Per questo mese il gruppo di lettura ha deciso di supportare la
Fondazione Archivio diaristico Nazionale, nata nel 1991 a Pieve di Santo Stefano.
Ciascuna delle partecipanti al gruppo di lettura ha scelto un
diario da leggere e presentare all'incontro.
Tutte abbiamo concordato sul fatto che, per questa occasione, sia stata una buona idea scegliere ognuna un diario per commentarlo, ma per le prossime occasioni torneremo alla lettura di un unico libro per tutti i partecipanti.
Il resoconto contiene alcune riflessioni di ciascun partecipante sul libro scelto.
Adriana:
Se il mare finisce a cura di Alessandro Triulzi
"Se il mare finisce" è un insieme di racconti tremendamente veritieri e attuali. Racconti che toccano l'animo del lettore e gli mettono davanti una cruda verità forse fin troppo spesso sottovalutata.
I racconti sono tutti in prima persona e le storie scritte sono per la maggior parte una sorta di autobiografia sul tremendo e pericoloso viaggio affrontato da ognuno degli scrittori e sulle cause (quasi sempre povertà e scarse o assenti possibilità di riscatto e/o di una vita migliore nella propria terra) che hanno portato ognuno di loro a partire.
In linea generale, la figura della mamma è quasi sempre l'immagine di una donna che subisce soprusi da parte del marito o in generale della famiglia e, alla fine, è quasi sempre la figura che manca di più al soggetto scrivente mentre si trova lontano da casa.
Un'unica eccezione a tutto questo possiamo forse trovarla nel racconto di Rijkard ("l'amore e la libertà"), il quale pur appartenendo a un contesto abbastanza agiato e borghese in Camerun decide comunque di lasciare tutto e partire poiché la società e in primis la propria madre non accetta il fatto che egli possa essere omosessuale.
Un racconto che colpisce in particolar modo è quello di Clementine ("le cose cambiano") che ci spezza e ci spinge alla riflessione con la seguente frase "l'essere umano è strano. Si abitua velocemente ai cambiamenti ed a volte dimentica perfino tante cose del suo passato".
L'ultimo racconto è poi, forse, il più paradossalmente eloquente: non una parola viene scritta, ma il testo lascia spazio alle immagini.
La crudele verità rappresentata dagli schizzi dello "scrittore" rispecchia pienamente il titolo "da inferno a inferno".
Giulia:
Inchiostro di Caterina Minni
NCHIOSTO, Caterina Minni - Anoressia, adolescenza
In questo breve diario (di sole 127 pagine), Caterina racconta un po' della sua storia legata alla anoressia, un disturbo alimentare che ancora oggi colpisce una miriade di giovanissimi in tutto il mondo.
In queste pagine non viene raccontato il periodo più buio della sua malattia per quanto comunque vi sia dei richiami a quei momenti. Caterina parla delle sue giornate; a volte della scuola, del rapporto con la famiglia o con i compagni di classe, a volte del suo stesso corpo e di come lo percepisce.
Vi sono degli aneddoti che racconta del prima che magari ci fanno capire anche quanto fossero difficili qui momenti di buio: dai litigi con i nonni che magari avevano utilizzato troppo olio per preparare al pranzo, allo stare in piedi tutto il giorno e l'uscire a fare una passeggiata non tanto come momento di svago ma cme metodo per consumare calorie.
Da un altro lato invece Caterina è una adolescente come tutti lo siamo stati, in un certo senso: una ragazzina che si diverte durante il Carnevale e a vestirsi per fare il cosplay di un personaggio di un manga tanto amato, una giovane che prova una profonda indecisione per il futuro e che le sembra di prendere tutto con troppa serietà.
Questo diario è stata sicuramente una lettura diversa dal solito e la visita al Piccolo museo del diario a Pieve Santo Stefano ha amplificato la mia curiosità per queste testimonianze di persone reali, soprattutto dopo aver ascoltato una parte del diario letta da Caterina stessa.
Paola:
Il giardino dei fiori d'asfalto di Alessandra Pierattelli
Il giardino dei fiori di asfalto, di Alessandra Pierattelli e', come dice il sottotitolo, un diario di un clown metropolitano. Il libro infatti nasce dalla raccolta dei resoconti inviati dall'autrice che ha collaborato con varie Associazioni di volontariato per il recupero di un cortile della periferia milanese, segnato da violenza, degrado ed abbandono. In questo cortile nel 2007 arrivano i 2 clown, Alessandra e Roberto, per dare ai bimbi che vivono in questo contesto- " i fiori di asfalto" - una nuova prospettiva di vita, attraverso laboratori di clowneria, acrobatica e giocoleria, con l’intento di avviare un percorso di valorizzazione delle risorse personali di ciascun minore e di miglioramento delle relazioni di gruppo, stimolando lo spirito di collaborazione e la fiducia reciproca.
Non e' stato facile conquistare la fiducia dei bimbi, che, abituati a stare sempre sulla difensiva, facevano fatica a credere che qualcuno potesse davvero interessarsi a loro; grazie alla grande tenacia ed empatia di Alessandra e Roberto, al loro entusiasmo,alla grande fiducia riposta nelle potenzialità di questi bambini speciali e ad un pizzico di follia , i 2 clown sono riusciti a coinvolgerli attraverso il gioco e la fantasia, insegnando loro, insieme alle arti circensi, per le quali alcuni di questi bimbi sembrano avere una naturale predisposizione,anche ad avere fiducia in se stessi e a sviluppare un nuovo modo di relazionarsi tra loro, basato non sulla aggressività, ma sulla condivisione di un progetto , come prendersi cura di un albero piantato nel cortile o realizzare disegni da vendere per l' acquisto di biglietti per assistere ad uno spettacolo al circo. DA questa esperienza sono scaturite anche nuove prospettive per un vero spettacolo con alcuni di loro dotati di spiccato talento e per i quali il circo potrebbe essere un'ancora di salvezza.
Ruh:
Diario di una resistenza casalinga di Luisa T.
Questo diario è stato scritto da Luisa, una giovane moglie e madre di due bambini che si ritaglia del tempo fra un lavoro domestico e l'altro per scrivere delle sue giornate e attraverso il quale cerca di superare il suo stato di fallimento. Come riportato anche nell'introduzione troviamo delle assonanze con i libri di Virginia Woolf
Una stanza tutta per sé e Alba de Céspedes
Quaderno proibito entrambe letture del nostro bookclub. Luisa è una donna infelice del proprio matrimonio poiché non avrebbe mai voluto sposare Nando, ma si è trovata incastrata in una società che le dava solo due possibilità: matrimoni o convento. Fattasi prendere dalla compassione per questo uomo triste e bisognoso si è ben presto ritrovata in un matrimonio violento con la responsabilità di due bambini. Questo diario racconta di una donna che vorrebbe per sé qualcosa di non ancora del tutto accettato dalla società, che combatte contro la depressione e si trova incastrata in una vita di obblighi verso la famiglia e la casa. Sente molto la responsabilità per i due figli per i quali si preoccupa e si addossa la responsabilità di non avergli dato il meglio. Luisa vuole migliorare la sua condizione di vita, va anche da una psicologa per imparare a stare meglio nonostante il disaccordo del marito. Alla fine Luisa riuscirà a separarsi dal marito, ad ottenere l'annullamento del matrimonio e a sustentarsi autonomamente con vari lavoretti. Il diario di Luisa T. è uno de I diari della Sacher, gli undici documentari prodotti da Nanni Moretti e Angelo Barbagallo presentati alla Mostra del cinema di Venezia nel 2001 e al Festival di Locarno nel 2002. I documentari sono fruibili al seguente link:
www.sacherfilm.eu/portfolio/i-quaderni-di-luisa/
Serena:
Le memorie di Ester di Ester Biselli
"Le memorie di Ester Biselli a cura di Carla Antonini" è una edizione critica delle sue memorie dall'infanzia ai 18 anni, dagli anni 30' al primo dopoguerra. È quindi un vero proprio memoriale corredato di un centinaio di note storiche che inquadrano le sue vicende private nel più generale quadro italiano della guerra mondiale.
Ester è una giovane donna che nel periodo della guerra vive nel pieno della Pianura Padana fra Cremona e Piacenza, a Soarza. Appartiene ad una famiglia di contadini le cui condizioni di vita vengono descritte con amore nella prima parte del memoriale. Una specie di storia della vita contadina padana nel Ventennio che ha sullo sfondo il regime, i legami ingiusti tra padroni e mezzadri, il ruolo dei braccianti e delle mondine stagionali: la vita dei campi è una vita dura e rappresenta la società italiana andata in guerra nel 1940. La madre di Ester fa la serva a Milano e le permette di studiare. La madre di Ester fa la serva a Milano e le permette di studiare e con lei attraverserà le ristrettezze della guerra. Per superare la fame faranno le borsare al mercato nero e dai 15 anni Ester diventerà staffetta, insieme alla cugina Santuna Morini, per i parenti uomini 'sbandati' e 'andati in montagna'. Emerge un racconto al femminile delle abitudini da bambine, degli ambienti religiosi frequentati come unica occasione di socialità; si raccontano episodi di viaggi in bicicletta in cui i messaggi da portare in montagna sono nascosti nel fazzoletto tra i capelli, nel silenzio per non compromettere nessuno, in una crescente ed entusiasta partecipazione alla Liberazione. Dal 1941 al 1945, Ester 'farà in bicicletta più km di Bartali e Coppi' da prima per trasportare cibo e guadagnare denaro per sfamare sé e i familiari e poi come staffetta per i partigiani tra i quali ci sono lo zio e il cugino amatissimi. Dopo la guerra Ester andrà a vivere a Milano dove cercherà di studiare e di 'fare politica attiva' partendo dal mondo cattolico in cui era crescita (ma anche guardata con sospetto perché figlia illegittima) per approdare al PCI dove trova la gioia delle scoperte culturali e l'impegno nelle scuole con il suo racconto personale. Ester non ha mai ricevuto il riconoscimento ufficiale di 'partigiana', non è in nessuna lista ufficiale ma questa edizione delle sue memorie è stata voluta da enti pubblici e istituzioni culturali che tengono memoria dei fatti avvenuti e riconoscono come fondamentale la sua partecipazione alle vicende storiche delle sue terre di origine.
Speriamo di avervi incuriosito e che anche altri avranno il desiderio di visitare questo luogo o leggerne i diari!
Adriana, Giulia, Paola, Ruh e Serena