioni debbano porre attenzione a come scrivono i loro commenti, onde evitare di essere fraintesi. Ma come farlo?
Leggete cosa scrive Bruno a tal proposito:

"È fuorviante pensare che, quando ci si confronta in una serie di commenti scritti su schermo, conti solo il merito di ciò che si dice. L'atteggiamento trapela tra le righe, nelle parole che usiamo, nel modo con cui le leghiamo tra loro; persino la punteggiatura può trasmettere tensione o serenità nel rispondere.
La scrittura sui social possiede un contenuto extra, un surplus di socialità che va oltre il mero oggetto dei discorsi. Non è solo la faccia o la presenza a produrre comunicazione extraverbale, ma anche la successione delle parole, la loro scelta, lo stile e gli intenti con cui sono scritte.
De visu o in connessione digitale cambiano le modalità, ma l'atteggiamento traspare e fa parte della discussione tanto quanto il merito del discorso".

Siamo a pagina 28 e sono già APPLAUSI :laugh: :laugh: :laugh: :woohoo: :woohoo: :woohoo: ;)

Il libro è davvero ben fatto perché, oltre ad essere pieno di riferimenti a testi con i quali approfondire i vari argomenti (tra cui anche molti testi accademici), si compone di capitoli non troppo lunghi, al termine dei quali Bruno fa una sorta di riassunto dei concetti chiave espressi.

Davvero interessante il suggerimento che ci dà in merito a quando scriviamo un qualcosa su Internet:

"Mentre parlo o scrivo sono serioso o cerco di sorridere e far sorridere?"

Che significa? Sta parlando di quello che lui chiama "Il sorriso universale".
Ecco un altro estratto che spero vi incuriosirà come ha incuriosito me:

"Quando si discute, che sia on line, dal vivo o in video, il contesto cambia molto. E con questo il tono e lo stile.
È qualcosa che siamo abituati a fare costantemente nel nostro interagire con altri nella vita di tutti i giorni, in cui sappiamo in linea di massima passare da un registro all'altro a seconda del contesto e della situazione.
Al momento di confrontarci può accadere però, come fossimo troppo presi dalla discussione, di perdere in parte o del tutto questa capacità di individuare e interpretare nelle parole dell'altro la "chiave" appropriata, e ciò ci può porre in una condizione di conflitto. [...]
Una strada efficace da percorrere allora è quella della cordialità e del sorriso. Sembra banale dirlo, ma al di là di ogni differenza il sorriso attrae, la severità respinge. L'atteggiamento serioso spesso può essere effetto del concentrarsi mentre si dice qualcosa. Invece è molto più efficace chi sa dire le stesse cose generando serenità e buon umore, anche quando affronta tematiche impegnative. Sintonizzarsi con i sentimenti, e non solo con gli intelletti, è la via per farsi ascoltare.
La "regola del sorriso" vale anche se non si è faccia a faccia. Ad esempio se si sta interagendo in modo mediato, magari per iscritto, sul social network, cercare di far sorridere l'altro mentre si sostengono le proprie tesi aiuta psicologicamente a non perdere il controllo, a rimanere nella cortesia e nel rispetto. Il sorriso trapelerà tra le righe di ciò che scriviamo". :)

Ho concluso ieri sera la lettura del terzo capitolo, dal titolo "Farsi capire", all'interno del quale Bruno ci dà alcuni consigli su come appunto farsi capire durante una conversazione.
È interessante, indipendentemente dai consigli che dà nel capitolo, la riflessione che lo conclude.

"Sarebbe un errore intendere alcune delle strategie qui osservate come una mera tattica. Non funzionerebbero. La disputa tra differenti visioni infatti è sempre un momento più relazionale che intellettuale: parlare usando espressioni vive, significative, comprensibili, scaturisce dalla preoccupazione e dall'interesse sincero per le persone coinvolte. È un atto di umiltà e di servizio, non una manipolazione. Su questo terreno, per quanto si padroneggino le tecniche, non si può fingere".

Della serie: questi sono consigli ma non pensiate che studiarli ed adottarli sia sufficiente per affrontare tutte le vostre conversazioni/dispute in modo appagante perché i fattori in gioco sono tanti ed alcuni, purtroppo, secondo me, non si insegnano, bensì si imparano sulla propria pelle, autovalutando i propri comportamenti...

Proseguo con la lettura :) ;)

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
Ringraziano per il messaggio: bibbagood

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31/05/2020 14:52 #44141 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic "La disputa felice" di Bruno Mastroianni
Ho letto un altro capitolo di questo saggio, il quarto, altrettanto interessante, dal titolo "Disinnescare il conflitto", per adesso il più denso di contenuti e consigli, tant'è che ho sentito l'esigenza di tornare qui per fissarne alcuni :)

Mastroianni, prendendo spunto da un'analisi di Platone per bocca di Socrate, evidenzia come il difetto principale di tanti alterchi sia da sempre imputabile alla "rinuncia alla ricerca sull'argomento di discussione" a causa del litigio. Era già noto ai tempi dei famosi filosofi greci.

Personalmente ho sempre pensato che il modo migliore per "disinnescare" una conversazione che ha preso una brutta piega (e per brutta intendo pregna di male parole, provocazioni, accuse, messaggi mirati a destabilizzare l'armonia della conversazione stessa, sottintesi, ecc.) fosse l'indifferenza.
Ho sempre pensato: "Se nessuno dà spago a questa cosa, finirà da sola".
Tuttavia Mastroianni smentisce leggermente questa tesi.
Secondo lui infatti l'indifferenza, o il non impegno sulla parte relazionale, favorisce comunque il clima di conflitto! :S :pinch:

"È stato studiato che l'effetto trolling - cioè il commentare in modo aggressivo e offensivo sui social e online - dipende non solo dalla cattiva disposizione del soggetto che aggredisce, ma anche dal contesto della discussione: i troll lasciati liberi di inveire senza interventi stimolano interventi negativi degli altri partecipanti (arxiv.org/pdf/1702.01119.pdf). In una discussione chiunque può trasformarsi in un troll.
Bisogna allora entrare nell'ottica che "pacificare il dialogo" è una competenza di base quanto quella di sapersi spiegare. L'uso delle espressioni giuste può essere un valido supporto a proporre e invitare gli altri alla serenità disputante."

A quanto ho capito dunque, qualora ci trovassimo in situazioni come quelle descritte, dovremmo essere in grado di ignorare le provocazioni (quindi l'indifferenza va bene in questo caso) ma, al contempo, rispondere sui contenuti (ed è qua che non va bene l'indifferenza e che la mia visione cambia prospettiva!) :woohoo:

"Quando ci si trova di fronte ad elementi aggressivi, la strategia è una: prendere in considerazione nelle parole dell'altro solo il merito del discorso e lasciar cadere la parte polemica, provocatoria, offensiva".

"In questo modo si darà un segnale all'interlocutore su come si intende condurre la disputa (anche se lui ha voglia di litigare) e si farà un servizio anche agli altri presenti, che ascoltano, leggono o leggeranno questo scambio on line. Si mostrerà che è possibile rimanere focalizzati sugli argomenti e i contenuti anche quando qualcuno vuole arrivare a litigare o a scaldare l'atmosfera."

Queste considerazioni devo ammettere che mi hanno permesso davvero di ripensare ed "allargare" un po' la mia visione d'insieme in merito alle situazioni sopra descritte.

Bruno indica anche qual è secondo lui l'approccio per non litigare, che consiste nel partire da tre operazioni che richiedono uno sforzo minimo e che ritiene siano alla portata di tutti (provare per credere ;)):

1. Rifiutare il pensiero binario (favorevole o contrario).
2. Tenere a mente la maggioranza silenziosa.
3. Distaccare il proprio ego dai temi che affrontiamo.

Ciascuno di questi temi viene accuratamente trattato nel quarto capitolo (non vi farò spoiler) ma brevemente, il primo punto consiste nel rifiutare i bivi, ovvero non c'è per forza un giusto o uno sbagliato, un bianco o un nero, un favorevole o un contrario appunto. È importante tenere presente che si entra in disputa per capire ciò che ha da dire l'altro e per imparare qualcosa.
Il secondo punto è un "trucco": dobbiamo tenere presente che, soprattutto on line, non siamo solo in due a parlare. Si è letti ed ascoltati da molti che potranno accedere alla discussione anche in futuro. Di fronte ad un interlocutore diretto offensivo e provocatorio, è importante riuscire a non perdere la visione d'insieme, pensando a quella che Mastroianni appunto definisce la maggioranza silenziosa che legge e ascolta. Questo ci permetterà di distaccarci dalle aggressioni dell'interlocutore.
Relativamente all'ultimo punto Bruno cita Chesterton: "sono contrario al litigio perché interrompe sempre una discussione". Bruno dice che il litigio infatti ci fa anteporre il nostro io al tema che stiamo affrontando. Ed è lì che nasce l'errore di fondo. Quindi dobbiamo riuscire a distaccarci e ad affrontare la discussione da una prospettiva diversa.

"Ci sentiamo protagonisti e destinatari di ogni affronto, mentre la comunicazione è tanto più efficace quanto il nostro ego rimane in secondo piano".

Il capitolo prosegue identificando un insieme di "espressioni belligeranti" in grado di innescare un litigio e che invece Bruno ci insegna a gestire al meglio.

Procedo con la lettura della "Disputa felice" e, se come me tenete al tempo e alla qualità che dedicate on line alle vostre conversazioni (non solo qui sul Forum ma in generale su tutti i siti che visitate che vi danno la possibilità di interagire con altri), vi consiglio vivamente la lettura di questo piccolo saggio ;)

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09/06/2020 17:14 #44368 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic "La disputa felice" di Bruno Mastroianni
Qualche giorno fa ho terminato la lettura di questo breve saggio sulla comunicazione e, come sempre, ho lasciato sedimentare un po' le idee prima di tornare a scriverne qua sul Forum, dove mi piace fissare le mie idee su quello che ho letto, anche con lo scopo di confrontarmi con altri lettori interessati all'argomento :)

Davvero interessanti anche gli ultimi capitoli del libro, in cui l'autore, tra le altre cose, ci insegna come saper riconoscere le fake news.

"Occorre partire dalle basi, cioè dalla gestione delle fonti. Questa competenza [...] deve diventare universale, come saper leggere e scrivere [...], visto che oggi le informazioni sono la materia su cui si gioca l'indipendenza e la capacità sociale di disputare in modo proficuo".

Bruno consiglia di porsi 5 domande di fronte ad una notizia:

1. Chi lo dice? (individuare la fonte).
2. Quando e dove? (data, luogo, circostanze).
3. Qualcuno conferma? (verificabilità).
4. Chi lo conferma? (autorevolezza).
5. Ci sono altre versioni? (confronto)

"Lo scopo è quello di sviluppare una forma mentis capace di distinguere in poco tempo le informazioni buone da quelle provvisorie e avvertire la presenza di manipolazioni o "aggiustamenti"."

La cosa divertente di questo libro è la presenza di molti esempi.
Tweet realmente postati, notizie di giornale veramente pubblicate, puntate di programmi tv o radio realmente andati in onda, che vengono analizzati dall'autore al fine di farci comprendere al meglio quanto ci sta spiegando con casi pratici, reali.

Ma che cosa è la DISPUTA FELICE allora? Leggendo il libro ci renderemo conto di quanto siamo abituati a dibattere all'interno della nostra "bolla", una comfort zone fatta da persone che fondamentalmente la pensano come noi.
Questo ci fa diventare sempre più polarizzati. Tra l'altro i social network come Facebook, con i loro algoritmi, incentivano questa polarizzazione, che invece è proprio il comportamento che dovremmo spezzare! Dovremmo infatti essere maggiormente attirati da chi la pensa diversamente da noi e non tanto da chi la pensa come noi. Perché è dal confronto con chi la pensa diversamente da noi che possiamo crescere.

"La disputa felice è questo lavoro di rielaborazione e reframing delle proprie idee che deriva dalla disponibilità a uscire dal proprio mondo e dal desiderio di entrare in quello dell'altro".

Noi, sul Forum, spesso ci siamo trovati a confrontarci su tematiche di vario genere, spunti di riflessione nati dai libri che leggiamo. Se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci renderemo conto l'importanza di questo luogo come vettore che ci conduce ad un mondo di opinioni diverse dalla nostra.
Senza il dibattito, senza la disputa, questo mondo di opinioni contrastanti sarebbe nascosto e noi continueremmo a rimanere delle nostre opinioni senza avere la possibilità di metterle in discussione.

Nelle pagine finali del libro vengono ricapitolate brevemente le dieci azioni per disputare felicemente... ma non ve le scrivo qua... comprate il libro e leggetelo. Ne vale la pena! ;)

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30/11/2020 21:35 - 30/11/2020 21:37 #48241 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic "La disputa felice" di Bruno Mastroianni
Ciao a tutti! ;)

Non so se a qualcuno può interessare l’argomento, al quale darò seguito leggendo il nuovo libro di Mastroianni che vedete nella locandina dell’evento.

In questa discussione parlavo del suo precedente libro, la “Disputa felice”.

Io parteciperò all’evento di dopodomani. È gratis! Diretta Facebook sulla pagina di Uniti in rete.



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Ultima Modifica 30/11/2020 21:37 da guidocx84.
Ringraziano per il messaggio: Margarethe

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02/12/2020 22:02 #48324 da vanna
Risposta da vanna al topic "La disputa felice" di Bruno Mastroianni
Guido ho visto la diretta facebook con Mastroianni ed anche i quesiti che gli hai posto e lui ha colto l'occasione per far pubblicità al suo nuovo libro di 111 pagine dove si trovano le risposte meditate in tre anni ! Parla molto bene ma diverse questioni affrontate con relative soluzioni sagge e condivisibili sono le stesse già espresse nel libro " Tienilo acceso" scritto insieme a Vera Gheno.
Ascoltarlo è sempre un piacere, grazie della segnalazione dell'evento.

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Ringraziano per il messaggio: guidocx84

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02/12/2020 23:09 #48330 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic "La disputa felice" di Bruno Mastroianni

Guido ho visto la diretta facebook con Mastroianni ed anche i quesiti che gli hai posto e lui ha colto l'occasione per far pubblicità al suo nuovo libro di 111 pagine dove si trovano le risposte meditate in tre anni ! Parla molto bene ma diverse questioni affrontate con relative soluzioni sagge e condivisibili sono le stesse già espresse nel libro " Tienilo acceso" scritto insieme a Vera Gheno.
Ascoltarlo è sempre un piacere, grazie della segnalazione dell'evento.

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Grande Vanna! Sono contento che hai partecipato al webinar! ;)
Avevo già acquistato il suo nuovo libro e ho in programma di leggermelo bene bene e magari organizzare un evento on line con lui.
Ha detto pubblicamente che le risposte alle domande che gli ho fatto sono nel libro... quindi non mi resta che leggerlo! :D
Mi aspetta sul comodino. Ti faccio sapere. Aprirò un topic specifico per parlarne così come ho fatto per gli altri due libri che ho letto dello stesso autore ;)

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Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

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