SINOSSI

Siamo in Sicilia, all'epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall'anno dell'impresa dei Mille di Garibaldi la storia si prolunga fino ai primordi del Novecento). Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all'intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell'Ottocento. L'immagine della Sicilia che invece ci offre è un'immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.

RECENSIONE

Il Gattopardo, considerato un capolavoro della letteratura italiana, è un libro di straordinaria bellezza dal punto di vista stilistico. Il linguaggio sontuoso, raffinato, colto e ricercato, è l'espressione dell'aristocrazia italiana dell'Ottocento. La narrazione si svolge in Sicilia a partire dal 1860, nel momento di passaggio dal regno borbonico al regno piemontese. Protagonista è il Principe Fabrizio Salina che assiste al cambiamento politico e sociale in atto, che porta a far emergere la classe sociale della borghesia (nel romanzo rappresentata da Sedara, sindaco di Donnafugata) e al declino della nobiltà. Tuttavia il Principe è un uomo disilluso e crede che nonostante stia cambiando tutto, in Sicilia nulla cambierà, perché i Siciliani, dominati per secoli, non sono mai cambiati e non cambieranno di certo con l'arrivo dei Piemontesi. Il pensiero del Principe incarna in realtà il pensiero dell'autore, che descrive i Siciliani come avvolti dal torpore e una Sicilia che non vuole essere svegliata. Il perchè di tale atteggiamento, a dire dell'autore tipico siciliano, il Principe Fabrizio lo attribuisce a vari fattori, primo fra tutti le dominazioni straniere che per secoli hanno caratterizzato l'isola. Fa da controaltare al pensiero del Principe quello del nipote prediletto Tancredi, pronto invece a credere al cambiamento e ad avere un ruolo attivo nella nuova vita politica e sociale della Sicilia. Tomasi di Lampedusa con il suo stile meraviglioso ci regala descrizioni memorabili di palazzi e dipinti. I personaggi sono tutti ben caratterizzanti, finanche il cane Bendicò, figura da non sottovalutare che, a mio avviso, l'autore utilizza per descrivere la parabola dell'aristocrazia italiana.

[RECENSIONE A CURA DI NAUTILUS]

Autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Editore Feltrinelli
Pagine 299
Anno edizione 2013
Collana Universale economica
ISBN-10(13) 9788807883828
Prezzo di copertina 9,50 €
Prezzo e-book 6,99 €
Categoria Classico - D'ambiente - Storico