Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Ai piani bassi" di Margaret Powell

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22/03/2023 12:08 #62855 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Ai piani bassi" di Margaret Powell
Iniziato anch'io, sono al capitolo 6, confermo la piacevolezza della lettura anche se tratta temi un po' forti tra cui la povertà, riportando delle situazioni che mai avrei potuto immaginare possibili. Nonostante la sua condizione, l'autrice però sembra trarne comunque aspetti positivi, mi è piaciuto molto quando ha paragonato a loro i bambini ricchi che sembravano avere tutto ma in realtà non erano felici perché non gli era concesso fare le attività più divertenti per evitare di sporcarsi o di farsi male, mi ha fatto riflettere. Spesso ci si chiede come fanno le persone povere ad essere felici, e forse la chiave è proprio lì: trarre il meglio da quello che si ha senza essere offuscati dal desiderio e la ricerca di avere di più.
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22/03/2023 13:49 #62856 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Ai piani bassi" di Margaret Powell

mulaky post=62853 userid=3998Anche io ho notato questo continuo paragone e sì, penso si riferisca proprio al 1968. Come si evince dal primo capitolo, lei è nata nel 1907, per cui si parla di una differenza di sessant'anni e, se vogliamo, sono anche di meno perché in genere si inizia a fare caso e ricordare le cose della vita intorno ai 12-15 anni, no? Almeno io ho ben pochi ricordi di come andava il mondo quando ero più piccola, ho iniziato a farci caso alle medie perché andavo a scuola in autobus (quindi da sola), ogni tanto uscivo il sabato pomeriggio con i compagni di classe per un gelato, ecc.

Sí, e ho anche pensato che con il progresso tecnologico ecc anche a noi sembrano cambiate tantissime cose rispetto anche solo a 10-15 anni fa, tuttavia anche se mi sembra che siano cambiate tante cose rispetto a quando andavo a scuola 20-25 anni fa, non percepisco questo cambiamento quasi come una spaccatura, che è come invece mi sembra l'autrice si rapporti al suo passato, come se stesse parlando di tempi remotissimi. Sicuramente le due guerre hanno stravolto il mondo e la quotidianeità che conosceva, ma da come ne parlava é come se avesse vissuto due vite ben distinte, la passata e l´ attuale, che non hanno niente in comune l'una con l'altra, mentre la mia vita attuale è il prolungamento naturale della mia vita di 20 anni fa, anche se il contesto intorno è cambiato molto.

Andando avanti nella lettura, ci rendiamo conto che il lavoro da cuoca,
Attenzione: Spoiler!


Capitolo 9
Attenzione: Spoiler!


Riguardo al primo spoiler non mi ricordo neanche io, ma non mi sembra ci fossero molte scene di rapporti tra chi vive a Downton Abbey e i commercianti. Ma può essere che mi ricordo male. Sicuramente ho pensato tantissimo a Donwton Abbey quando nel capitolo 8 si parla della parete dei campanelli

Riguardo al secondo spoiler: secondo me all'autrice la questione sociale era molto care, si vede da tutti questi elementi come il pezzo che hai riportato; anzi, più di una volta si percepisce secondo me vera e propria rabbia per l'inuguaglianza sociale, gli sprechi da una parte e la miseria dall'altra, l'ipocrisa di alcune convinzioni e affermarzioni.

Altre cose che mi son segnata sono:
- nel capitolo 3 l'accenno della donna che suonava il piano al cinema: sono stata a capodanno al concerto di Piovani, che oltre a dirigere raccontava tanti anedotti della storia della musica nel cinema e tra le altre cose ha raccontato di come il sonoro abbia causato una crisi di disoccupazione incredibile nel mondo della musica, visto che quando c'era il cinema muto i musicisti dovevano suonare ogni sera, ogni volta che un film veniva proiettato, come appunto la donna di cui si parla nel libro; con l'arrivo del sonoro, ovviamente tutti questi musicisti si sono dovuti trovare altro da fare;

- una cosa che secondo me ricorre spesso nei paragoni tra allora e oggi è il riferimento alla questione igienica. Spessissimo l'autrice dice che al giorno d'oggi (1968) non sarebbero più possibili determinate cose per problemi di igiene. E penso quanto le norme igieniche siano diventate ancora più severe dal 1968 ad adesso, credo che molti dei nostri genitori dicano le stesse frasi dell'autrice quando pensano alle varie nuove norme e pensano a come esse sarebbero state impensabili negli anni 60;

- nel capitolo credo 10 si parla un po' dei pasti e di come si cucinava: praticamente si passava ogni cosa?! si passava la carne, i funghi, gli spinaci, bah!


 

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22/03/2023 19:07 #62858 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Ai piani bassi" di Margaret Powell
Ho finito il libro e per me è stata una lettura molto gradevole, a tratti divertente perché la Powell era una che non le mandava a dire, ma è stata anche una lettura molto istruttiva.

Nel corso dei suoi anni a servizio, Margaret cresce e impara che non tutti i datori di lavoro sono infami (per fortuna) e, a poco a poco, assiste ai miglioramenti delle condizioni lavorative e, infatti, anche noi lettori ci accorgiamo, leggendo, che per i "piani alti" diventava sempre più difficile trovare persone a servizio perché i lavoratori volevano paghe più alte, giorni di riposo e altre cose più che legittime.
Inoltre, l'autrice si rende conto che quel poco che lei ha avuto da bambina è stato comunque di più e meglio di ciò che materialmente hanno avuto le persone che vivono in campagna (emblematico il cap. 18 quando Margaret va a casa di Olive, la sua collega a servizio). In pratica c'è sempre qualcuno che è messo peggio di te...
Mi ha fatto ridere la scena del finto francese, ma questo ci fa capire che i tempi fossero duri per tutti e quindi si cercava di sbarcare il lunario con tutti i mezzi! Altra scena che mi ha fatto sorridere è stata la descrizione del maggiordomo dei Downall, praticamente è Charles Carson di Downton Abbey

Sono rimasta colpita dal fatto che si cercasse in lungo e in largo un marito anche a metà del 900. Il matrimonio era ancora indispensabile come apparenza sociale perché le zitelle erano viste malissimo, ma era altresì necessario anche per non lavorare più a servizio e farsi mantenere. Il mantenimento, l'autrice lo spiega nel finale, era un atto sociale dovuto: una moglie lavoratrice era un'offesa per il marito perché significava ammettere che l'uomo di casa non era in grado di provvedere da solo alla famiglia e questo, ovviamente, era fonte di derisione da parte della società... a meno che il marito fosse disoccupato, ovviamente. E Margaret è costretta a sprofondare nuovamente nella povertà anche grazie alla guerra, fino a quando sperimenta nuovamente la cucina per la gente più ricca ed entra nel giro dei lavoratori part-time super richiesti.

La cosa bella di questa donna è che nonostante tutto, nonostante non abbia potuto studiare perché non c'erano i soldi in famiglia, nonostante non abbia mai navigato nell'oro neanche durante/dopo il lavoro, non si è mai data per vinta e ha cercato sempre di migliorarsi, talvolta avvalendosi anche di una buona dose di faccia tosta. Anche quando poteva non importarle più, decide di andare alla scuola serale, poi diventa scrittrice e viene ospitata nei vari talkshow. A Hove, la sua cittadina, c'è un autobus con il suo nome e la targa blu sulla sua casa... dopo tanti anni passati come un essere invisibile o non considerata, mi sembra una bella rivincita!

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

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23/03/2023 09:15 #62867 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Ai piani bassi" di Margaret Powell
Anche io ho finito il libro, ieri mattina! Mi scuso se non ho contribuito molto, sono stati giorni impegnativi, ma questo non mi ha affatto trattenuta in termini di lettura invece perché il libro è molto coinvolgente! Bellissima scoperta!

Condivido le considerazioni sull'autrice, che mi sta molto simpatica, ha una grande personalità e nello scritto emerge. Mi piace la sua attitudine pragmatica e spiritosa. Ho imparato moltissimo sulle condizioni della servitù nella prima metà del Novecento, uno stile di vita per noi oggi inimmaginabile, per fortuna (ma, mi viene da dire, almeno in questa parte di mondo e nelle situazioni alla luce del sole... per il resto c'è ancora molto da fare). 

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Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)

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23/03/2023 09:23 #62868 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Ai piani bassi" di Margaret Powell
P.S. A me quei "ai miei tempi" o "una volta non si usava così" mi ricordavano tanto la mia nonna. 

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23/03/2023 10:12 - 23/03/2023 10:13 #62871 da Bibi
Risposta da Bibi al topic "Ai piani bassi" di Margaret Powell
Ciao a tutti! Iniziato e finito anche io, mi sono bastate due mezze giornate per concludere questa lettura che scorre benissimo. 
Ho apprezzato tanto che l'autrice non abbia utilizzato un tono di vittimismo per le condizioni in cui ha vissuto la sua vita. Nel senso che avrebbe potuto utilizzare un tono polemico, un tono rabbioso e invece a me è sembrata una donna che accetta la sua condizione senza piangersi troppo addosso. E poi ho amato la sua ironia! L'episodio con il cuoco francese mi ha fatto rotolare. 

È stato bello scoprire cose che adesso non ci appartengono più, uno fra tanti il pianista al cinema; non avevo idea si facesse così!   

Durante la lettura ho segnato alcune frasi che mi hanno spinta a riflettere sulle differenze e non tra l'autrice e me, ad esempio quando dice: "Pur non avendo assolutamente nulla riuscivamo a fare i giochi più belli"; questo l'ho vissuto anche io. Ricordo che in mancanza di un pallone vero giocavamo con una palla fatta di carta e scotch, oppure in mancanza di qualsiasi gioco ci inventavamo i giochi con quello che avevamo, e così una vecchia sedia rivolta a terra in orizzontale diventava una macchina. Oppure giocavamo a chi resisteva di più scalzo sul basolato lavico che in estate diventa incandescente. Lo so, io e i miei cugini abbiamo vissuto un'infanzia un po' selvatica.   

Ho segnato altre cose ma quella che mi ha colpito di più è questa: "Quando ho smesso di andare a servizio nel mio bagaglio c'erano la capacità di cucinare un lussuosissimo pasto da sette portate e un enorme complesso di inferiorità; non posso certo dire che mi siano stati utili nella vita coniugale". 
 
Ultima Modifica 23/03/2023 10:13 da Bibi.
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24/03/2023 18:22 #62894 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Ai piani bassi" di Margaret Powell
Terminata anche io la lettura, che è piaciuta anche a me. Molte delle situazioni narrate sembrano ben più lontane del periodo raccontato, molte tematiche le ho riscontrate anche in altri libri (come la questione matrimonio riportata da Giorgia, ovvero che le donne non potevano lavorare per non ferire l'orgoglio degli uomini, poveri cuccioli), però per molte altre cose credo racconti la sua visione parziale della società: ovviamente andando a servizio conosceva solo l'ambiente dell'aristocrazia, ma credo che in quegli anni a Londra non fosse la normalità avere tutta quella servitù e avere certe pretese. Ma è comunque giusto e interessante che racconti il tipo di esperienza fatto da lei.
Al contrario di Bibi io invece ho percepito rabbia per la gran parte del libro...concordo sull'ironia, il suo non è astio profondo, ma ho sentito tutto il tempo la rabbia per le ingiustizie della società, per i ricchi che non si meritano quello che hanno, e quanto lei vorrebbe fare subito a cambio di vuta. Infatti non ho apprezzato molto le ultime frasi in cui dice che anche se non sembra lei è contenta della vita che ha avuto, a me non è sembrato per niente che lo fosse!
grazie Giorgia per le informazioni sulla sua vita, è sicuramente una grande conquista e rivincita!

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30/03/2023 09:20 #62942 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Ai piani bassi" di Margaret Powell
Terminata la lettura, che ho trovato molto gradevole. Il tema principale è chiaramente la continua divisione tra "loro" e "noi", mi è piaciuto il pensiero dell'autrice che, seppur giustamente amareggiato, continui a rimarcare come per lei non fosse una questione di invidia bensì di giustizia e uguaglianza, è assurdo che venissero trattati come veri e propri schiavi, come una specie inferiore, pur essendo le persone che provvedevano ai loro bisogni primari e al loro agio. La cosa che mi ha colpito di più è stato il retaggio di quel senso di inferiorità, come scrive l'autrice negli ultimi capitoli, ma anche la riflessione sul come, a parte il denaro, sarebbe bastato anche la cultura ad elevarli, infatti la cosa che l'autrice invidia di più ai borghesi è proprio il modo di esprimersi, il tono di voce e la padronanza del linguaggio, che fanno subito apparire elegante. È stato interessante e piacevole entrare nel dietro le quinte di quell'epoca sfavillante, se il telefilm Downton Abbey è tratto da questo libro, potrei iniziare a guardarlo!
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18/08/2023 23:37 #64076 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Re:"Ai piani bassi" di Margaret Powell
Alla fine, complice un periodo di ferie, sono riuscito anche io a leggere questo libro e devo dire che è stato abbastanza godibile.

Da estimatore di Downton Abbey, ho ritrovato nel libro quegli elementi ai quali la sceneggiatura ha attinto per realizzare il telefilm.

L’elemento di differenza che principalmente ho apprezzato è stato il racconto delle numerose famiglie presso le quali la protagonista ha lavorato e le particolarità di ciascuna di esse, con i loro pregi e i loro difetti…
Nel telefilm invece la protagonista non è la cuoca, bensì la famiglia, e quindi questa rimane l’unica famiglia che vediamo.

Interessante anche il fatto che la Powell cambiasse spesso luogo di lavoro: l’ho trovata più in linea con i nostri tempi che con i suoi :D

Così come interessante è il concetto delle referenze che la famiglia precedente lascia per quella successiva e dell’importanza di queste per avere la certezza di trovare un nuovo lavoro.

La Powell non nasconde mai la sua ambizione: trovare un uomo, sposarsi e mettere su famiglia.
Alla fine riesce nel suo intento e si dedica ai figli ma è molto bello che più avanti senta il desiderio di studiare seppur in età più avanzata, riuscendo a fare ciò che da giovane non aveva potuto permettersi dovendo lavorare e scrivendo il libro che abbiamo letto.

In definitiva, un buon libro che sono contento di aver letto.

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29/09/2023 09:04 #64280 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Re:"Ai piani bassi" di Margaret Powell
Ciao Guido, ho visto solo ora il tuo commento ma mi ha ricordato questa piacevolissima lettura, sono contenta che sia piaciuto anche a te il libro! Per me è stata una delle migliori letture di quest'anno, interessante e autentica, e sono molto grata a Giorgia per averlo proposto! 

Forse mi godrei pure "Downtown Abbey", mi viene da dire! :D

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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