In un pomeriggio soleggiato di fine giugno, si è svolto l’incontro mensile del nostro club del libro Aperilibro. Il libro scelto è stato Le Diecimila Porte di January di Alix E. Harrow.
Prima di tutto, abbiamo accolto ben tre nuovi membri del nostro club: Giovanni, Paolo e Camilla!
A iniziare le danze è proprio un nuovo membro, Camilla, che spiega di come si sia trovata a leggere un genere con cui spesso si trova molto bene. Nonostante la parte iniziale avesse un elemento della narrazione che non la convincesse a pieno (il punto di vista di un personaggio con età infantile), ha continuato a leggere e si è ritrovata in uno stile coinvolgente fatto di descrizioni quasi piene di magia.
La critica principale è andata alla parte finale, al modo in cui il conflitto si è concluso con dinamiche poco convincenti e i personaggi “cattivi” sono stati eliminati in modo troppo veloce. Questa opinione mette d’accordo più persone nel gruppo, in primis Loredana che aggiunge come il libro ha dato come l’impressione di essere stato redatto e tagliato troppo in fretta. La trama e la storia si sviluppano molto dall’incipit ma verso la seconda metà vengono concluse in fretta, come se l’autrice fosse stata costretta a togliere intere parti della storia per accorciarla. L’opinione di Martina, anche se a distanza, è in linea con questo: secondo lei, l’intreccio è troppo confusionario rendendo tre quarti del libro quasi difficile da capire; nonostante questo, le è piaciuta molto l’ambientazione e anche la storia di January.
La recensione che più ha colpito è quella di Nadia, nota non amante del genere. Ha iniziato leggendo una citazione della protagonista che recita: “
A volte mi sentivo così sola che mi sembrava di potermi trasformare in cenere ed essere portata via dalla prima brezza improvvisa”.Il suo parere positivo è stato legato a come abbia rivisto parti della sua storia personale nella storia di January ma soprattutto per i messaggi di fondo che la storia rivela: le porte sono simbolo di cambiamento; la protagonista, nonostante sia stata cresciuta in una campana di vetro, è confinata nelle mura dettate dalle regole e la sfida maggiore per lei è quella di capire che è necessario trovare una via d’uscita, di trovare il “no” necessario come benzina per l’inizio di un viaggio straordinario.
La chiave rimane nel rapporto con il padre, per alcuni membri del gruppo oggetto di profonda riflessione: la scelta di tenere un segreto nascosto a January per tanto tempo per alcuni è risultato molto melodrammatico e non necessario; egli sceglie di seguire l’amore della sua vita, a discapito della figlia, che pensa sia protetta nel conforto di una bugia e nelle mani di un tiranno.
Spesso nelle nostre storie abbiamo dovuto dover fare i conti con le scelte dei nostri genitori, di come queste hanno influenzato il nostro modo di vivere, di vivere l'amore. Possiamo solo sperare di riuscire a scovare il coraggio che January trova nel piccolo libricino che trova da piccolina: il coraggio di amare senza avere paura delle conseguenze, di attraversare le porte della vita verso nuove esperienze e nuovi mondi.