Buongiorno a tutti!
Ho cercato sul forum se ci fossero topic aperti su questo libro, di cui si è molto parlato nel 2020, e non avendo trovato nulla (spero a ragione) eccoci qui!
Inizio con il dire che la mia esigenza di parlare di Piranesi nasce dalla domanda che mi sono posta appena finito di leggerlo: "
perchè"?
L'autrice viene celebrata come la nuova maestra del fantasy (qualche ardito la vede con un successore di Tolkien) e con "Piranesi" io riesco anche ad intravedere l'intento che si poneva ma - a mio parere - è un intento non riuscito.
Il libro non è un fantasy classico e probabilmente rappresenta un tentativo di provare uno stile narrativo nuovo che rifletta la struttura labirintica della trama (non faccio spoiler); premesse intriganti ma che alla fine si sgonfiano come palloncini lasciati al sole.
La Clarke scrive bene, ho letto l'opera in lingua originale ed anche il suono delle frasi è molto bello, ma ho trovato la prima parte eccessivamente (ed inutilmente) descrittiva (ad un certo punto non capivo più niente a forza di corridoi) e la conclusione banale, per non parlare del protagonista che ho insultato come non mi capitava da tempo
Tuttavia non lo boccio al 100% perchè devo confessare che- dalla metà in poi - ero comunque curiosa di sapere cosa era successo a quella povera anima del protagonista per renderlo così
.
In conclusione, "Piranesi" mi è sembrato più un esercizio di scrittura che un romanzo dalla intrigante trama tale da giustificare recensioni così entusiaste, ma magari mi è sfuggito qualcosa per questo volevo confrontarmi con altri lettori!
Per chi, invece, non conosceva l'opera vi lascio una sinossi spoiler free:
" Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso".