SINOSSI
Scritto nel 1932, Il mondo nuovo è ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. Il culto di Ford domina la società mentre i cittadini, concepiti e prodotti industrialmente in provetta, non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Produrre, consumare. E, soprattutto, non amare. Un libro visionario, dall'inesausta forza profetica, sul destino dell'umanità. E sulla forza di cambiarlo. Al romanzo, qui per la prima volta accompagnato dalla fondamentale Prefazione che lo stesso autore scrisse nel 1946, segue la raccolta di saggi Ritorno al mondo nuovo (1958) nella quale Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del Novecento.
RECENSIONE
Romanzo narrativo distopico scritto nel 1932 da Aldous Huxley, uno dei più grandi romanzieri inglesi di quell'epoca, appartenente a una importante famiglia di scrittori e scienziati, intraprende una grande opera tra fantascienza e utopia, che più giustamente si annovera fra le distopie. In un imprecisato mondo completamente globalizzato, senza più nazioni, ma solo Governatorati, dove ancora le città hanno mantenuto il loro nome, e qui siamo a Londra, in un edificio grigio e pesante di soli trentaquattro piani. Sopra l'entrata principale le parole Centro di incubazione e di condizionamento di Londra Centrale e in uno stemma il motto dello Stato Mondiale: Comunità, Identità, Stabilità. Queste sono le prime cinque righe di incipit di questo incredibile romanzo che racconta la storia di persone che vivono in una società priva di dolore, di amore, di nascite che avvengono in modo naturale, perché sono state sostituite da fecondazioni in vitro, travasate da bottigliette, nelle quali tra individui ancora in fase embrionale, vengono scelte tipologie di esseri, Alpha, Epson, Minus, ecc. cioè quelli che comanderanno e quelli che eseguiranno vari tipi di lavori dai più umili ai più disgustosi. Questi individui vengono condizionati già in culla attraverso ripetizioni continue su ciò che dovranno fare con piacere e ciò che non potranno fare. Condizionamento pavloviano, riveduto e corretto di alta efficacia. In questa società tutti sono contenti, quelli che comandano, quelli che eseguono, quelli che fanno i lavori più umili. L'importante è consumare. Tutto ciò che si guadagna va speso. Anche tra i divertimenti sono approvati solo quelli che fanno spendere e sono di utilizzo solo per certe classi sociali. Ogni individuo è felice della sua condizione, se nel suo percorso di vita e nella sua quotidianità in caso di accenno di stress, c'è sempre il soma, medicinale in compresse distribuite settimanalmente a tutti in una certa quantità prestabilita per le varie classi. Romanzo che avevo letto a venti anni ed era una lettura "d'obbligo" per una categoria di lettori. Tutti lo avevano letto e ne avevamo discusso, forse un pugno nello stomaco, o forse un romanzo che ti faceva e ti fa riflettere: sull'umanità, sulla nostra società, sulla globalizzazione, sulla standardazione e sui modelli umani, attori, attrici, personaggi televisivi ecc., che spesso prendiamo ad esempio e imitiamo. Romanzo affascinante, con alcuni interpreti che escono dal loro ruolo e si chiedono perché ai quali non sanno rispondere. Ma si ribellano e rischiano di venir mandati in esilio. Abbiamo pagine di discussione fra un personaggio che nel nuovo mondo viene chiamato Selvaggio, perché nato in una colonia lontano dalla civiltà, nato da una donna, e Mustafà Mond che è il Governatore assoluto di quella fetta di mondo, che detiene il potere assoluto e che nasconde nella sua cassaforte libri "antichi" e assolutamente proibiti, quali il Vecchio e il nuovo Testamento, "l'imitazione di Cristo", piccolo libretto senza autore, "La varietà dell'esperienza religiosa" di William James. Tra loro nasce un lungo dialogo filosofico, sostenuto dal povero Selvaggio, che usa pezzi di tragedie da lui lette e trovate in un vecchio libro di tragedie di Shakespeare: l'amore, la sofferenza, la tragedia, la vita vera, contro una vita innaturale fatta di condizionamenti, film odorosi, e altri artifici assurdi. L'epilogo di questo romanzo non lo racconto, ma è veramente sconcertante. Va inoltre ricordato che Orwell scrisse 1984 nel 1942 dopo aver letto ed essere stato colpito profondamente da Il mondo nuovo.
[RECENSIONE A CURA DI GRAZIELLA]
Autore | Aldous Huxley |
Editore | Mondadori |
Pagine | 384 |
Anno edizione | 2021 |
Collana | Oscar moderni. Cult |
ISBN-10(13) | 9788804735823 |
Prezzo di copertina | 14,50 € |
Categoria | Fantascienza - Fantastico - Fantasy |