SINOSSI
Durante l'inizio del Ventesimo secolo, una potente tradizione di artiste afro-americane aiutò le donne a trovare la loro voce e a farsi sentire, le donne del blues. La vita e l'arte di queste cantanti e musiciste fondarono un nuovo modo di vivere, sfidando i limiti imposti dalla morale. Nessuno poteva dire loro come vestirsi, come comportarsi e soprattutto cosa dovessero sentire. Si rifiutarono di seguire i dettami imposti e nel farlo si guadagnarono una reputazione scandalosa. Erano donne cattive? Forse. Ma erano consapevoli del fatto che essere buone non le aveva, sino ad allora, condotte da nessuna parte. I capitoli del libro sono la testimonianza del coraggio che queste artiste degli anni Venti ebbero nel portare alla luce temi scottanti. Usarono il blues come mezzo per raccontare la verità, per gridare forte cosa significasse essere donne ed essere afro americane. Le prime donne del blues erano forti, sexy, aggressive, emozionali, spirituali e non si vergognavano dei loro desideri. In Countin' the Blues ogni capitolo prende il via da una canzone che presenta un tema e racconta, attraverso il testo, la storia della comunità afroamericana e della protagonista che la cantava. E poi la parola passa al presente, a ciò che quelle stesse esistenze fanno riverberare dentro alle musiciste contemporanee, come un'eco. Una parola, una canzone a testa. Come nel pezzo "Countin' the Blues" di Ma Rainey, l'autrice, le artiste degli anni Venti e quelle di oggi contano i blues che le attanagliano: la violenza, la libertà, l'omosessualità, la resilienza, Dio, il sesso, la droga, la morte, la rinascita. Prefazione di Gianluca Diana.
RECENSIONE
Dicono che il blues sia una musica malinconica, triste e che si chiami proprio "blues" per indicare il colore blu che i più esperti associano ad uno stato d'animo lugubreggiante e schivo. Dicono che sia la musica del diavolo e chi la suonava veniva bandito da tutti i luoghi religiosi, forse proprio per via delle leggende metropolitane che si porta appresso quest'ultimo riguardanti patti presi in crocicchi tra Bluesman e diavoli? Chiacchiere, dicerie, leggende che hanno incensato il blues di un alone di mistero contribuendo però a farcelo amare di più. Questo meraviglioso libro è stato per me una fantastica scoperta, che mi ha fatto conoscere un lato, anzi per meglio dire l'altra metà del blues. Mentre per moltissimi anni si è incentrata la storia del blues sulle meravigliose note e sui testi magnifici scritti da cantanti uomini, i Bluesman per l'appunto, questo saggio si concentra invece sulla storia e soprattutto sull'importanza che hanno avuto le donne nel misterioso mondo blues. Nei racconti che vengono sapientemente e minuziosamente descritti nel libro ci sono le biografie di donne coraggiose, per l'appunto indomite, che hanno avuto la forza di affrontare un mondo, una società che a loro dava tanta sofferenza, violenza e soprusi. Sofferenze che però molto intelligentemente venivano "vomitate" in qualsiasi occasione loro avessero in un atto di grandissima resilienza, determinando la necessità di esporle ad un pubblico borghese fino a quel momento "ignorante" e pregiudizievole, che invece le riteneva "poco adatte" alla collettività. Il blues, diventa per loro un'azione sovversiva, diventa politica, diventa un modo "innocuo" per far conoscere a tutti i loro problemi quotidiani, svolgendo sempre più il ruolo fondamentale di promotrici e sostenitrici di tutti coloro non avessero la forza per reagire e combattere e che per paura rimanevano zitti. Due cose più di tutte mi sono piaciute di questo libro. La prima è la capacità di come, con questo saggio, si riesca ad entrare così in profondità e così nell'intimità di queste lottatrici "sociali", donne meravigliose. La seconda cosa a mio avviso molto interessante è lo scheletro e cioè la struttura del libro, che è abilmente diviso in tre parti: nella prima troviamo le biografie delle Blueswoman, poi c'è una piccola parte dove troviamo il punto di vista della scrittrice e il perché abbia scelto di raccontare di un'artista piuttosto che di un'altra e come essa abbia influenzato il suo pensiero e la sua vita. Infine nella terza ed ultima parte si racconta di come le nuove generazioni musicali abbiano preso ispirazione proprio da queste donne e di come esse abbiano consentito loro una grande crescita personale. È sorprendente e meraviglioso vedere (e si percepisce riga dopo riga) come le lotte intraprese in questi anni per i loro diritti, siano in realtà cominciate tantissimi anni prima ed è incredibile percepire che la storia si ripeta. Piccolo consiglio: secondo me ogni donna dovrebbe leggere questo libro. Ringrazio Elisa De Munari per averlo scritto.
[RECENSIONE A CURA DI SIMONE F]
Autore | Elisa De Munari |
Editore | Arcana |
Pagine | 207 |
Anno edizione | 2020 |
Collana | Musica |
ISBN-10(13) | 9788862317160 |
Prezzo di copertina | 16,00 € |
Categoria | Realistico - Cronaca - Saggi - Biografia |