Dopo averlo finito e più o meno digerito, direi un nì. Premetto che avevo visto la serie, ma mi sono resa conto di non ricordare quasi una mazza

... a parte più o meno chi moriva.
Ora, premetto che mi piace il concetto di Criminal Minds nel '800, e nel complesso l'ho trovato un libro godibile e mi ha anche dato l'impressione di essere scritto da una persona che si è documentata (non sono esperta dell'epoca, per cui le imprecisioni mi potrebbero essere sfuggite).
Mi è anche piaciuto che le idee di Lazslo e dei fratelli Isacsoon, per quanto avanguardiste per l'epoca, non siano ricalcate sulle nostre, ma siano comunque, da un punto di moderno, in gran parte "arretrate". Quante volte leggendo un romanzo storico, il protagonista sembra preso di peso dagli anni 2000? (Gli riesce un po' meno con la psicologia dei personaggi, che sono tutti buoni, ma proprio buoni, adatti alle nostre sensibili testoline moderne).
I difetti principali che ho riscontrato sono nello stile di scrittura:
Il memoriale in prima persona alla dt. Watson per me funziona se l'introspezione e le emozioni dei personaggi principali possono restare in secondo/terzo piano, come appunto in uno Sherlock Holmes.
Tuttavia in questo libro, con momenti di tensione emotiva importante, un protagonista che ha delle reazioni a volte inconsulte,
persino un debolissimamente accennato quasi triangolo amoroso... questo stile mi ha un po' azzoppato la narrazione, tanto che ho preferito la serie, almeno dal punto di vista emotivo.
Anche le scene "forti" non mi hanno particolarmente disturbata, ma credo anche perché il ritmo non mi permetteva di raggiungere uno stato d'animo tale da immergermi nel racconto e restavo sempre distaccata.
In ultimo, direi che qualche capitolo in meno non avrebbe guastato, sopratutto in alcuni punti si cade un po' nel didascalico (le relazioni storiche le mettiamo in una qualche appendice, che se uno non sa chi è Lombroso se lo legge con calma, senza che chi lo sappia benissimo si debba cuccare tre paragrafi di riassunto inutile alla narrazione?).
Riassunto: non mi è dispiaciuto su un piano intellettuale, ma non mi ha coinvolta sul piano emotivo, per così dire.