Lunedì, 03 Novembre 2025

Maggio 2025 - Il settimo giorno

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12/05/2025 11:13 #70970 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:Maggio 2025 - Il settimo giorno
Terminata la lettura con, devo ammetterlo, un po' di fatica. È un libro profondo, bello, però nelle tematiche e nello stile mi è risultato abbastanza impegnativo. Ho apprezzato molto la descrizione dell'altro mondo, la solidarietà tra deceduti e tutte le storie delle persone, a darmi gli incubi saranno le vicende accadute realmente in Cina: la povertà tale da spingere a vendere gli organi, i delitti commessi e insabbiati dal governo per mere questioni politiche, a partire dagli sfratti fino agli aborti in nome della politica del figlio unico, che mi hanno davvero fatto venire gli incubi.
Un libro piuttosto incisivo ma che non rileggerò! :laugh:

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13/05/2025 09:32 #70971 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno

GigiMala post=70946 userid=9794Romanzo terminato. Innanzitutto grazie per la proposta di lettura: non conoscevo l'autore, e difficilmente penso che l'avrei mai incontrato se non fosse stato per questa community. Del libro mi ha colpito la denuncia implacabile della società cinese contemporanea; scelta che comporta anche una buona dose di coraggio, oltre che di lucidità. I temi sono i più diversi, dalle demolizioni forzate all'occultamento di decine di feti: storie crude che risuinano come un accorato grido di allarme. Il libro è il racconto di un viaggio nell'aldilà, ma profondamente anticonvenzionale. Con un efficace artificio narrativo, il mondo dei defunti capovolge in positivo la drammaticità della condizione dei vivi, ridotti ad ingranaggi insignificanti in una realtà spietata e cinica. Chi sono, in definitiva, i veri morti del romanzo? Questo sembra implicitamente e provocatoriamente domandare Yu Hua, invitando il lettore a riscoprire i valori perduti dell'onestà e della solidarietà umana. Il suo è un atto di ribellione: veramente - pare dirci - dobbiamo rassegnarci a un inferno in vita, per godere della pace e della serenità solo dopo morti?



Mi ritrovo molto nella tua riflessione, anche io ho avuto l'impressione che con il suo viaggio nell'aldilà il protagonista faccia più che altro un viaggio di consapevolezza di quel che vuol dire essere vivi e di come durante la "vita" perdiamo di vista questi aspetti, che risultano invece lampanti una volta persi per sempre. Può essere un tema non così originale, ma secondo me riesce a trasmetterlo bene, perchè parla sia delle emozioni dei singoli individui e di come realizzino quanto fossero stupidi i problemi che avevano in vita e come inutilmente se la siano rovinata, sia di aspetti sociali, a cui in vita ci sentiamo abituati o che magari non ci riguardano direttamente e ai quali quindi non diamo un gran valore, ma se ci prendiamo un momento per pensarci a distanza ci appaiono improvvisamente enormi e assurdi.
Se ti è piaciuto questo libro, ti consiglierei di recuperare anche Cronache di un venditore di sangue, che avevamo appunto letto anni fa, che parla di altri aspetti della società cinese, ma in modo più ironico da una parte e più organico dall'altra, nel senso che c'è proprio una storia e si approfondiscono per bene solo alcuni aspetti della società, piuttosto che dare un'idea generale di alcuni temi come invece accade in questo libro.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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13/05/2025 10:29 #70972 da GigiMala
Risposta da GigiMala al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
Ti ringrazio molto per il messaggio e per il consiglio di lettura. Lo terrò certamente in considerazione. 

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16/05/2025 00:01 #70984 da guybrush
Risposta da guybrush al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
Ciao, avevo partecipato a questo forum tempo fa. Ci riprovo a essere dei vostri, almeno per questo mese.

Ho letto il libro. La prosa è scorrevole e pacata, a tratti ironica, in contrasto con una narrazione impregnata di disperazione e rassegnazione. Nella “terra di chi non ha sepoltura” si incontrano i morti che hanno avuto vite molto difficili. Non possono essere sepolti perché, nella maggior parte dei casi, non hanno nessuno o sono troppo poveri. Portano una fascia nera perché nel mondo dei vivi nessuno la indosserebbe per loro. Mi colpisce molto l’assenza di rabbia, sia nel mondo dei morti sia in quello dei vivi: vedo solo una profonda rassegnazione. Alla fine trovano un pò di conforto giungendo in questa terra dove non esistono né dolore né sofferenza, e condividono davanti a un falò le difficoltà vissute da vivi. Il collante tra loro è la grande sofferenza che hanno provato.

Yu Hua descrive una società cinese oppressiva. Ad esempio, racconta la tortura di un uomo accusato ingiustamente dell’omicidio della moglie, costretto a confessare ed è ucciso per questo. Nonostante i parenti, grazie al risarcimento, abbiano potuto comprargli una tomba, egli decide di restare nel mondo dei morti per godere del clima di serenità che vi regna.

Un tema ricorrente è il ferreo controllo dei media da parte delle autorità, volto a impedire la diffusione di notizie scomode e a manipolare l'opinione pubblica. Le informazioni circolano solo tramite internet.
Per trasformare una manifestazione pacifica contro le demolizioni in un evento violento, alcuni provocatori agiscono con la complicità della polizia. La TV minimizza la portata della manifestazione ed accusano alcuni facinorosi di aver creato disordini, mandano in onda interviste con dei passanti che accusano i manifestanti, in questo modo cercando di orientare il pubblico contro la manifestazione. Mi vengono in mente le interviste ai passanti che si vedono ogni tanto nei telegiornali nostrani, con le dovute differenze (spero).

Con mia sorpresa, da una ricerca online ho scoperto che Yu Hua vive ancora in Cina, e sembra che i suoi libri abbiano subito censure.

Questo è un libro difficile, carico di tristezza. Non c'è un messaggio consolatorio finale. Il libro sembra sostenere che il sistema sia così profondamente sbagliato da offrire una strana forma di conforto solo dopo la morte.  La tesi è cosi dura che mi rifiuto di credere che la società cinese (che non conosco) sia cosi terribile.
Mi chiedo quanto una società o un contesto sociale possa incidere sulla felicità e influenzare la vita delle persone. Non posso fare  a meno di interrogarmi su quali aspetti del sistema sociale in cui vivo, spesso invisibili perché parte integrante della mia quotidianità, possano aver inciso negativamente sulla mia vita e su quella di chi mi circonda. E qualche ipotesi ce l'avrei anche :-)

Una frase che mi è piaciuta e mi ha fatto sorridere è: “L’abito fa l’uomo e l’oro fa il Buddha”. Magari si può parafrasare con "la tomba (pretenziosa) fa il ricordo dei vivi"?

 
I seguenti utenti hanno detto grazie : guidocx84

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16/05/2025 10:04 #70985 da Artax
Risposta da Artax al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
Ciao a tutti, ho finito di leggere il libro e devo dire che sembra più un modo per far scoprire al mondo la polvere nascosta sotto al tappeto della società cinese, che io personalmente non conosco così a fondo. 
L'ho trovato un libro a tratti noioso, ma che in alcuni momenti è riuscito a emozionarmi. Non mi hanno fatto impazzire i personaggi, li ho trovati un po' miseri, chiuso il libro li avevo già dimenticati.
Mi è piaciuta la descrizione dell'aldilà, la possibilità di chi resta in sospeso di poter ancora provare emozioni.

Insopportabile il margine alto della pagina molto ridotto

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19/05/2025 20:30 #70999 da margherita.luciano2@gmail.com
Risposta da margherita.luciano2@gmail.com al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
Ho iniziato questa lettura con curiosità, desiderosa di conoscere meglio la letteratura e la società cinese, mondi per me del tutto nuovi. Il settimo giorno di Yu Hua è stato il mio primo approccio, ma devo dire che mi ha profondamente sconcertata
Il romanzo si legge in poche ore, la prosa è scorrevole, essenziale, quasi distaccata. Eppure, proprio questa semplicità rende ancora più dolorosi i temi trattati: la miseria delle vite raccontate, gli amori contrastati, le ingiustizie subite da persone fragili e spesso invisibili, fino alla morte — che qui non porta sollievo, ma solo un prolungarsi della solitudine e dell’esclusione.La narrazione dell’aldilà diventa un modo per osservare, con uno sguardo lucido e implacabile, la Cina contemporanea: una società dove spesso l’individuo viene schiacciato da logiche di potere, denaro e indifferenza. Mi ha colpita soprattutto l’assenza di riti, di calore, di comunità: persino nella morte, molti dei personaggi restano dimenticati, non reclamati, non sepolti.
È stata una lettura che mi ha lasciato angoscia e inquietudine, non posso definirla “piacevole”, ma sicuramente necessaria. Mi ha spinto a riflettere non solo su una cultura lontana, ma anche sulla nostra, e su come ogni società può fallire nel proteggere i più deboli.

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20/05/2025 08:23 #71003 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
Buondì,
concordo con voi su fatto che la lettura seppur breve e scorrevole non sia comunque leggera; tuttavia avendo io forse già letto altre opere che trattano questi temi e che si svolgono in queste aeree geografico-politiche, mi aspettavo qualcosa di più incisivo; ma in effetti è un libro che viene consigliato spesso come primo approccio alla letteratura cinese e leggendo i vostri commenti mi sembra che effettivamente in questo il libro abbia raggiunto lo scopo.

Mi trovo più d´accordo con coloro che hanno avuto l´impressione che solo dopo la morte non siamo più soli e che ci sia quasi un distacco tra il laggiù e láldila, un modo completamente diverso di rapportarsi agli altri e alla realtà. Dopo morti si continua a essere sì dimenticati, ma da chi è ancora in vita, mentre c´è finalmente solidarietà con gli altri defunti.

Riguardo ai temi, proprio questo sabato sulla via principale della mia città (Stoccarda) c´era una manifestazione contro il traffico di organi illegali in Cina e se non avessi letto questo libro ci avrei fatto meno caso. Leggendo un po´su internet, sembra che il problema principale riguardi soprattutto i condannati a morte, a cui vengono subito estratti gli organi e questo crea il sospetto che le condanne siano determinate non tanto in base alla pena/crimine quanto alla compatibilità del condannato con la richiesta di organi. Dati sicuri su altri tipi di traffici non ce ne sono, tuttavia pare che in Cina il tempo di attesa sia molto breve, qualche settimana rispetto ai mesi o spesso anni necessari nei paesi occidentali, cosa che lascia pensare che non si svolga tutto in trasparenza. Molti occidentali vanno però in Cina proprio perchè così non devono aspettare, di fatto sostenendo queste pratiche.
Al di là dell´aspetto terribile della pratica, dispiace sempre leggere di questi esempi che fanno sì che molte persona in Occidente decidano di non proporsi come donatori, proprio per paura che se subiscono interventi i medici decidano di non salvarli per poter così usare gli organi o in generale per paura di sostenere il traffico di organi. Mi dispiace perchè è invece un argomento molto importante, su cui ciascuno di noi può fare la differenza, ma capisco che leggere poi di esempi come in questo libro ti faccia dire "no grazie" 

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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02/06/2025 17:13 #71129 da Gabi
Risposta da Gabi al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
È il primo libro che leggo di questo autore. Ho trovato la lettura scorrevole, nonostante il tema non fosse dei più facili. Tanti gli spunti di riflessione...la parte che ho trovato più toccante è il rapporto tra il protagonista e il padre adottivo, la scena dell'abbandono nei pressi dell'orfanotrofio e il ritrovamento, l'indifferenza mostrata davanti ad un bambino di pochi anni solo su una pietra, la rassegnazione passiva difronte ai fallimenti della vita. 
Il tema delle disparità sociali mi ha lasciato interdetta, ritrovarle anche nell'aldilà è stato inatteso. Soprattutto l'idea che i poveri siano destinati ad un'eternità da scheletri vaganti e che solo chi ha una sepoltura potrà godere della tranquillità l'ho trovata molto forte. Difficile da capire senza avere una conoscenza approfondita della realtà e del contesto culturale cinese. 
 

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11/07/2025 17:07 #71443 da pallina
Risposta da pallina al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
Ciao, visto un po' di tempo libero tra una lettura e l'altra, ho deciso di recuperare questo libro.
Come si suol dire, breve ma intenso!
In poche pagine ci viene presentata la situazione delle persone che vivono in Cina, facendo venire alla luce situazioni che non conoscevo e altre di cui avevo sentito parlare ma che non avevano suscitato in me lo stesso sgomento che ho provato leggendole nero su bianco. 
Onestamente non saprei scegliere quale storia sia più triste però mi ha tirato su il morale vedere come almeno nell'aldilà le persone fossero più felici e riuscissero a collaborare tra di loro per la felicità altrui.

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03/08/2025 19:38 #71664 da Frankie
Risposta da Frankie al topic Maggio 2025 - Il settimo giorno
Ciao, proprio oggi ho terminato la lettura del libro e volevo lasciare le mie impressioni.
Sono sincero, per me la lettura è stata molto impegnativa. Dopo un inizio dinamico e scorrevole, mi sono un po' perso nei numerosi salti temporali che l'autore compie tra il mondo dei vivi e l' aldilà.
I temi trattati sono molto interessanti e degni di attenzione, ma per essere un libro "denuncia", sembrano prevalere rassegnazione e tristezza nell' accettare la realtà.
Mi aspettavo un libro più ironico e con un finale più ottimista.
Alla fine la cosa positiva è che mi sono sbloccato per continuare la challenge.

 

Più conosci te stesso e sai quello che vuoi, meno ti lasci travolgere dagli eventi. (Lost in translation)

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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