Mentre il nostro simpatico moderatore si prende gioco di noi, io ho finito il libro del mese di marzo in tempissimo! A te Guido quanto manca

? Guarda, non te lo vorrei dire,ma marzo finisce domani.........
Comunque, l´ho letto in 5 giorni perchè mi sono costretta a finirlo il prima possibile visto che mi annoiava un sacco e non volevo trascinarmelo a lungo. L´idea di intrecciare la storia di qualcuno con la storia di un autore di un libro cui si viene a contatto può essere carina,ma secondo me è sviluppata proprio male, o comunque in modo molto moscio. Tante digressioni che portano a rimettere insieme i tasselli del puzzle, rendendo tutto abbastanza scontato, visto che non si ha neanche il tempo di porsi delle domande o incuriosirsi, che già ti viene raccontato tutto nei dettagli. Inoltre trovo che le lunghe digressioni allontanino molto dalla storia d Daniel o comunque fanno venir meno il legame tra le due storie.
Di positivo mi sono piaciute le descrizioni dei negozi: la libreria, la cappelleria, l´orologiaio, che mi hanno un po´ ricordato al bottega de Il Cappellaio di Simenon letto insieme. Sinceramente Barcellona l´ho trovata molto cupa nel libro, non mi verrebbe da dire che mi è venuta voglia di tornarci..Sembra molto austera e fredda. Lo stesso Tibidabo, il cui ricordo mi riporta a un posto molto verde, soleggiato, piacevole, nel libro di Zafon sembra una collina che si erge severa sulla città. In ogni caso, come potete notare, ho apprezzato l´abilità descrittiva dell´autore, commentavo solo il fatto che a me le descrizioni così riuscite della città hanno avuto una reazione diversa che su di voi

Mi sono piaicuti anche i riferimenti letterari ed è un peccato che mi intenda così poco di cultura spagnola, citano così tanti personaggi e opere, che non mi dicono niente,e che invece potrebbero risultare riferimenti ben riusciti

Per i personaggi mi ritrovo in quanto detto già da Kira:
Daniel a tratti un pò ingenuo e testardo altri un pò immaturo, ma rispecchia direi la giovane età
Clara Barcelo mi inizialmente mi era molto antipatica, e poi alla fine mi ha lasciato solo una gran tristezza. L'ho trovata molto superficiale.
Mi è piaciuto anche il padre di Daniel, che ha meno spazio rispetto ha altri personaggi,ma che sta sempre lì, a vegliare sul figlio, ad aspettare che torni a casa la sera sano e salvo.
Comunque, sono riuscita a costringermi a finirlo velocemente perchè la lettura scorre e non è pesante (e come disse Emilyjane una volta, spesso il fatto che un libro scorra veloce non è da ritenersi proprio un pregio...ora ho capito cosa intendeva

). Però sì, un po´ una delusione.