Ciao! Ho iniziato anche io il libro. Sono abbastanza avanti, ho concluso il
capitolo 3 delle vicende di January, mentre ciò che viene raccontato nel "libro nel libro" è appena all'inizio. A differenza vostra, mi sto annoiando un po'.
Il romanzo è abbastanza ben scritto ma non riesce ad appassionarmi, i personaggi non mi prendono e mi sembra tutto molto lento. Apprezzo January come protagonista, ma non sento molto trasporto. E dire che tocca delle corde per me molto sensibili: uno su tutte, apprezzo il tema della bambina avventurosa costretta a trasformarsi in una "brava ragazza"; tutte le parti in cui si descrive la sua sofferenza, la sua fame, il suo desiderio di esplorazione e di fuga suscitano la mia empatia, le trovo molto vere. A maggior ragione non capisco perché non mi prenda.
Sulla scrittura ho qualche riserva, nel senso che sulla carta è scritto bene ma di fatto mi perdo dei pezzi. Intanto la narrazione nei primi capitoli mi è sembrata un po' indecisa, poi mi sono persa dei particolari importantissimi, tipo che January è afroamericana (o mista, perché gli occhi sono chiari, o sbaglio?). A un certo punto dice di avere la pelle "rosso ramata" e che il padre aveva le pelle "di uno strano colore" (dal punto di vista del signor Locke: ma potrebbe voler dire qualunque cosa) e dei tatuaggi, perciò mi sono immaginata una famiglia di nativi americani; solo grazie a dettagli successivi ho unito i puntini: quando compare un nuovo personaggio di colore viene descritto con la pelle "tra il rosso e il nero"; January deve pettinarsi appositamente i capelli con la crema di Mrs Walker per renderli disciplinati (erano prodotti fatti apposta per le chiome afro). Nel capitolo 3 la sua etnia è un fattore importantissimo per la storia e allora ho capito tutto ma... troppo tardi, no?
Scusate, non è un po' fuori dalle righe utilizzare l'aggettivo "rosso" per la carnagione africana? Per voi è stato immediato?
Comunque non mollo, spero che quando saremo più vicine alle Porte la storia mi coinvolgerà di più.