Domenica si è svolto l’incontro mensile del nostro nuovo gruppo di lettura di Roma (che avrà presto un nome

), la nostra prima discussione di un Libro del mese!
L’onore è spettato a “L’educazione” di Tara Westover, che ha decisamente diviso in due fazioni i giudizi del gruppo, tra chi lo ha adorato e chi ha concesso un 6 politico tirato perchè pare brutto bocciare già al primo incontro una proposta e ci si può sforzare di trovare qualcosa per cui salvarlo

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Siamo stati tutti d’accordo sulla freddezza e la monotonia dello stile, ma in disaccordo sulla percezione che ne abbiamo avuto. Il libro si presenta infatti come un memoir, l’autrice ripercorre la difficile vita che ha avuto descrivendone le varie fasi. La scelta di raccontare quegli eventi con distacco ha portato in alcuni a una mancanza di empatia e coinvolgimento, gli eventi narrati mancano di spessore. Tuttavia, questa distanza che l’autrice sembra aver voluto mettere tra lei e il suo libro permette di non dover vedere per forza ne “L’educazione” la storia di Tara e di doversi immedesimare in lei, quanto invece di raggiungere un pubblico vasto che può riconoscersi in parti della storia o nell’interpretazione che si dà di esse.
Non ci siamo trovati concordi neanche sulla questione se sia un libro da proporre agli adolescenti di oggi. Da un lato, la scrittura scorrevole potrebbe avvicinare i ragazzi alla lettura affrontando al contempo tematiche moderne ed importanti, dall’altro c’è chi sostiene che avvicinare i ragazzi alla lettura dovrebbe significare far conoscere loro libri scritti
bene (qualunque cosa voglia dire

) e che di romanzi di formazione gli adolescenti (o chi si sente ancora tale

) si sarebbero abbastanza rotti le scatole

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Tra i pareri positivi, molte di noi hanno sottolineato la forza del messaggio dell’educazione, intesa come processo per trovare una propria identità, pensare con la propria testa e sviluppare un senso critico. Per altri invece il successo e la determinazione di Tara sembrano poco credibili, e anche l'aspetto religioso lascia un po' perplessi.
Concordi siamo stati grazie al cielo sulla traduzione: il libro abbonda di
piuttosto che utilizzati in modo ABOMINEVOLE, bisognerebbe spiegare alla Feltrinelli, da cui è edito il libro, che c’è un motivo se un tempo venivano usati degli editor.
Siamo passati poi alle proposte e votazioni per i libri di aprile e maggio, con presentazioni spassionate di opere imperdibili e richieste altrettanto spassionate sul mese migliore per leggerle

. Mentre la sottoscritta cercava di barcamenarsi tra i voti e i libri da portare al sondaggio, l’incontro si è avviato alla conclusione parlando delle ultime letture o di quelle in corso, il cui riassunto è: Joyce non ha senso leggerlo tanto per, se leggi Orgoglio e pregiudizio devi minimo vederti anche film e serie tv sennò non vale, se provi a leggere Norwegian Wood perdi il contatto con la realtà (e abbiamo appurato che Murakami è molto mainstream), e infine che la Ferrante spacca.
È stato un bella prima discussione, è stato bello avere da subito un libro che ha creato opinioni discordanti e che ha permesso quindi uno scambio di idee interessante, permettendoci allo stesso tempo di conoscere un po’ di più anche gli altri

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