Ieri pur essendo già novembre il nostro gruppo di lettura si è riunito per discutere il libro del mese di ottobre: Greenlights, l'arte di correre in discesa di Matthew McConaughey.
In breve (ma nemmeno troppo questa volta lascio che sia Matthew a riassumere il libro d'altronde si tratta di un'autobiografia):«Sono in questa vita da cinquant'anni, ne scruto l'enigma da quarantadue, e da trentacinque tengo un diario pieno di idee su come risolverlo. Appunti su successi e fallimenti, gioie e dolori, cose che mi hanno stupito o che mi hanno fatto ridere di cuore. Appunti su come essere sereno. Come stressarmi di meno. Come godermela. Come fare meno male agli altri. Come fare meno male a me stesso. Come diventare un brav'uomo. Come dare un significato alla mia vita. Come essere più io. Solo di recente ho trovato il coraggio di riprendere in mano i miei diari: vi ho trovato storie del mio passato, lezioni apprese e dimenticate, poesie, preghiere, rimedi, convinzioni, alcune fotografie molto belle e un mucchio di adesividaparaurti (nel libro vi spiego cosa intendo). Ho trovato anche un filo conduttore, un approccio alla vita che mi ha dato soddisfazione allora e che funziona anche oggi: se sai come, e quando, affrontare le sfide, puoi sperimentare quello stato glorioso che io chiamo "greenlight", semaforo verde. Così ho preso un biglietto di sola andata per il deserto, ed è nato questo libro: un album, una testimonianza, una storia della mia vita finora. Qui sono racchiusi cinquant'anni di cose che ho sperimentato, sognato, inseguito, dato e ricevuto; alcune valide, altre vergognose. Le volte in cui l'ho fatta franca, quelle in cui mi hanno beccato, e quelle in cui mi sono bagnato ballando sotto la pioggia. Spero che sia come una medicina con un buon sapore, come un paio di aspirine invece del pronto soccorso, come un'astronave verso Marte senza bisogno di avere la patente e come le risate tra le lacrime. È una lettera d'amore. Alla vita. (È anche un manuale per trovare più "greenlight" e su come imparare a gestire le delusioni. Buona fortuna.)» Location eccezionale, le sale del Circolo dei lettori di Torino, essere numerosi anzi ci è stata riservata l'intera sala lettura. Insomma un vero onore per il caro Matthew McConaughey forse l'ennesimo greenlights della sua vita.

Peccato il libro non fosse all' altezza di tanto onore... Quasi all'unanimità possiamo dire che per il nostro gruppo questo libro è un deciso No Nonostante il giudizio negativo il libro ha acceso un interessante confronto.La paola che più volta è emersa è stata INCOSISTENTE, infatti la percezione, condivisa dalla maggioranza è che manchi qualcosa, l'autore sembra restare solo in superficie nel suo racconto. È mancata una vera introspezione e per questo è stato difficile empatizzare con l'autore.Che dire poi dei BANALI SLOGAN MOTIVAZIONALI appunto banali, roba da libri di autoaiuto. Libro ricco di storie, stralci del suo diario, poesie e citazioni da stampare sulle bustine di zucchero.Poi c'è a filosofia del SEMAFORO VERDE, in generale semafori verdi ci dicono di continuare sulla nostra strada, è bello trovare il verde, ci sentiamo quasi fortunati. Ma è proprio qui che McConaughey da bravo GURU, ci ricorda come a volte, sia necessario imbattersi anche nelle luci rosse o gialle. In realtà è necessario un semaforo rosso per arrivare al verde.
ACuni racconti sembravano davvero troppo assurdi da risultare credibili.Che dire? Certo è che lui di GREENLIGHTS (che possiamo definire opportunitá)sembra averne avuti tanti.
Insomma libro del mese che non è piaciuto,ma che comunque ci ha regalato una bella discussione.