Sabato, 06 Settembre 2025

Dicembre 2024 - Cuore di tenebra

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09/12/2024 12:02 - 09/12/2024 12:07 #68790 da SerenaM
Risposta da SerenaM al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
Buongiorno a tutti!
Inizio questo mio commento facendo ammenda: prendendo il testo in mano mi sono resa conto che non esiste alcun Capitolo 5! Libro e audiolibro seguono una distinzione in capitoli nettamente differente. Andando col testo, sono circa a metà Capitolo II.
Confermo quanto detto nel commento precedente: “Cuore di tenebra” è un bel libro sul periodo coloniale e sulla tratta degli schiavi.
Mi stanno piacendo molto le descrizioni della natura selvaggia e inesplorata, che fa sentire l’uomo piccolo e privo di potere:

Il grande muro di vegetazione, una massa esuberante e intricata di tronchi, rami, foglie, frasche, liane, immobili sotto il chiaro di luna, era come un’invasione ribelle di vita muta e insondabile, un’ondata di piante gonfia, increspata, pronta a riversarsi sull’insenatura, a spazzar via ognuno di noi piccoli uomini dalla nostra piccola esistenza.

Rispetto al protagonista, all’inizio avevo delle perplessità su Marlow, perché non capivo il suo pensiero fino in fondo. Andando avanti con la lettura mi sono schiarita un po’ le idee: Marlow è sicuramente un uomo del suo tempo, che non si fa moltissime domande sul perché si sfruttino altri esseri umani; tuttavia è anche un uomo molto cinico, a tratti misantropico, con idee molto nette ed estremiste. Il suo non indagarsi, secondo me, è connesso al fatto che, per lui, il mondo sia un po’ alla “Sweet Dreams” degli Eurythmics: “C’è chi abusa, c’è chi è abusato”, in una catena senza fine.
Il passaggio che mi ha convinta di ciò è stato:

Quando ci si deve concentrare su cose di questo genere, su meri incidenti di superficie, la realtà – la realtà, vi dico – perde consistenza. La realtà interiore è nascosta – per fortuna, per fortuna. Eppure io la percepivo ugualmente; spesso sentivo la sua misteriosa immobilità osservare i miei numeri da scimmia ammaestrata, proprio come osserva voialtri mentre vi esibite sulle vostre rispettive corde tese per – quanto vi danno? Mezza corona a capriola …
[...]
Chiedo scusa. Dimenticavo il dolore che viene a completare il prezzo. E in fondo, che importa il prezzo se l’esercizio è ben fatto? Voi eseguite i vostri numeri benissimo.

In questa considerazione mi è sembrato di rivedere il principio dell’homo homini lupus della tradizione giurisprudenziale. In effetti, lo sfruttamento a oltranza di ogni risorsa e persona per i propri scopi personali emerge spesso in questo libro: ognuno cerca il modo più facile per ottenere un profitto e bypassare la punizione. Ci troviamo in un ciclo infinito, in cui l’uomo bianco sfrutta l’indigeno ma anche altri uomini bianchi, avvalendosi di gerarchie di potere scelte sulla base della crudeltà e della capacità di agire senza troppi scrupoli. L’uomo più feroce fa carriera; l’uomo con meno risorse soccombe.
Con gli occhi di oggi, il libro acquista sicuramente un valore storico importante, e trasmette anche dei messaggi contrari allo sfruttamento delle terre e degli uomini.
Ci sono delle parti che mi hanno francamente stizzita (come quella in cui Marlow parla del fuochista come di un animale; tornerò su questo punto in un successivo commento), ma alla luce di tutto ciò che ho letto fin’ora sono approdata ad una mia idea (forse buonista; non mi piace pensare che questo libro inneggi davvero al razzismo e alla discriminazione).
“Cuore di tenebra” ci fa vedere il colonialismo come l’ennesima giustificazione dell’animale violenza dell’essere umano. Non siamo di certo nuovi a questa tematica: ce lo ha detto la Arendt, con “La banalità del Male”; ce lo ha ribadito Zimbardo, con “L’effetto Lucifero”; ce lo ricorda Golding con “Il signore delle mosche”.
L’uomo è un animale pronto a degradare il proprio comportamento e a ritornare a modi d’essere atavici e amorali quando il contesto glielo permette. Di fronte alla prospettiva di un tornaconto, poi, l’uomo non esita a danneggiare il suo simile, anche se ha diviso con lui la tavola fino a 10 minuti prima.  
E allora ci chiediamo: sono più bestiali gli indigeni, turbati nella loro esistenza naturale, costretti a soddisfare la sete di potere e l’avidità dello schiavista bianco; o gli uomini occidentali, progrediti, acculturati, tecnicamente avanzati, ma che non esitano a schiacciare sotto i loro piedi i propri consimili per la ricchezza?
Chiudo la mia dissertazione con questa frase che parla di noi lettori:

Vi garantisco che smettere di leggere fu come strapparmi al rifugio sicuro di una vecchia e solida amicizia

Siamo d'accordo con te, Marlow! 
Ultima Modifica 09/12/2024 12:07 da SerenaM.
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09/12/2024 13:56 #68794 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
Ciao! Io ho iniziato il libro proprio stamattina. Concordo con chi ha trovato la prosa di Conrad elegante e sofisticata, avevo un ottimo ricordo di un'altra lettura, "La linea d'ombra", e mi ha fatto piacere ritrovare il suo stile.

Sono ancora all'inizio, perciò non ho molto da commentare, intanto ho letto i vostri interventi con interesse. Dentro al libro sto entrando piano piano, ma forse questo è un bene, considerando la carica negativa che emana (per tutte le ragioni che ha elencato benissimo Serena).

Un tratto stilistico che ho notato, ma non so se condividete l'impressione, è che spesso c'è una sorta di alone allucinatorio nelle descrizioni di Conrad. I personaggi si trovano davanti delle visioni disturbanti a volte quasi come dei flash... non credo sia un effetto casuale, quanto figlio del genere di vita che ritrae il romanzo: situazioni estreme, tra violenza, fatica e malattie, che possono mettere a dura prova la lucidità del viaggiatore.

Anche in "La linea d'ombra" mi pare di ricordare lo stesso elemento. Ormai è una lettura di molti anni fa, ma la trama ruota attorno alla difficilissima traversata di una nave che a causa della bonaccia resta bloccata per parecchio tempo e l'equipaggio viene debilitato da terribili febbri; oltre al fisico, in una situazione così claustrofobica anche la mente è messa a dura prova.

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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09/12/2024 17:37 #68799 da GigiMala
Risposta da GigiMala al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
Giunto a metà del romanzo, mi sorge spontanea una riflessione. Non vi sembra che la traduzione del titolo possa fuorviare? Se dovessi tradurre "heart of darkness" ignorando l'opera di Conrad opterei per un "il cuore dell'oscurità", e quindi - agganciandomi al romanzo - tutt'al più "delle tenebre", al plurale, per porre l'accento su queste ultime, e non sul cuore (si potrebbe forse essere indotti a pensare a un cuore tenebroso). Del resto il viaggio di Marlow mi pare chiaramente una discesa agli inferi, un percorso interiore alla scoperta del lato più oscuro (e turpe) della civiltà occidentale. Un viaggio, per l'appunto, fino al cuore delle tenebre, ove si celano inconfessabili e malvagi segreti. Che ne pensate?
Ringraziano per il messaggio: davpal3, Scalpo fluente

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09/12/2024 19:47 - 09/12/2024 19:51 #68801 da Scalpo fluente
Risposta da Scalpo fluente al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
Penso che sia un discorso molto sensato.
Però sappiamo bene che un titolo si vuole che sia d'impatto, e "cuore di tenebra" fa pensare più a un personaggio misterioso e malefico e forse attira di più il lettore.
Che poi invece ignominiosa e turpe sia stata l'epopea del colonialismo, il libro lo dice a chi vuole intenderlo: il protagonista Marlow oscillerà sempre tra il richiamo della propria coscienza e un'ostinata fedeltà al proprio mandato e al mostro dalla voce ipnotica che in parte lo ha sedotto.
Però, riflettevo giorni fa, se soltanto mettiamo a confronto Kipling -  con la sua celebrazione dell'impero britannico (vedi Kim) - e Conrad con la sua denuncia apparentemente non valutativa, ci rendiamo perfettamente conto che il secondo ha preso nettamente posizione semplicemente evidenziando la piaga.
Comunque sì, "Il cuore dell'oscurità" mi sembrerebbe più corretto.
Ultima Modifica 09/12/2024 19:51 da Scalpo fluente.

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10/12/2024 10:00 #68805 da Ciro64
Risposta da Ciro64 al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
ciao a tutt* letto già il primo lungo capitolo dei tre che compongono il libro. il narratore (marlow) capisce presto che appena arrivato in africa, giunto sul pendio di una collina "intuii che nel sole accecante di questo paese avrei conosciuto il demone flaccido, pretenzioso e miope di una follia rapace e spietata", la follia del colonialismo e dello sfruttamento, tant'è che dopo, proseguendo nel suo racconto si rende conto che in tanti lì erano impegnati a ingannare il tempo "sparlando e intrigando uno contro l'altro in maniera assai stupida (...) l'unico sentimento reale era il desiderio di farsi affidare una base commerciale dove ci fosse l'avorio e dove fosse possibile intascare provvigioni". ecco, questo sembra lo scopo ultimo e reale dell'impresa coloniale, quello solo di avere la concessione e quindi sfruttarla fino all'osso, solo per il proprio arricchimento e prestigio personale.

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11/12/2024 10:26 #68836 da Ciro64
Risposta da Ciro64 al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
ciao a tutt*. nel secondo capitolo troviamo marlow che s'imbarca sullo scalcinato battello per inoltrarsi nell'entroterra lungo il fiume per incontrare kurtz. con una descrizione dell'ambiente attraversato dal lento navigare del battello, così preciso che pare di rivivere le immagini del film fitzcarraldo, l'autore ci porta a pregustare passo dopo passo il momento dell'incontro, dandoci anche un'anteprima del carattere di questo nuovo personaggio del libro. kurtz ha redatto una relazione per una società benefica, parlando bene dei nativi (i negri, come li chiama conrad, con una parola oggi politicamente non corretta...), usando un atteggiamento accondiscendente, ma alla fine se esce al "naturale", aggiungendo alla relazione una postilla: "sterminate tutti quei bruti". l'africa ha ormai cambiato kurtz; cambierà anche marlow? finora ci pare di no, se teniamo anche presente il sentimento che egli esprime verso il nativo che fa da timoniere, colpito a morte dalla zagaglia lanciata dal fitto della foresta, anche se egli è nero, cannibale e pure "selvaggio".      

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12/12/2024 14:22 #68854 da GigiMala
Risposta da GigiMala al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
Lettura terminata. Il giudizio che ne do è estremamente positivo (e per questo ringrazio il club del libro - realtà che ho scoperto casualmente una decina di giorni fa e da cui sono stato immediatamente sedotto - per il suggerimento di lettura). Trovo del tutto fuori luogo le accuse di razzismo rivolte a Conrad, parendomi al contrario piuttosto evidente la decisa denuncia degli orrori del colonialismo (e "orrore" è, non certo a caso, l'ultima parola uscita dalla bocca di Kurtz prima di morire). Cosa accade all'uomo civilizzato quando viene meno il suo retroterra culturale? Cosa ne è della civiltà, in ultima istanza, se essa soggiace alla barbarie degli impulsi primordiali non appena ci si allontana dai propri confini? È questa - credo - l'angosciante domanda di Marlow, da cui consegue un'esplicita ed impietosa condanna della protervia dell'Occidente, mascherata sotto l'ipocrita illusione della "missione civilizzatrice". Ma se la civiltà occidentale non può vantare alcuna superiorità morale; se essa anzi degenera così facilmente nella bramosia di potere e di guadagni; e se infine non sa riscattarsi né arrestarsi nemmeno guardando in faccia il vuoto lasciato dietro di sé (un po' come Marlow, che al cospetto della promessa sposa di Kurtz non osa dirle la verità, per compassione - versione di comodo autoassolutoria -, ma anche per debolezza), quale appiglio resta, in definitiva? Forse la risposta è che non può esistere alcuna civiltà o cognizione di essa, senza che si abbia consapevolezza della sua intima precarietà, giacché dentro ogni uomo risiede (ed è pronta a risvegliarsi allorché ci si allontani dai vincoli e dalle inibizioni della società) una wilderness (o, altrimenti, una tenebra) che nulla ha di "civile". Questo incarna Kurtz: l'inconfessabile follia che abita ciascuno di noi, la follia che ci rende unici e non imbrigliabili dalle pastoie della ragione, capaci di gesti d'amore ma anche di indicibili crudeltà. 

P.s. Segnalo la magistrale introduzione di Giuseppe Sertoli all'edizione Einaudi, pp. VII-XLV.
Ringraziano per il messaggio: guidocx84, davpal3, SerenaM, Scalpo fluente

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12/12/2024 14:53 #68857 da Ciro64
Risposta da Ciro64 al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
ciao a tutt*. finito. ho finito il libro, letto in appena pochi giorni inframmezzato ad altre letture.
solo nell'ultimo capitolo accade quello che nelle pagine precedenti l'autore ci aveva preannunciato: l'incontro di marlow con kurtz. dalle descrizioni avute da altri il primo s'immagina il secondo come un uomo formidabile, un super eroe, ma in realtà quando l'incontro avviene sul serio egli si accorge che è ammalato, debole e solo dagli occhi, dai gesti e soprattutto dalla voce viene fuori l'importanza del kurtz di un tempo, del kurtz come glielo hanno raccontato gli altri, capace di inondare di avorio la stazione base, di dominare sugli indigeni, quasi "dio vivente", di ordinare l'attacco degli indigeni al battello per fermare gli europei che sarebbe venuti a prenderlo. il volume si chiude con un bel dialogo tra marlow e la promessa sposa di kurtz su ciò che resta di quest'ultimo (di noi) alla fine dei suoi (dei nostri) giorni: il suo (il nostro) esempio e le sue (le nostre) parole. e a quest'ultimo proposito marlow non ripete davvero le ultime parole pronunciate da kurtz prima di spirare (orrore!), ma con ipocrisia borghese tutt'altro (addirittura il nome dell'amata), ingannando così l'interlocutrice, la società, sé stesso e i lettori.   
il viaggio di marlow all'interno dell'africa in realtà è il viaggio di un uomo verso un altro uomo, che rappresenta l'altra faccia di sé, perché il libro di conrad non è un racconto sul colonialismo e la sua brutalità, questi solo solo temi strumentali, solo l'occasione per scandagliare l'animo umano. come marlow si infila nell'africa profonda per incontrarne il cuore di tenebra, affascinante ma inquietante ad un tempo, coperta com'è da intricate trame arboree e percorsa da un fiume tortuoso e pericoloso, ognuno di noi deve penetrare il proprio cuore di tenebra che ci attira e ci impaurisce, che vorremmo esplorare penetrandovi a bordo di un lento battello, ma che spesso (o sempre?) non facciamo o non facciamo fino in fondo, timorosi di cosa potremmo trovarvi una volta che vi penetriamo. e kurtz era riuscito a penetrare nel cuore di tenebra dell'africa e del colonialismo europeo e ne era uscito disgustato ("orrore"), proprio come potremmo esserlo noi riuscendo a penetrare nel nostro più profondo io (orrore). 
alla fine mi è piaciuto il libro? no. per l'ennesima volta un libro di conrad non lo ho apprezzato. ne ho letto altri e di nessuno di essi ho terminato la lettura, tranne la linea d'ombra (perché piccolino) e questo (perché impegnato nella discussione per il club). ho fatto fatica a leggere cuore di tenebra, anche se poi sono riuscito a terminarlo in pochi giorni. procedendo nella sua lettura la trama si complicava, il racconto faceva salti tra un'ambientazione o un dialogo e l'altro, per cui a volte ho dovuto rileggere alcuni passaggi per comprenderli meglio. lo stile dell’autore non è magistrale, come pure è stato scritto qui da qualcuno, e non è stato certo un piacere leggere il romanzo, perché conrad non scrive bene, non ha un bello stile, quasi che trascrivesse un racconto orale così come viene narrato.  
Ringraziano per il messaggio: SerenaM

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12/12/2024 15:16 #68858 da SerenaM
Risposta da SerenaM al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
Ciao a tutti!
Ho terminato la nostra lettura del mese per cui cercherò di condensare tutte le mie impressioni in un unico commento! Spero di non partire con una filippica e mi scuso anticipatamente – quando il libro mi piace e mi da tanti spunti esplodo di idee
Parto dicendo che complessivamente “Cuore di tenebra” mi ha entusiasmata. Devo dare sicuramente merito all’audiolibro: il genere avventura non mi dice granché, per cui sentire qualcuno narrare la storia con enfasi mi ha sicuramente catturata più di quanto avrebbe fatto la lettura autonoma. Probabilmente non avrei apprezzato il testo come ho fatto se non fossi stata “guidata” in questo.
Vorrei toccare due punti in questo commento: le considerazioni di Marlow sul fuochista; e ovviamente l’incredibile figura di Kurtz.
Rispetto al primo punto, devo essere onesta e dire che ho provato un moto di risentimento verso il modo con cui Marlow parla del fuochista. Ho trovato soprattutto fastidioso quando dice che:

“[…] vi garantisco che guardarlo era edificante quanto vedere un cane in ridicoli calzoni e cappello con le piume andare avanti e indietro sulle zampe posteriori”.

Si prende poi gioco delle usanze superstizione del fuochista, e le sfrutta a proprio vantaggio. In particolare, dice al fuochista di tenere d’occhio l’acqua perché:

“qualora l’acqua in quella cosa trasparente fosse sparita, lo spirito del male dentro la caldaia si sarebbe infuriato per la gran sete e avrebbe messo in atto la sua terribile vendetta. E così lui sudava e alimentava il fuoco e osservava spaventato il vetro (con intorno al braccio un amuleto improvvisato fatto di stracci, e infilato di piatto nel labbro inferiore […])”.

In questa parte mi è venuto da dire: Senti chi parla! Anche Marlow, in più punti del testo, dà prova di superstizione.
Mi riferisco soprattutto alle due donne che sferruzzano la lana nera, che mi hanno ricordato un po’ le Parche: la ragazza, “che introduceva continuamente all’ignoto”, assume il ruolo di Làchesi, arbitra del destino degli uomini; l’anziana, che “scrutava i volti euforici e sciocchi con vecchi occhi colmi di noncuranza”, ricalca Atropo, detentrice della morte.
Marlow è molto turbato dalla donna anziana, che assume nella sua mente i connotati di un cattivo presagio.
Attenzione: Spoiler!

Ci troviamo di fronte a due superstizioni: una occidentale, comprensibile a Marlow e a tutti coloro che condividono il suo background culturale; e una arcaica, animista, propria delle civiltà indigene, che sfugge alla nostra comprensione. Una mente aperta avrebbe compreso le due sfumature; l’uomo colonizzatore se ne approfitta per piegare a sé ciò che non comprende e quindi giudica inferiore.
E qui mi aggancio al secondo punto, cioè Kurtz. È sicuramente il personaggio più interessante nonché il più atteso dell’intero libro. La sua presentazione è alquanto interessante: “l’Europa intera aveva contribuito alla formazione di Kurtz”, ci dice Marlow. Kurtz è l’europeo più europeo di tutti, e questo lo eleva in qualche modo a personalità di spicco.
Apprendiamo delle peculiarità di Kurtz, che metterò sotto spoiler per non rovinare la lettura agli altri:
Attenzione: Spoiler!

Attenzione: Spoiler!

Attenzione: Spoiler!

Chiudo dicendo che ho apprezzato moltissimo la scena finale del libro. Mi è sembrata catartica e sincera.
Attenzione: Spoiler!

Vi saluto e ci leggiamo in altri topic!  ​​​​​​​ 
Ringraziano per il messaggio: Scalpo fluente

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  • ziaBetty
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13/12/2024 08:36 #68873 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic Dicembre 2024 - Cuore di tenebra
Io purtroppo ho mollato  Ma leggendo i commenti entusiasti, credo e spero che ci sarà un´altra occasione per leggerlo, non era il suo momento.

"Che te ne fai di tutti quei libri?"

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Avatar di mulaky mulaky - 24/08/2025 - 14:02

Votate la foto più bella per Scatti del mese di Agosto? Tema: La pietra di Luna! Venghino siori

Avatar di callmeesara callmeesara - 12/08/2025 - 14:16

Avete votato per il libro del mese di Settembre? Avete tempo fino al 16, vi aspetto qui!

Avatar di mulaky mulaky - 08/08/2025 - 15:43

Ciao Marigiò, ti linko il gruppo di Palermo: QUI :)

Avatar di Marigió Marigió - 08/08/2025 - 00:43

Palermo a Settembre?

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 26/07/2025 - 10:53

Non tutti insieme è... buahahahah! :P :D lol

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Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller? :D

Avatar di mulaky mulaky - 17/07/2025 - 08:32

Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

Avatar di Yuman4 Yuman4 - 15/07/2025 - 22:02

Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

Avatar di mulaky mulaky - 13/07/2025 - 17:10

Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC

Avatar di ludofrog95 ludofrog95 - 13/07/2025 - 15:06

Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

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