Ieri si è tenuto l'incontro del gruppo di Firenze, ed essendo passati già quattro mesi
, era anche l'ultimo incontro con me, dal prossimo le fanciulle saranno lasciate a loro stesse
. Forse anche per questo l'incontro è stato particolarmente lungo, quasi due ore
.
O forse anche per il bel libro che era oggetto della nostra discussione, ovvero "Quaderno proibito" di Alba de Cespedes, che ha ottenuto un giudizio unanime positivo. Il libro si presta molto a un gruppo di lettura perchè è ricco di temi, che abbiamo ritenuto attualissimi nonostante sia scritto e si svolga all'inizio degli anni 50. Abbiamo apprezzato l'espediente del taccuino, tramite cui l'autrice fa fare alla protagonista Valeria un viaggio alla ricerca o forse più che altro alla comprensione di se stessa, portandola a chiedersi chi è lei oltre ai suoi doveri e obblighi. Oltre che del tema identitario abbiamo parlato molto di quello del lavoro, di come la protagonista si trovi in una fase di transizione in cui la donna può sì lavorare e trovare la propria realizzazione e indipendenza nel lavoro, ma viene ancora giudicata se lo fa o ignorata, la donna incarna agli occhi della società unicamente il ruolo di madre e moglie . Siam state tutte d'accordo sull'inettitudine delle figure maschili che rappresentano però la mentalità purtroppo del tempo, non quindi eccezioni, ovvero un marito concentrato unicamente su se stesso e le sue frustrazioni, completamente incapace di prendere decisioni riguardo alla famiglia, e un figlio totalmente dipendente dalla madre, da cui pretende e basta, riversando su di lei e sulla sorella la pretesa che la donna deve sempre metter da parte i propri bisogni per mettersi al servizio della figura maschile. Molte delle partecipanti hanno rivisto in Valeria esempi della generazione precedente, ma ci siamo anche rese conto che molte delle scene raccontate rappresentano purtroppo un qualcosa di intrinseco nella nostra cultura e mentalità
.
I temi trattati ci hanno coinvolto molto, portandoci a fare paragoni con altre opere in cui anche vengono affrontati. Serena ci ha raccontato la sua esperienza con il film Mona Lisa Smile, che ho rivalutato anche io di recente dopo la pessima impressione che ne avevo avuto da piccola, impressione avuta anche da Ruh e che ha quindi deciso di dare una seconda possibilità a questo film
. Giulia invece ci ha parlato di "Kim Ji-Young, nata nel 1982" di Cho Nam-joo, per avere una prospettiva sul ruolo della donna in un altro contesto, quello coreano.
Sempre di impronta femminista era un altro libricino che avevamo deciso di leggere, "Una giuria di sole donne" di Susan Glaspel, piaciuto a tutte e in cui ci ha colpito particolarmente il senso di empatia.
Siamo passate poi a parlare di possibili luoghi di incontro per il primo incontro dal vivo, ma dopo aver appurato con un po' di difficoltà la collocazione abitativa di tutte le presenti
, abbiamo rimandato possibili proposte e decisioni ai prossimi giorni.
Per la scelta del libro del mese di giugno invece la cosa è stata facile: le proposte degli ultimi mesi son piaciute tante che si è deciso di riproporre alcuni dei titoli non vincitori, vediamo stavolta chi la spunterà!