Penso che ognuno di noi abbia un autore al quale è profondamente affezionato, che lo ha accompagnato negli anni e verso cui prova un'estrema gratitudine..per me si tratta di Anne Rice. Ho letto Intervista col vampiro per puro caso quando avevo circa 14 anni (ora ne ho 30 quindi non proprio l'altro ieri

), ero a casa di un amico di mio fratello ad annoiarmi quando sono stata attratta dal titolo e lui mi ha detto che era un libro abbastanza conosciuto e ci avevano anche fatto un film, ho cominciato a sfogliarlo e penso di averne letto più di metà quella stessa sera, con gli occhi iniettati di sangue per averli tenuti troppo spalancati al solito
In molti avete detto che a frenarvi dalla lettura è stato il primo libro della saga, ovvero
Intervista col vampiro, effettivamente è probabilmente il libro più noir, più gotico, più grottesco fondamentalmente, non nascondo che la serie sarebbe ugualmente fruibile anche senza leggerne il primo volume, eppure sono convinta che ne perderebbe e che, seppure per chi non ama particolarmente il gotico o la figura del vampiro il libro possa risultare pesante, sia comunque uno di quei libri in grado di arricchire una persona semplicemente per i pensieri e quesiti che ne derivano naturalmente dalla lettura. Nel crescere li ho riletti più e più volte e nonostante da adolescente sia diventata una ragazza e poi una donna quest'aspetto dei libri è rimasto immutato per me, ad ogni lettura.
Voglio aggiungere che del vampiro mi attraggono l'aspetto, l'estetica, la grazia felina, la lascivia, la figura del vampiro è irrimediabilmente seducente. Di contro se prendiamo il vampiro per quello che è stiamo parlando di un cadavere che mantiene le funzioni vitali grazie al sangue che ruba ad altri esseri viventi, uccidendoli. Questo, non lo amo. Lo dico perché voglio spiegare a chi magari non conosce nulla di questi romanzi che dire che sono "storie di vampiri" è riduttivo. Il vampiro nei romanzi della Rice è l'uomo mostro, dell'uomo mantiene i sentimenti persino amplificati, gli struggimenti, la compassione, l'amore per gli altri uomini, del mostro le facoltà sovraumane e, ovviamente, la brama di sangue che per quell'attimo oscura anche il sentimento più puro. Il (quasi sempre) protagonista dei romanzi era un ragazzo la cui aspirazione era essere un "uomo buono" che si ritrova non per sua scelta ad essere il killer perfetto. Tutta la ricerca della sua vita immortale è incentrata sullo scoprire quale sia il suo ruolo: se sono malvagio perché ho un anima e una coscienza? Se posso ancora ritenermi buono perché devo uccidere? Dev'esserci un ordine, un'Entità superiore che ha voluto che camminassi su questo mondo, se sono dannato perché non mi viene a prendere? Dov'è la punizione? Quasi ci spera, Lestat, che un diavolo arrivi e se lo porti (peraltro verrà pure accontentato), e nelle sue continue sfide lanciate al cielo, a chiunque le voglia cogliere, si spinge sempre più oltre, superando ogni limite, ogni divieto, ogni volta più esaltato ma anche reso più cinico dal fatto che per quanto si spinga oltre, la punizione non arriva mai e lui è sempre lì, vivo-morto tra i vivi.
Ma è riduttivo, gli argomenti che Anne tocca sono i più disparati, i personaggi sono sì vampiri (e in questo senso respiriamo anche una sorta di "riscatto" mentale poiché possiedono doti che li rendono - e quindi ci rendono temporaneamente - incommensurabilmente forti e temerari) ma non fatichiamo ad empatizzare con loro, temi come l'emarginazione, il disagio, la ricerca di se stessi, il senso di appartenenza, la ricerca del divino, l'esistenza del male, il desiderio di auto-annientamento sono costanti nei suoi romanzi e lanciano spunti per infinite discussioni di tipo etico, morale, religioso e sociale. Questo è l'universo di Anne Rice e in questo risiede la mia bramosia.
Concludo con un po' di bibliografia che male non fa:
La lista aggiornata limitata alla Cronache dei vampiri:
Intervista col vampiro (Interview with the Vampire, 1976)
Scelti dalle tenebre (The Vampire Lestat, 1985)
La regina dei dannati (The Queen of the Damned, 1988)
Il ladro di corpi (The Tale of the Body Thief, 1992)
Memnoch il diavolo (Memnoch The Devil, 1995)
Armand il vampiro (The Vampire Armand, 1998)
Merrick la strega (Merrick, 2000)
Il vampiro Marius (Blood and Gold, 2001)
Il vampiro di Blackwood (Blackwood Farm, 2002)
Blood (Blood Canticle, 2003)
Il principe Lestat (Prince Lestat, 2014)
Prince Lestat and the Realms of Atlantis (2016)
Blood Communion (ottobre 2018)
Anne ha sempre amato molto il marito Stan Rice, tutti i libri contengono delle sue poesie e quasi sempre sono dedicati a lui. Anne si è sempre fatta molte domande sulla religione, essendo una donna molto intelligente e pratica ha sempre lottato tra il desierio di credere e il criticismo di una mente fondamentalmente laica, questo è evidente nei libri, a seguito della morte di Stan ha avuto dapprima un allontanamento repentino dalla religione, poco dopo l'ha invece riscoperta e vi si è dedicata anima e corpo. Questo l'ha portata a scrivere i libri sulla storia di Cristo (non li ho mai letti ma sono certa che non siano i soliti libri pseudo didattici sull'esodo e quant'altro, piuttosto veri e propri romanzi incentrati su Gesù come personaggio umano, con dubbi paure e speranze) e a volersi staccare dalle opere precedenti, tanto che aveva affermato che era probabile che non avremmo mai più letto libri inerenti la congrega di vampiri che l'avevano resa famosa.
Alla fine invece Lestat è tornato a farsi sentire (Anne ha sempre detto che lei non scrive i libri ma è il protagonista che ogni tot si auto-rispolvera e chiede di saltar fuori) e nel 2014 ha ricominciato a scrivere con rinnovata foga.
I nuovi volumi non raggiungono il fulgore dei primi, in mia opinione (vuoi anche che li leggo da trentenne e vuoi pure che l'autrice stessa nel frattempo ha soffiato parecchie candeline), ma per i fan che avevano quasi abbandonato le speranze di poter leggere ancora dei loro personaggi amati è stato un gran respiro di sollievo.
Il principe Lestat è stato subito adattato dalla Longanesi mentre il successivo
Lestat and the Realms of Atlantis non è ancora edito in Italia.
Inoltre quest'inverno (ottobre 2018) è prevista l'uscita di un nuovo libro dal titolo
Blood Communion. Non contenta, Anne Rice ha venduto i diritti di tutti i libri alla Paramount Television per la realizzazione di una serie tv al cui copione stanno lavorando lei e il figlio Christopher Rice (scrittore e sceneggiatore).