Sabato 22 gennaio il nostro gruppo si è riunito"virtualmente" ancora una volta per discutere la prima lettura di questo 2022:
La ladra di parole di Abi Daré.
Descrizione dalla quarta di copertina:
"A Ikati, un villaggio nel cuore della Nigeria, il destino delle donne è segnato: passano l'infanzia a occuparsi della casa e dei fratelli più piccoli, vanno a scuola solo per imparare a leggere e scrivere e poi vengono date in moglie al miglior offerente. Ma la quattordicenne Adunni è diversa: ama studiare, scoprire parole nuove per dar voce ai propri pensieri, per capire il mondo, per immaginare un altro futuro. E sogna di diventare maestra, di spiegare alle bambine come, grazie all'istruzione, possano liberarsi della miseria, guardare lontano, cercare la loro strada. Un sogno che però sembra infrangersi la mattina in cui il padre le annuncia di averla promessa a Morufu, un uomo molto più vecchio di lei e con già altre due mogli. Adunni sa che la sua famiglia ha un disperato bisogno dei soldi di Morufu, eppure non si arrende, nemmeno dopo aver compiuto il suo dovere di figlia, nemmeno dopo che una tragedia la obbligherà a scappare a Lagos, dove diventerà la serva di una donna prepotente e crudele. Anche nell'ora più buia, Adunni saprà trovare parole di coraggio e di speranza, parole che le daranno la forza di trasformare il suo sogno in realtà..."
Questo nuovo anno sembra essere partito alla grande con tanti nuovi membri e soprattutto con un libro che ci ha regalato un ricco ed interessante scambio di opinioni.
In generale il gruppo ha apprezzato La ladra di parole, anche chi non lo amato completamente ne ha riconosciuto il merito di offrire molti temi e spunti di riflessione. È davvero difficile fare il n riassunto di tutto ciò che è venuto fuori durante la discussione, perché il libro tratta davvero molti temi:- la condizione femminile in Africa e anche quella dei minori più in generale- la maternità- la schiavitù- la ricchezza e la povertà - l'istruzione che è un po' il filo rosso che attraversa tutto il libro.
Persino il titolo ci ha dato di che discutere, ancora una volta la traduzione italiana ci ha lasciati perplessi da The girl with the Louding Voice a La ladra di parole. Insieme abbiamo ipotizzato il senso dietro questa scelta, Adunni ruba di nascosto le parole dal Collins (il dizionario) per cercare di imparare la l'inglese? Potrebbe!
E poi la scelta stilistica di usare Adunni come voce narrante con il suo Broken english, il suo linguaggio sbagliato,in molti di noi ha suscitato fastidio ed è stato inizialmente difficile abituarsi e proseguire nella lettura. Quello stesso linguaggio sembra però evolvere lungo tutto il romanzo, un miglioramento e una crescita che coinvolgono Adunni stessa. ( Questo aspetto ad alcuni ha ricordato un po' un romanzo di formazione).
Molto si è detto anche di questo personaggio Adunni, questa ragazza di soli 14 anni che si trova ad affrontare così tanta violenza, ma che sembra guardare avanti sempre sognando di poter studiare per avere un giorno una VOCE FORTE che la sentono tutti e magari cambiare il mondo.
È stato un incontro davvero ricco, come non ne avevamo da tempo...
"...Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima." William Ernest Henley