Sabato, 06 Settembre 2025

"Il mondo nuovo" di Aldous Huxley

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30/07/2024 07:35 #67818 da Scalpo fluente
Risposta da Scalpo fluente al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley

bibbagood post=67815 userid=1044 la tematica riproduttiva della nonna,

Ma ci credi che sono stata qualche minuto a sforzarmi di ricordare in quale punto si parlasse della nonna?

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30/07/2024 08:22 #67820 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Ahahahah volevo testare se leggete i miei commenti  scusate, sono gli inconvenienti di scrivere dal cellulare nei ritagli di tempo 

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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31/07/2024 09:41 #67826 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Terminata finalmente la lettura, che per me si è rivelata veramente pesante tant'è che che ho saltato varie parti per la noia, ribadisco che oggettivamente penso sia un libro originale e moderno considerati i temi e quando è stato pubblicato, ma è veramente un genere per me noiosissimo. Qui non ha aiutato poi il fatto che la storia intesa come trama è piuttosto debole e soprattutto non c'è un vero protagonista, Bernard rappresenta un po'un clichè di chi vuole fare il diverso e critica la massa perchè non vi appartiene ma nel momento in cui riesce a farvi parte perde i valori, il Selvaggio mi sembra un simbolo di tante cose più che un personaggio e ha un lato troppo estremo che rappresenta quasi la repressione sessuale, la morale bigotta portata all'estremo a confronto con quella del mondo nuovo.
Il finale poi bo, forse non l'ho capito, mi è sembrato un po'inconcludente, si accettano illuminazioni!

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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31/07/2024 11:19 #67827 da elis_
Risposta da elis_ al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Con clamoroso ed imbarazzante ritardo, mi unisco finalmente anch'io alla lettura!   con lentezza sono arrivata al capitolo VI, praticamente quasi a metà libro, e sto ancora aspettando che si sblocchi la storia   sono una grande fan del genere distopico (1984 l'ho letto e riletto un milione di volte e ogni volta mi fa venire i brividi) ma Il mondo nuovo mi sta parecchio deludendo, non so se per colpa delle aspettative che avevo nutrito dato che anch'io ne avevo sentito parlare come di un romanzo rivoluzionario, al contrario mi appare parecchio piatto e per pochi aspetti innovativo e sconvolgente. Al momento, l'unica parte che mi ha inquietata è stata quella iniziale in cui viene mostrato il nuovo sistema riproduttivo, spaventoso immaginarlo ma al tempo stesso non ho potuto fare a meno di trovarlo un po' inutile come innovazione, anche questo continuo concentrarsi sugli aspetti sessuali (sto sinceramente detestando l'uso e abuso dell'aggettivo "pneumatica"   ) e riproduttivi mi fa storcere il naso perchè, a mio avviso, poco credibile in un futuro distopico, per come lo immagino io almeno. Inoltre non mi sembra venga spiegata per bene la classificazione della popolazione, si capisce che sono divisi in caste di diverso livello ma non viene spiegato esattamente il come e il perchè, in un distopico mi piace anche che venga ben delineata la struttura sociale.
Al momento ci sono davvero poche parti che mi hanno fatta soffermare durante la lettura, quella che ho apprezzato un po' di più è al capitolo V dove Bernard spiega a Lenina che sono programmati per essere felici di quello che sono, anche le persone di caste inferiori sono felici di esserlo perchè, oltre ad essere condizionate, non conoscono un altro modo di vivere, e penso che sicuramente questa sia la chiave per una società stabile e dominabile, ma in fondo in fondo sarebbe così terribile come cosa? Schopenhauer diceva che l'uomo è infelice perchè incontentabile, per cui forse dovremmo iniziare ad apprezzare chi siamo e quello che abbiamo senza necessariamente desiderare di essere o avere qualcos'altro. Sempre su quel capitolo, si parla anche di come ciascuno lavori per tutti e quindi tutti siano indispensabili, anche questo in fondo non mi sembra un cattivo pensiero, nella nostra società odierna si mira sempre al successo individuale e spesso ci si dimentica che il mondo non ha bisogno solo di dirigenti ma anche, e soprattutto, di persone comuni che svolgono piccole mansioni, solo che ad oggi queste persone si sentono poco motivate e tristi mentre nella società di Huxley ne viene considerata un minimo la rilevanza sociale.

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31/07/2024 16:24 - 31/07/2024 16:46 #67828 da Scalpo fluente
Risposta da Scalpo fluente al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley

bibbagood post=67826 userid=1044
Il finale poi bo, forse non l'ho capito, mi è sembrato un po' inconcludente, si accettano illuminazioni!

Mah, proprio illuminazione non credo, ma una mia opinione posso provare a darla.
Però devo nascondere quasi tutto quello che dirò
Attenzione: Spoiler!

Per tutte queste considerazioni io ho trovato la parte finale più intensamente tragica di tutto il resto, e il crescendo narrativo ha creato il giusto climax per la conclusione della vicenda.
In quanto al fatto che il racconto mi sia piaciuto molto, mi appello a Calvino quando, nel suo scritto "Perché leggere i classici" afferma: (cito)
I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più  quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti.  
Naturalmente questo avviene quando un classico “funziona” come tale, cioè stabilisce un rapporto personale con chi lo legge. 
Se la scintilla non scocca, niente da fare: non si leggono i classici per dovere, ma solo per amore
.
A me 'sto libro più lo rileggo e più mi piace.
Ciao da susy 
Ultima Modifica 31/07/2024 16:46 da Scalpo fluente.
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31/07/2024 17:22 #67829 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Ciao! Anche io l'ho finito e sono alle prese, al momento, con le note di Huxley che nella mia edizione sono molto abbondanti.

A me è piaciuto e ho trovato il personaggio di John davvero interessante, sconvolgente verso la fine, ma non ci si poteva aspettare altrimenti, dato l'andazzo.

La cosa che mi ha perturbata di più è questa forma di controllo societario badato sulla dolcezza, o meglio sull'eliminare qualsiasi forma di discordia o attrito. Huxley nel paragone che fa con 1984 (che a me è parso molto rispettoso, per come lo scrive) forse ci ha un po' beccato... nel senso che attualmente, nella società del benessere, si protesta molto meno di quello che si dovrebbe perché abbiamo molte distrazioni, tutto sommato.

Ora, non arrivo a sostenere che tutto ciò sia un piano deliberato, ma non vi è venuta in mente la televisione popolare, per esempio? Spero di non attirarmi le ire di nessuno, per carità, per distrarsi si può guardare di tutto, ma i programmi che vedo su Mediaset quando capito in case che non sono la mia, e che hanno l'abitudine di tenere accesa la TV, sono sconvolgenti. Vuoto totale. Ed è una cosa che è peggiorata negli anni, spero di non impersonare il luogo comune "ai miei tempi" (anche perché i miei tempi erano quelli della TV di Berlusconi, e a proposito del sesso come merce e tranquillante...).

Non mi ha fatta innamorare come libro perché anche io trovo il genere, come Bea, pesante e spesso alienante... solo Fahrenheit 451 mi ha proprio entusiasmata. Ma l'ho trovato comunque molto penetrante e mi ha inquietato moltissimo. Ho dormito male diverse notti, ve lo dico.

anche questo continuo concentrarsi sugli aspetti sessuali (sto sinceramente detestando l'uso e abuso dell'aggettivo "pneumatica"


A proposito, io mica l'ho capito, ma che vuol dire, in relazione a una ragazza? 

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)

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31/07/2024 18:36 - 31/07/2024 18:38 #67830 da Scalpo fluente
Risposta da Scalpo fluente al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley

lettereminute post=67829 userid=6958.
A proposito, io mica l'ho capito, ma che vuol dire, in relazione a una ragazza? 

Secondo me  pneumatica vuol dire qualcosa di simile a "procace", "formosa",  "carnale" ma in senso invitante.
A un certo punto parla di una che lo è anche troppo.
*
In quanto al ragionamento sulle droghe televisive sono d'accordo al 100%.
Ciò che invece non mi perturba affatto è il rimbambimento collettivo. Non credo che sia una profezia sbagliata. Mi ha fatto ridere molto l'immagine del pubblico delle olimpiadi: seduto sugli spalti, in mezzo agli spettatori c'era Mick Jagger e le persone intorno a lui  non se ne erano accorte. Erano troppo concentrate a fissare i propri smartphone.
Altro che soma.


 
Ultima Modifica 31/07/2024 18:38 da Scalpo fluente.

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10/08/2024 19:53 #67900 da elis_
Risposta da elis_ al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Ce l'ho fatta anch'io a terminare questo libro   e con discreta fatica, devo ammetterlo! Mi ritrovo moltissimo nei commenti fatti da Bea, anch'io ho letto alcuni capitoli piuttosto rapidamente perchè mi stavano davvero annoiando e irritando, in particolare quelli ambientati nella riserva dei selvaggi. Uno spiraglio l'ho visto dal capitolo XVI in poi (quindi praticamente gli ultimi prima della fine  ), infatti mi è piaciuta davvero molto la piega che ha preso la storia, ho apprezzato tutti i discorsi fatti dal Governatore, che non solo hanno fatto un po' di luce sulla struttura del nuovo mondo ma ho apprezzato proprio le riflessioni in sè; dal discorso della riduzione delle ore lavorative (già sottolineato da Bea qualche commento fa e quoto in pieno), alla riflessione su Dio e la religione, ma soprattutto ho apprezzato la spiegazione della divisione a caste e l'esperimento dell'isola governata dagli Alpha: non può esistere un mondo di persone superdotate perchè il mondo ha bisogno di diversi ruoli e quindi di diverse persone, felice è chi si sente appagato e si sente conformato alla sua "bottiglia", usando le parole del Governatore, così non si sente fuori posto, quest'idea da un lato mi spaventa ma dall'altro mi rassicura al tempo stesso; penso che nessuno debba essere obbligato per nascita a ricoprire un ruolo, come succede in questo nuovo mondo, però penso che c'è un che di rassicurante quando qualcuno trova il suo spazio nel mondo, seppur ricopra un ruolo poco di rilievo. Ho poi apprezzato anche le risposte di John, ha fatto luce su come sia facile sbarazzarsi delle cose indesiderate piuttosto che imparare a sopportarle e mi è piaciuto moltissimo quando ha affermato di reclamare il diritto di essere infelice, ha tirato fuori l'umanità e l'emotività che nel Mondo Nuovo ormai è inesistente, ha scelto di continuare ad essere umano pur pagando il prezzo della follia e dell'autodistruzione. Il finale ha lasciato anche me un po' confusa e insoddisfatta, poi però riflettendoci, grazie anche al commento di Scalpo Fluente, ho capito che alla fine è abbastanza adatto e l'ho apprezzato. Insomma nel complesso è una lettura che non ho gradito molto, l'hanno salvato solo gli ultimi capitoli ma non è abbastanza per ritenerlo una lettura piacevole, e dire che avevo comprato il libro in copia cartacea perchè avevo alte aspettative ma adesso penso che lo regalerò 
Ringraziano per il messaggio: Scalpo fluente

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12/08/2024 07:57 #67903 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley
Grazie per il commento, Alice! Sì, ho notato che è stata una lettura difficile, la è stata anche per me nonostante io lo abbia apprezzato di più, ma perché è crudissimo, ve l'ho detto che mi ha fatto passare delle nottate inquiete?

A me la cosa che ha turbato di più è che entrambi i mondi, quello nuovo e quello selvaggio, sono feroci. Avevo bisogno forse di intravvedere una terza via, spiritualmente parlando, ecco.

Il personaggio di John fa davvero riflettere, anche nella sua ingenuità, nella sua purezza. Una cosa che mi ha colpito moltissimo di lui è stato l'attaccamento alla madre, anche se la madre non è stata molto buona con lui. Ma non ci si poteva aspettare altrimenti, era alienata dal condizionamento. Però John le è rimasto affezionato sino alla fine, nonostante i comportamenti che lo hanno messo a rischio, la sua bruttezza (recepita da tutti gli abitanti del mondo nuovo come rivoltante), forse perché lei comunque nei suoi limiti è stata affettuosa.

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
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