L´altra sera ho rivisto un film che ci aveva fatto vedere la Professoressa d´inglese in quinto liceo, The Hours. Discutendo qualche giorno fa di Virginia Woolf con il mio ragazzo, mi era venuta voglia di rivederlo e di farlo vedere a lui, dal momento che ne conservavo un bel ricordo. l´averlo rivisto dopo 6 anni ha confermato il giudizio positivo, l´ottimo sviluppo delle tre storie parallele, La bellissima interpretazione di Nicole Kidman che le ha valso l´Oscar oltra a quella di Merylin Streep (mentre ho trovato molto inquientante Julianne Moore

). Solo che forse ho avuto l´impressione che sia troppo incentrato sul tema femminile, tant´è che il mio ragazzo si è annoiato molto. Inoltre, mi è venuta una gran voglia di conoscere meglio Virginia Woolf, di cui sono molto ignorante. Alcuni di voi che hanno visto il film e conoscono meglio l´autrice pensano sia fedele al suo personaggio o è giusto un film per fare soldi? Ad esempio,è giusta la tematica omosessuale così presente? E in generale, che ne pensate di questo film

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Lascio qui la trama più commento per chi non lo conoscesse:
The Hours
Una storia che si intreccia su più piani narrativi unendo le vite di tre donne di epoche diverse, tutte accomunate dalla voglia di vivere la loro esistenza in modo diverso da quello che la società ha scelto per loro e dal romanzo "Mrs. Dalloway". La prima è la stessa Virginia Woolf (Nicole Kidman, praticamente irriconoscibile grazie ad una protesi nasale) che nella Londra degli anni '20 lotta contro la follia, che ormai la aggredisce sempre più spesso, tentando di terminare la stesura del suo ultimo romanzo, "Mrs. Dalloway" appunto. Virginia è indipendente e lontana anni luce dai valori familiari che governano la società del suo tempo e quindi tenta inutilmente di dibattersi fuori dal suo stagno esistenziale riuscendo soltanto ad aumentare la sua amarezza. La seconda è Laura Brown (una Julianne Moore catapultata direttamente fuori dal set di "Far from Heaven"), insoddisfatta casalinga americana del dopoguerra, che trasfigura i suoi desideri di evasione nel romanzo che sta leggendo, "Mrs. Dalloway" ovviamente. Anche lei sembra incapace di realizzare i suoi sogni di indipendenza, come la scrittrice prima di lei, e sembra pronta a mettere in gioco tutta la sua vita. La terza, ed ultima, è Clarissa Vaughan (Meryl Streep, finalmente tornata ad un ruolo adatto alla sua bravura), una sorta di incarnazione contemporanea di Mrs. Dalloway o forse della stessa Woolf, l'unica che apparentemente sembra essere stata in grado di dirigere la vita lontano dai binari del conformismo abbracciando così una felicità che alla fine si dimostra più complessa del previsto.
Stephen Daldry, dopo la sorprendente linearità di "Billy Elliot", suo primo grande successo, costruisce una trama dall'incredibile complessità strutturale, giocata tra continui rimandi tra le tre protagoniste. Il regista sfrutta abilmente i punti di contatto tra le vite delle tre, per effettuare i passaggi d'epoca necessari alla storia. Emblematica la sequenza d'apertura, indimenticabile soprattutto per la sua perfetta fusione di tempi e storie. Il romanzo di Michael Cunningam, da cui è tratta la pellicola, ha il raro pregio di portare un'opera classica nel nostro tempo rendendola attuale e fruibile; completamente incentrato sull'universo femminile, ne esplora i dubbi, le incertezze e le delusioni.
L'efficacia del tutto è comunque indiscutibilmente subordinata alla bravura delle tre protagoniste, forse le migliori attrici in circolazione al momento. Triste, disperato, ma emozionante. (
filmup.leonardo.it/thehours.htm)
È il primo topic che apro dopo più di un anno e mezzo

L´ho messo sotto cinelibri perchè è comunque tratto da un libro,ma più che altro perchè parla di un grande personaggio della letteratura,spero di aver fatto bene