Anche se so che non mi leggerà nessuno, voglio cercare di concludere il topic su Guerra e pace, finalmente finito di leggere oggi, e il suo Autore:
L'autore LEV TOLSTOJ è nato nel 1828 ed è morto nel 1910. Ha avuto a sua disposizione la bellezza di ben 82 anni di una vita che per allora era abbastanza lunga. Si può dire che abbia usato bene del suo tempo, pensando, filosofeggiando, creando una sua pedagogia che ancora oggi viene studiata nei licei pedagogici, un uomo con mille contraddizioni, nazionalista, come tutti i russi, pastificatore come tutti quelli che si credono saggi e profeti e anche revisionista della religione cristiano ortodossa greca e russa.
A essere sincera io non ho presente proprio tutta la sua biografia, quindi mi permetto di giudicare i romanzi che lui ha scritto. Per esempio "La sonata a Kreutzer," bellissimo romanzo, I cosacchi, romanzo letto a 13 anni. e poi per due volte Anna Karenina, la seconda con gli amici del CDL..
Ora trascrivo qui quello che Leone Ginzburg ha scritto in una delle prime introduzioni al romanzo di Guerra e Pace.
"GUERRA E' IL MODO STORICO, PACE IL mondo umano. Il mondo umano interessa particolarmente Tolstoj perché egli è convinto che ogni uomo - di ieri, di oggi, di domani - valga un altro uomo....."
(parole un po' sibilline)
Proseguo con la nota dell'editore alla presentazione del libro:
"La più autentica epopea narrativa delle letteratura moderna. Sullo sfondo della crisi europea, dagli inizi dell'Ottocento, si intrecciato le vicende dei membri di due famiglie dell'alta nobiltà russa, i Bolkonskij e i Rostov, fra i quali emergono le figure di Natasa Rostova, Andrej Bolkonskij, Pierre Bezuchov. Tolstoj accompagna i tre protagonisti, simboli dell'armonia del mondo, attraverso balli, battaglie, matrimoni, morti, partecipando direttamente alle loro inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore."
Non sono perfettamente d'accordo con questo taglio che ne fa l'editore, molto stringato peraltro, che serve penso per vendere il libro, anzi i due volumi in elegante cofanetto, Einaudi Editore collana gli Struzzi 2018, costosetti peraltro. Formato Kindle solo € 3,35.
Volumi cartacei alla mano, finalmente, comunico le pagine: 1 volume 785 di puro testo senza note, 2° volume 806 di puro testo totale pagine 1591.
Proust in 7 volumi ha prodotto mi pare 3600 pagine più o meno, ma ragazzi, che pagine!!!!!!! Chi non le ha lette non può giudicare.
Ho già detto che mi sono annoiate ma nella parte in cui l'autore ha voluto fare lo Storico, senza poverino esserlo.
Non c'è epica che tenga, il nazionalismo dà fastidio a tutti. Non si può scrivere che Napoleone era una stupido incapace ed è per questo che ha perso la guerra. Che Alessandro I invece era un grande zar, buono e mistico.
Però prima, visto che il tema della prossima riunione nazionale del CDL sarà anche "le traduzioni", mi permetto di dire che la traduzione di Emanuela Guercetti, rispetto a quella di Pietro Zveteremich, Garzanti Editore 2006, è veramente inferiore, perché viene usato un linguaggio troppo moderno che stride con l'epoca in cui è stato scritto il romanzo.
Ma torniamo al romanzo, faccio notare che il famoso Epilogo consta di ben 68 pagine, tutte che esprimono i "pensieri e le opinioni storiche" del grande scrittore multiuso.
No "Guerra e Pace sarà anche "uno dei libri più amati dalle letteratura occidentale. forse perchè con la ricchezza del suo intreccio, soddisfa la nostra sete di storie, o perchè ci porporine personaggi talmente vivi e attendibili che tendiamo a pensarli come uomini e donne reali" (si con molta fantasia dei lettori)
A me è venuta voglia, anche se non sono una particolarmente amante della storia di per sé, di andarmi a vedere le guerre napoleoniche per vedere se questo povero Napoleone è stato veramente un poveretto, neppure francese (come lo definisce Tolstoj) un povero guappo italiano.
Ultima nota ma non meno importante:
Il romanzo di apre con la presentazione di tutti i personaggi, e la Russia non è ancora in guerra. La guerra inizierà, secondo Tolstoj nel 1802 (1805 - 1812) L'epilogo di conclude nel 1920)
Spesso Tolstoj che parla in prima persona, quando racconta la guerra, fa comparire un certo Conte Tolstoj, personaggio molto importante che è consigliere e capo di stato maggiore dentro la stanza dei bottoni dello ZAR.
In conte Tolstoj, questo personaggio così potente, che compare nei momenti clou del libro non sarà mica il padre o il nonno di Tolstoj? Se LEV è nato nel 1828, si può presumere che allora potesse avere un padre che viveva nel 1805 e seguenti. Quindi il conte di cui si parla, era suo padre? Un vero pezzo GROSSO.
Quindi il figlio ha potuto scrivere tanto perché aveva i diari del padre, o i suoi racconti.
In conclusione, Anna Karenina è un bellissimo romanzo, il più bello dell'autore, o forse no, non ho letto tutta l'opera.
Ma secondo me rimane il più grande autore dell'ottocento Dostoevskij, non ce ne per nessuno, egli parla degli uomini e delle donne esattamente come siamo anche noi oggi, senza abbellimenti, i suoi personaggi ci inquietano e ci fanno riflettere su noi stessi. Per mela medaglia d'oro va a lui.
"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)