Sabato, 06 Settembre 2025

"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley

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04/01/2024 15:01 #65292 da bibbagood
"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley è stato creato da bibbagood
Nel 2024 ricorre il 130esimo anniversario della nascita di uno dei principali autori di fantascienza, ormai considerato un autore classico. Nato il 26 luglio 1894, lo ricorderemo leggendo insieme proprio a luglio la sua opera più famosa, accompagnata nella maggior parte delle edizioni da "Ritorno al mondo nuovo", un insieme di scritti sulla prima opera.

Scritto nel 1932, Il mondo nuovo è ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. Il culto di Ford domina la società mentre i cittadini, concepiti e prodotti industrialmente in provetta, non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Produrre, consumare. E, soprattutto, non amare. Un libro visionario, dall'inesausta forza profetica, sul destino dell'umanità. E sulla forza di cambiarlo.

 

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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01/07/2024 22:36 #67591 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Re:"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Leggerò questo romanzo verso la metà del mese, intanto vi linko l’ articolo di approfondimento appena pubblicato in Rubrica :)

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
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02/07/2024 12:57 #67594 da Scalpo fluente
Risposta da Scalpo fluente al topic Re:"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Ciao, io ci sono, appena iniziate a commentare mi unisco.

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22/07/2024 08:18 #67779 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Ho rimandato un po´l´inizio della lettura perchè il distopico è l´unico genere insieme al romance che ho proprio difficoltà a farmi venir motivazione a leggere   Ma stamattina ho preso il coraggio a due mani e ho letto vita dell´autore ecc, il primo capitolo e un paio di pagine del secondo capitolo.
Tanto mi è risultata interessante la vita dell´autore quanto noiose queste prime pagine del romanzo   La vita di Huxley sembra essere stata veramente molto affascinante, secondo me si studia troppo poco. Mi ha ricordato anche un po´ la vita di H.G. Wells (lo scrittore de I due mondi, La macchina del tempo, ma anche Gli amici appassionati che avevamo letto la scorsa estate e in cui c´è tanta filosofia).
Per quanto riguarda Il Mondo nuovo dovete invece aprirmi gli occhi voi. Ne sento parlare in continuazione come di un´opera incredibilmente moderna, ma bo, sì, può essere affascinante che parlasse già negli anni ´30 di fecondazione in vitro, però bo, l´eugenetica è diventata particolarmente importante proprio in quegli anni, quindi non mi sembra così pazzesco come pensiero e solo 40 anni dopo è nata la prima donna da fecondazione in vitro, quindi gli esperimenti c´erano già da tempo, quindi anche qua non capisco molto cosa dovrebbe esserci di rivoluzionario   Nelle prime pagine del secondo capitolo c´è una riflessione interessante sul rapporto con la natura, che dal momento che rende poco perchè produce poco, deve essere disimparato. Finora è l´unica riflessione che ho apprezzato, aspetto i vostri commenti per sperare di trovare in questo libro qualche spunto un po´più interessante di quelli che sono in gado di trovare da sola 

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22/07/2024 14:47 - 22/07/2024 14:58 #67782 da Scalpo fluente
Risposta da Scalpo fluente al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Sono d'accordo al mille per mille sul genere romance, sul distopico un po' meno.  Altrimenti come apprezzare "La strada" di Cormack McCarthy o, saltando ai film, "La terra dei figli" di Claudio Cupellini? (Scusate il piccolo OT cinematografico).
Purtroppo il distopico di ieri è la realtà di oggi, cara  @bibbagood, lasciatelo dire da una pessimista DOC. Non mi sembra tuttavia di sbagliare se faccio questa considerazione: verso la fine degli anni '90 le due grandi preoccupazioni per i giovani in età riproduttivo/libidica erano: evitare l'AIDS e le gravidanze indesiderate. Ma se ci avessero detto che nel 2020  i più grandi pericoli per i giovani sarebbero stati essere ammazzati dal partner o essere filmati nell'intimità per un'eventuale ritorsione contro l'abbandono, avremmo risposto che era assurdo. E invece l'assurdo ci abita e noi lo abitiamo. Quindi forse il distopico è solo anticipazione.. 
Mamma mia che Cassandra vi è capitata oggi..
Torno ad Huxley.  Non credo che "Il mondo nuovo" sia considerato un'opera moderna nel senso delle conquiste scientifiche, ma secondo me è considerato un'opera moderna per i suoi risvolti sociali e umani negativi: la negazione del senso del bello e dell'arte a favore di un'educazione di massa e di un appiattimento del gusto  e della sensibilità; la negazione dell'individualità e dell'originalità a favore dell'uniformità del pensiero e del comportamento; la negazione dell'erotismo e del desiderio come forze vitali, a favore del consumismo sessuale; l'edonismo superficiale e la droga del piacere che ottunde la mente, cioè il soma in Huxley e ai giorni nostri la società dello spettacolo. Ma soprattutto nel libro (e forse nel mondo di oggi) la sparizione pressoché totale della curiosità, della ricerca di senso, dell'originalità di pensiero e della spontaneità. Ma anche della capacità di soffrire, di attraversare le zone d'ombra, di navigare nell'incertezza per crescere.
Naturalmente questa è una specie di sintesi, le vicende umane raccontate da Huxley sono, per chi è all'inizio del libro, tutte da scoprire, e non credo di aver anticipato alcunché se non in un iperbolico accostamento tra l'universo del libro e la società attuale. 
Volevo solo approfondire in che modo, secondo me, è considerato un libro "moderno".
Aggiungo sempre "secondo me" perché per fortuna il mio è solo uno dei tanti punti di vista possibili. Infatti potrebbe anche essere molto peggio di così.. (scherzo) (forse).

ciao


 
Ultima Modifica 22/07/2024 14:58 da Scalpo fluente.

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26/07/2024 17:14 #67794 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Hai sicuramente ragione ed è il punto forte del distopico, ma è anche un po'il motivo per cui è un genere che non mi entusiasma; soprattutto dopo averne letti un po´, spesso alla fine l'impianto narrativo é sempre lo stesso: una società dove siamo controllati in ogni nostro aspetto, soprattutto per quanto riguarda le relazioni sociale, e il puntare all'appiattimento dell'individuo. Sono sicuramente io il problema e per quello son ben contenta di poter leggere i vostri commenti per andare oltre la mia interpretazione terra terra di queste storie, ma semplificando al massimo a me sembrano veramente in gran parte un 1984 in altre sfumature (ma La strada no, lo abbiamo letto qui di recente e mi é molto piaciuto, perchè non ha un impianto propriamente distopico secondo me, é più il filone apocalittico dove si affronta la natura dell'uomo).
Ad esempio la scena del capitolo 5
Attenzione: Spoiler!


Ovviamente non è una critica verso Huxley visto che la sua è tra le prime di questo genere quindi è stato sicuramente originale e un innovatore, è una considerazione più generale sul genere.
Riguardo a quel che dici sull'originalità di pensiero e di spontaneità, sono ora al capitolo 6
Attenzione: Spoiler!

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26/07/2024 18:24 #67795 da Scalpo fluente
Risposta da Scalpo fluente al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley

bibbagood post=67794 userid=1044Hai sicuramente ragione ed è il punto forte del distopico, ma è anche un po'il motivo per cui è un genere che non mi entusiasma; soprattutto dopo averne letti un po´, spesso alla fine l'impianto narrativo é sempre lo stesso: una società dove siamo controllati in ogni nostro aspetto, soprattutto per quanto riguarda le relazioni sociale, e il puntare all'appiattimento dell'individuo. 

Non si può certo darti torto! Anche a me in fondo sembrava qualcosa di già sentito in altri libri! Chissà se questo nasconde una grande paura di perdere la libertà e l'individualità  e di essere trasformati in tante pecore ubbidienti. Quante paure abbiamo noi umani.
Sì, è vero, La strada è più apocalittico che distopico, giusto!
Però, tanto per divagare, il mio preferito nell'ambito del filone "divieto di pensare e di essere diversi" resterà sempre Fahrenheit 451, almeno il buon Bradbury ci lascia con un po' di speranza. 
Ciao, buona lettura 


 

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27/07/2024 16:29 - 27/07/2024 16:31 #67800 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Ciao! Ho cominciato anche io a leggere il libro e sono andata piuttosto avanti.

Per prima una digressione sui distopici. Io ho letto per primo 1984, ma troppo tempo fa, avevo vent'anni e andavo da poco all'università. Me lo ricordo poco, ma mi turbò molto (per questo, probabilmente, lo ricordo poco :D ). Sarebbe da rileggere. Mentre giusto l'estate scorsa ho letto Fahrenheit 451, che mi è piaciuto moltissimo e ho trovato addirittura poetico.

"Il mondo nuovo" di Huxley è assai inquietante per come dipinge una società di persone omologate, divise in caste opportunamente condizionate per stare lì dove stanno e non turbare lo status quo. L'uso e abuso di droghe ci conferma come agli esseri umani non basti avere i bisogni primari soddisfatti. Sono al riparo dalle frustrazioni, ma non sono felici: nella società occidentale non manca cibo né acqua né divertimento, il sesso non viene negato a nessuno, ma l'assenza di legami o anche solo di scopi significativi sta facendo impazzire le persone.

Il personaggio di Bernard mi ha attratta subito: ha delle doppiezze e delle spigolature che nascono dall'essere un escluso, inoltre non sembra avere un buon carattere, però lo trovo verosimile perché è stato cresciuto in una società narcisista, dove la semplice esistenza di un limite ai tuoi desideri, che devono essere soddisfatti subito, è considerato quasi un oltraggio...

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
Ultima Modifica 27/07/2024 16:31 da lettereminute.
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28/07/2024 16:10 #67806 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley

 L'uso e abuso di droghe ci conferma come agli esseri umani non basti avere i bisogni primari soddisfatti. Sono al riparo dalle frustrazioni, ma non sono felici: nella società occidentale non manca cibo né acqua né divertimento, il sesso non viene negato a nessuno, ma l'assenza di legami o anche solo di scopi significativi sta facendo impazzire le persone.

 


A proposito di ciò, mi son segnata la riflessione che si fa verso metà del Libro riguardo al lavoro e di come non ci sarebbero problemi a diminuire l'orario lavorativo, se non lo si fa è per i dipendenti, perché sarebbero solo più infelici e aumenterebbero il consumo di droghe e basta. Penso sia un discorso molto attuale, sia dopo l'esperienza della pandemia sia con le proposte un po' ovunque di settimana corta/riduzione ore. Il lavoro in molti casi dà un senso alla vita, non IL senso, ma aiuta comunque a determinare chi siamo. Ovviamente deve essere un orario sano ci condizioni sane, che permetta un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, però credo che uno sbilancio troppo grande verso il tempo libero non so se alla lunga sarebbe più negativo che altro, dipende sicuramente da persona a persona, ma credo che per molti sia positivo avere una sorta di struttura, una quotidianeità in cui godere appieno del tempo libero proprio perché non c'è solo quello, se avessimo molto tempo libero ce lo godremmo probabilmente meno. È un po' lo stesso discorso di trasformare un hobby in professione e poi ci si rende conto che si è persa una passione perché nel tempo libero non si ha più voglia di quell hobby, allo stesso modo credo che io personalmente non avrei più voglia a oltranza di avere una sproporzione di tempo libero.

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29/07/2024 18:48 #67815 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Nel capitolo 10 ho trovato interessante il riferimento alla maternità, una critica molto moderna e attuale, dal momento che ancora adesso in tanti contesti gli uomini ma addirittura a volta anche le donne danno per scontato che non si parli del parto, o addirittura di tutta la tematica riproduttiva della nonna, non si deve parlare di ciclo, non bisogna parlare delle conseguenze fisiche del parto, è ancora un grande tabù e Huxley descrive bene come per questo nel suo mondo nuovo non è troppo un problema parlare di padri, ma è imbarazzante parlare di madri, esattamente come adesso, 90 anni dopo.
 

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