Certo! Ti farò sapere!

Ho trovato un'altra bellissima frase, all'inizio del capitolo 5: "Durante la noche, dentro del bosque corría un remolino de hojas secas; bailaban de abajo hacia arriba hasta llegar a las copas de los gigantescos robles que cubrían la luz de la luna"

Hai ragione! Anche a me è piaciuta un sacco.
Appassionanti i vari passagi temporali e astrali: che fantasia!
Appena avrò finito questo suo racconto voglio leggere Bajo el diluvio, una storia di oltre 400 pagine con tanti personaggi. Insomma Sotto il diluvio mi chiama!

Eccomi, ho terminato la lettura, la battaglia finale è quasi psichedelica mi aspettavo un finale più semplice vista la brevità, invece ha tirato fuori una quantità di mostri e magie con cui si potrebbero riempire interi romanzi! È successo tutto in fretta, però mi sono comunque commossa alla fine per Mara e il paesello.
Mi ha stupita l'uso dei tempi verbali, che passa continuamente dal passato al presente anche in una stessa scena.

mi aspettavo un finale più semplice vista la brevità, invece ha tirato fuori una quantità di mostri e magie con cui si potrebbero riempire interi romanzi!

Infatti questa è la sua intenzione!
Mi sono inmedesimata molto, "vedevo" la gente, i luoghi e le scene! E'stata una bella esperienza e anche diversa; si intuisce che siamo in un periodo di rivoluzione politica, sociale.
E come in Fadette, il pregiudizio la fa da padrone, molto triste. Ma diversamente da Fadette non c'è nessuna vernice a coprire e nascondere le problematiche relazionali e sentimentali: c'è un'esplosione di odio, amore e perdono in cui il lettore viene trascinato volente o nolente.

Mi ha stupita l'uso dei tempi verbali, che passa continuamente dal passato al presente anche in una stessa scena.

Assolutamente, sì! Questo è uno dei motivi per cui adoro la letteratura sudamericana: i suoi scrittori non esitano a sperimentare, a provare. Lo trovo un aspetto molto interessante.

Blache_Francesca ha scritto:

E come in Fadette, il pregiudizio la fa da padrone, molto triste

riguardo a questo c'è il contrasto tra il voler riprendere le leggende tradizionali e il descrivere malissimo la gente un po' antiquata e credulona delle zone rurali. È strano, no?

Sì una lettura sorprendente, ho avuto come la sensazione di leggere in una lingua molto più libera, come se non si sentissero i vincoli delle regole grammaticali..

riguardo a questo c'è il contrasto tra il voler riprendere le leggende tradizionali e il descrivere malissimo la gente un po' antiquata e credulona delle zone rurali. È strano, no?

Non ho avuto quest'impressione, credo volesse inserire la questione del pregiudizio e non delle credenze; anche i nobili di stirpe spagnola delle fincas ragionano allo stesso modo, anzi vengono stravolti dai fatti sovrannaturali, con la differenza che sono in grado di nascondere tutto, Mara no.
Mi è sembrata una difesa nei confronti di una donna che tutti scartano -tranne la sua amica - per paura.

Sì una lettura sorprendente, ho avuto come la sensazione di leggere in una lingua molto più libera, come se non si sentissero i vincoli delle regole grammaticali..

Hai ragione, per me è un aspetto affascinante del libro e mi fa molto piacere parlarne con te.
Molto belli anche gli inizi dei cap. 8:
"Fue la noche que regaló al mundo después de muchos años un fenómeno lunar llamado luna de sangre."
Cap.10:
"La rebeldía amotlana mostró su obsesión por enfrentar a quien creen responsables de los hechos terroríficos."
Cap.11: " En épocas revolucionarias, la familia Campos era honrada al norte de Puebla..."