SINOSSI
Sterling è una tranquilla cittadina americana dello New Hampshire dove non succede mai nulla, fino a quando accade l'impensabile: un ragazzo di diciassette anni, Peter Houghton compie una strage di studenti nel suo stesso college. Cerca a sua volta di uccidersi, ma la polizia riesce a impedirlo e lo arresta. Con il "mostro" sbattuto in prima pagina e in prigione, l'intera comunità - genitori, amici, fidanzati, conoscenti delle vittime - straziata, fatica a fare i conti con una realtà peggiore di un incubo: vite stroncate, altre storpiate, deturpate per sempre. Per ironia della sorte, tra i feriti c'è anche Josie Cormier, testimone chiave e figlia del giudice incaricata del processo. E fra i professori del college c'è il padre di Peter, che da bambino era amico di Josie. Ciascuna delle persone coinvolte tenta, fra passato e presente, di comprendere i perché di ciò che è successo in un dialogo a più voci intenso e spiazzante perché fa capire come la realtà sia perversamente complessa, come gli studenti modello possano rivelarsi degli aguzzini e come i mostri possano rivelarsi vittime disperate, in un'età in cui quanto è maggiore il bisogno di amore e comprensione, tanto minore è la capacità di mostrarlo, un'età in cui le insicurezze spingono al conformismo che non tollera diversità.
RECENSIONE
Bullismo. Questo è l'argomento attorno al quale si sviluppa questo libro estremamente toccante. Sterling è la classica cittadina Americana dove tutti si conoscono e dove non succede mai niente che sia realmente degno di nota. Ma una mattina questa quiete viene bruscamente interrotta da una tragedia: uno studente della scuola superiore compie una strage. Attraverso una serie di flashback il lettore acquisisce elementi utili per inquadrare il ragazzo e la sua famiglia. E' una storia che offre una serie infinita di spunti di riflessione, che lascia aperta la discussione: qual è il modo più efficace per contrastare episodi di bullismo nelle scuole? Le vittime di bullismo lanciano segnali? Quanta responsabilità hanno i genitori dei bulli? Quanta ne hanno i genitori dei bullizzati? Come possiamo proteggere i nostri ragazzi da questa piaga? L'estremo bisogno di "fare gruppo" nasconde una serie di insicurezze che si possono colmare? Perchè il senso di appartenenza ad un gruppo cresce esponenzialmente quando si individua "un nemico comune"? Un libro scritto benissimo, mai noioso ed estremamente attuale.
[RECENSIONE A CURA DI CLACLA]
Autore | Jodi Picoult |
Editore | Corbaccio |
Pagine | 616 |
Anno edizione | 2008 |
Collana | Romance |
ISBN-10(13) | 9788879729321 |
Prezzo di copertina | 19,60 € |
Prezzo e-book | 6,99 € |
Categoria | Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico |
Commenti
Questo comportamento di completo lassismo da parte degli adulti crea secondo me un primo imprinting incancellabile, in un periodo evolutivo formativo per il successivo comportamento individuale.
Il bullismo va combattuto subito, cercando delle occupazioni motivanti per i fanciulli che non vanno lasciati liberi di scorrazzare per le sale della scuola.
A noi le tue recensioni piacciono eccome!!
Quello che posso dire è che il lavoro del genitore non è per niente facile. C'è chi ha più attitudine ad esserlo, chi meno. Ma un figlio saprà sempre coglierti impreparato. I segnali (visibili o meno) che vengono lanciati ai genitori dai propri figli devono essere interpretati e non tutti riescono sempre a farlo. Però credo anche che non sia mai troppo tardi per intervenire quando ci rendiamo conto che sta accadendo qualcosa che va contro i nostri principi e quelli del vivere in comunità. E per farlo ovviamente ci vuole dialogo con i propri figli. Quindi sono d'accordo con te quando dici che a casa dovrebbero sentirsi di potersi confrontare in merito a questi aspetti. Il tema è serio e andrebbe affrontato subito, sin da piccoli. Alle elementari ad esempio ricordo che ci facevano studiare (per ore) educazione civica. A quanto mi risulta, non rientra più nell'insegnamento previsto dalle nostre scuole. E' possibile? Risulta anche a voi?