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Stefan Zweig

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06/03/2018 11:54 - 11/03/2018 23:29 #35048 da Graziella
Stefan Zweig è stato creato da Graziella
Stefan Zweig (1881-1942) proviene da una famiglia della grande borghesia ebraica di Vienna. Umanista appassionato, cosmopolita e poliglotta, contemporaneamente a romanzi scrisse acutissime biografie romanzate dove valorizzo alcune grandi personalità della storia e del pensiero europei.

Maria Antonietta
Lit Edizioni S.p.S, Castelvecchi
Edizione e book aprile 2014

L’autore con delicatezza, seria ricerca storica, ci racconta la storia di questa tragica eroina che da donna che condusse sempre una vita frivola, dedita alla feste e ai lussi, divenne suo malgrado eroica.
Zweit ci racconta come Antonietta giovinetta a soli quindici anni viene data in sposa a Luigi XVI, per un alleanza fra le due case regnanti, quella austriaca gli Asburgo, la francese i Borboni.
Conosciamo tutti che questa coppia di regnanti finirà nel vortice della Rivoluzione francese, e dovrà pagare con la decapitazione le colpe di altri re che li hanno preceduti.
La protagonista di tutto il romanzo storico e lei, Maria Antonietta, figlia di Maria Teresa d’Austria; tutto il romanzo è ricco di narrazione profonda e analisi comportamentale e psicologica di questa sfortunata regina, che da “testolina vuota” diventerà nel momento della caduta, una donna coraggiosa che prenderà in mano il suo destino, cercando di salvare almeno i suoi due figli.
Avvincente romanzo, mai noioso, mai prolisso.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 11/03/2018 23:29 da guidocx84. Motivo: Corretto articolo come da richiesta

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09/03/2018 14:17 #35142 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Stefan Zweig
Guido, potresti correggere il titolo?

Io ho letto poco di Zweig (ne avevamo parlato un po´ già qui: www.ilclubdellibro.it/forum/25-altro/112....html?start=20#31466 ), ma mi piacerebbe approfondirlo, più che con le biografie, con i suoi racconti. Un altro esempio di scrittore il cui modo di scrivere mi affascina tanto da preferire leggerlo in originale e senza addormentarmi :woohoo:

Delle sue biografie ho sentito opinioni discordanti, chissà, magari prima o poi darò loro una possibilità ;)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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09/03/2018 14:35 #35144 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Stefan Zweig
Beata te per la conoscenza del tedesco, mia mamma madre lingua, io l'unica zuccona della famiglia non l'ho mai voluto imparare.
Di S. Zweig, finite altre due biografie, una su Freud, (suo amico), l'altra su Magellano, avrei in mente come romanzi "Bruciante segreto", "Storia di una caduta" "Estasi di libertà". Se vuoi, dopo Freud, posso sospendere Magellano e fare un altro Threand con Zweig e i suoi romanzi, ampliando poi in futuro i titoli, che ne dici?

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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10/03/2018 19:41 #35171 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Stefan Zweig
Al momento direi che ho fin troppo letture in programma :lol: Ma sicuramente se leggi altro di lui, mi interesserrebe leggere ituoi commenti, visto che spero di recuperare al più presto qualche altro dei suoi racconti! Però si parla di Zweig già qui e nel post sulla letteratura tedesca, eviterei di creare una terza discussione, diventerebbe troppo dispersivo. Al massimo si potrebbe rendere più generico il titolo di questa!

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10/03/2018 20:28 #35172 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Stefan Zweig
Sono andata, su tua indicazione sul sito dove ho trovato il post "della letteratura tedesca". Ho letto tutte tre le pagine. Sono molto belle, e interessanti sempre approfonditi ed eleganti. Complimenti!
Su Zweig allora mi consigli di restare qui, se ho ben capito senza aprire nuove discussioni. :dry:
Va bene. Ora ho letto il primo capitolo su Freud, di Zweig, fatto molto bene: posso giudicare perché non sono nuova alle biografie di Freud, la più completa e classica quella di Ernest Jones (Vita ed opere di Freud, in tre volumi) un saggio indispensabile per la conoscenza di un personaggio direi unico nel suo genere.
In questa di Zweig mi interessa vederne l'impianto, considerando che non è semplice accostarsi alle opere di un personaggio che ha scritto 11 volumi sul suo pensiero.
Vedo nel medesimo post sopra citato che Novel ha letto e commentato "Bruciante segreto" già letto tempo fa, quindi non mi ripeterò su questo titolo. Intanto ci penso. Vorrei evitare di fare altri pasticci. Grazie.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
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16/03/2018 18:14 #35318 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Stefan Zweig
Stefan Zweig “Freud”
Castelvecchi Editore luglio 2015
Pag.90

Sinossi dalla IV di copertina
Nel 1931, quando questo libro viene pubblicato per la prima volta, la psicoanalisi è ormai una disciplina diffusa e apprezzata in varie parti del mondo, ma continua a destare scandalo, sospetto e polemiche. Raccontando la vita di Freud in parallelo alle evoluzioni della teoria e della pratica psicoanalitica, Stefan Zwieg traccia la storia di un portatore di verità che ci ha dato la possibilità di guardare dentro noi stessi, spingendoci nello stesso tempo a una maggiore comprensione e all’indulgenza verso gli altri. Per lo scrittore, la biografia di Sigmund Freud è lo specchio di una profonda e originale riflessione sul rapporto tra corpo e spirito, sulla differenza tra la medicina scientifica e la terapia dell’anima e sul significato esistenziale della malattia.

La situazione spirituale al tramonto dell’Ottocento
L’autore inizia con la critica della morale ottocentesca, la quale non ha voluto farsi carico di spiegare in modo chiaro la natura umana con le sue pulsioni sessuali, preferendo celarle dietro a una psicologia falsa e insostenibile. La norma morale del XIX secolo era quella di sorvolare su ogni argomento imbarazzante ed agendo sempre come se quell’argomento non esistesse.
Lo Stato, la famiglia, la Chiesa, la scuola e le Università sono tutte armate contro l’idea imbarazzante che l’uomo abbia delle pulsioni, meglio evitare il problema non parlandone.
Sono molti i giovani adolescenti che a causa dell’ipocrisia dominante passano da un medico all’altro i quali non sapendo come curarli li mandano nelle cliniche e nei manicomi dove possono avere delle cure idropiniche o elettriche. Gli omosessuali vengono perseguitati dalle leggi dello Stato e considerati da tutti come esseri moralmente inferiori.
Ed è in questa situazione morale di disciplinata ipocrisia che Freud si viene a trovare con le sue scoperte. Egli inizia con l’esporre a un congresso medico le cause e la natura delle psicosi. Ciò suscita scandalo e sbigottimento.
L’autore inizia ad esporre la teoria freudiana di base, e cioè:
1. Le pulsioni non si possono dominare, al massimo si possono ricacciare dalla coscienza all’inconscio, creando però un fermento e un’inquietudine nervosa perenne.
2. Così si viene a creare un elemento energetico che non sarà mai possibile abolire se non trasferendolo alla coscienza e lì elaborarlo.
Quindi quello che all’epoca viene ritenuto dall’etica sociale un pericolo primo, cioè rendere consapevoli, è ritenuto da Freud salutare. Così si esprime Zweig:
“Gli istinti li può tenere a freno soltanto chi li conosce, i demoni li può dominare soltanto chi li tira fuori dal loro abisso per guardarli liberamente in volto.”

Chi vuole valutare l’opera freudiana a partire dal 1890 in poi, come prettamente medica, cade in un errore grossolano, perché il nuovo metodo proposto da Freud ha impresso una nuova direzione a tutti i problemi basilari della nostra civiltà. Freud ha dato all’umanità maggior chiarezza che non vuol dire felicità, approfondendo l’immagine del mondo per tutta una generazione.
“Le verità radicali non danno mai la felicità portando soltanto decisioni”

L’uomo Freud viene descritto da Zweig come una persona che ebbe una vita modesta: settant’anni nella stessa città e oltre quaranta nella stessa casa, che fu costretto ad abbandonare nel 1938 a causa delle leggi raziali e all’annessione dell’Austria alla Germania.
Ebbe sei figli, la più giovane, Anna, seguirà il lavoro del padre diventando una famosa psicanalista infantile. Ella accudirà amorevolmente il padre fino alla sua morte avvenuta a Londra nel 1939.

Aggiungo alcune note che documentano i rapporti e gli incontri che ci furono tra Freud e Zweig

STEFAN ZWEIG E S. FREUD
Ernest Jones, Vita e opere di Freud III vol.

Ernest Jones nella sua biografia su Freud cita per ben quindici volte Stefan Zweit.

Stefan Zweit era amico di Freud, col quale corrispondeva. Il 14 maggio del 1924 Freud ricevette la visita di Romain Rolland, fu S. Zweig a condurlo a casa di Freud, trascorsero insieme la serata Zweit fungeva da interprete.
Ancora una volta Zweig viene citato: nel dicembre del 1925 Zweit andò a trovare Freud.
Stefan Zweit pubblicò nel 1926 un articolo speciale su Freud. (p. 154)

“Da alcuni anni Freud conosceva Stefan Zweig ed era in corrispondenza molto più estesa con Arnold Zweit. I due scrittori che non avevano nessun rapporto di parentela tra loro erano molto dissimili. Stefan, figlio di genitori facoltosi, si aggirava nei circoli più colti ed artistici di Vienna. Percorreva nella vita un cammino facile. Scrittore fluente e dotato, compose una quantità di libri interessanti e avvincenti, soprattutto biografie storiche, nelle quali rivelava una notevole intuizione psicologica. Però poco lasciava all’immaginazione dei lettori, e li istruiva a putino su ciò che essi dovevano sentire a ogni passo dei suoi racconti. [omiss.] L’atteggiamento di Freud nei confronti dei due uomini è indicato dal modo in cui egli si rivolgeva loro: Stefan era Lieber Herr Doktor, Arnold era Lieber Meister Arnold. Freud conosceva già naturalmente prima gli scritti di Arnold Zweig, ma fu il famoso racconto di guerra Il sergente Grischa a portare a contatto i due uomini. (pag. 165)

Più avanti viene citato ancora Zweig circa L’uomo Mosè, romanzo storico, scritto da Freud, pare che ne abbia parlato con Zwieg, il quale ha pubblicato un articolo che ha infastidito Freud.

A pag. 257 dell’opera di Jones troviamo una lettera datata 17 novembre 1937 di Freud a Zweit in cui si congratula con il futuro autore di Magellano.

A pag. 280 abbiamo una lettera di Freud a Zweig data 20 luglio 1938 in cui Freud ringrazia Zweit per avergli fatto conoscere portandolo a casa sua il giorno prima Salvador Dalì;
Freud ringrazia Zweit per avergli portato il visitatore del giorno prima.
“Poiché fino ad oggi ero incline a considerare i surrealisti che mi pare mi abbiano assunto a loro santo patrono, come perfetti pazzi (diciamo per il 95%, come per gli alcolisti). Quel giovane spagnolo, con i suoi candidi occhi di fanatico e la sua innegabile maestria tecnica, mi ha fatto cambiare parere. Sarebbe certo molto interessante indagare analiticamente come è giunto a creare quella pittura.”

Nel 1939 S. Zweig tenne un lungo discorso in tedesco al funerale di Freud.

Zweig viene ancora citato da Jones circa il suo racconto Drei Meister (I tre maestri, su Dostoewskij)

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17/05/2018 08:49 #36629 da MARCO 6
Risposta da MARCO 6 al topic Stefan Zweig
Buongiorno Graziella
ci eravamo già scritti relativamente al libro di Oliver Guez: "La scomparsa di Mengele"
Ho finito ieri sera di leggere la "Novella degli scacchi" libro bellissimo che si legge in pochissimo tempo tanto è coinvolgente. Come scritto già nel commento alla recensione di questo libro che compare nel forum, secondo me la "Novella degli scacchi" andrebbe letto alle scuole medie
Ci sono oramai tantissimi istituti che fanno studiare gli scacchi ai ragazzi, per me questo libro riuscirebbe immediatamente a conquistare i ragazzi avvicinandoli alla lettura perchè è avvincente, leggero e di poche pagine
nb: una curiosità , ma perchè non si sono le ns corrispondenze nel forum relativamente al libro di Oliver Guez?
Marco da Sorrento

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17/05/2018 10:59 #36633 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Stefan Zweig
@ CIAO MARCO 6
la nostra corrispondenza sulla scomparsa di Mengele è stata spostata da Guido (il nostro curatore grafico nonché menager nella sezione Contemporaneo - attualità - sociale - psicologico perché più giusto.
Per ritrovare la nostra corrispondenza vai: Forum - Parliamo di libri - contemporaneo attualità - sociale - psicologico. Scorri la pagina fin verso la metà, dove troverai altri post al terso posto troverai "La scomparsa di Mendel" e cliccandoci sopra vedrai la nostra corrispondenza.
Per la" Novella degli scacchi" vorresti dirmi il nome dell'autore che non l'ho presente?
Mi ero infatti stupita di leggerti qui sulle biografie di Stefan Zweig.
Se vuoi leggere una cosa carina, prova ad andare in letteratura tedesca, c'è un mio posto su una novella molto intrigante.
A proposito di scacchi, mio nonno, essendo polacco, ci giocava tutti i giorni andava al club ha vinto parecchi tornei e diceva che una partita a scacchi era come una partita di vita.
Poi ancora sugli scacchi un bel film in bianco e nero di Bergaman, una partita a scacchi di un cavaliere con la morte.
Ciao.
Magari possiamo scriverci sotto La piazzetta puoi aprire tu stesso un post, io ti trovo.:) :) :)

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17/05/2018 11:18 #36634 da MARCO 6
Risposta da MARCO 6 al topic Stefan Zweig
Ciao Graziella
la " Novella degli scacchi" è proprio di Stefan Zweig
Ti consiglio di leggerla perchè è bellissima
Marco

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17/05/2018 15:14 #36643 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Stefan Zweig

MARCO 6 ha scritto: Ciao Graziella
la " Novella degli scacchi" è proprio di Stefan Zweig
Ti consiglio di leggerla perchè è bellissima
Marco


Grazie Marco, non l'avevo fra i miei libri, me la procuro, ho qui la leggere "Storia di una Caduta", "Tramonto di un cuore" "Sovvertimento dei sensi" e una biografia su Magellano, che una volta letto, lo posterò qui, ma per gli altri tre romanzi compresa la "Novella degli scacchi" preferiamo aprire per ogni libro un argomento con il suo titolo, in modo che si dà più evidenza al libro stesso, sempre in PARLIAMO DI LIBRI se vedi un po' come abbiamo fatto per tutti i romanzi che abbiamo letto di Kazuo Ishiguro, che abbiamo eletto a lettore dell'anno per via del premio Nobel che ha preso nel 2017.
Vedrai che navigando nei vari siti del Club, diventerai anche tu un esperto. Ciao, qualsiasi informazione ti servisse chiedi, anche i componenti dello staff ti risponderanno. :) :) :)

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Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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