SINOSSI

Perché gli italiani hanno perso fiducia nella politica? Come siamo arrivati alla situazione attuale, dove l'incompetenza regna sovrana? Irene Tinagli, grazie alla sua esperienza diretta e alle informazioni raccolte in un ricco database su tutti i membri della Camera dei deputati e dei governi dal 1948 a oggi, traccia il ritratto di un'Italia dove la qualità della politica e dei politici è stata erosa, al punto di lasciare un Paese assuefatto al linguaggio sgangherato e all'ignoranza elevata a segnale di freschezza, spontaneità, vicinanza al "popolo". Un'analisi precisa e dettagliata che esamina formazione e carriere di parlamentari e ministri, meccanismi interni ai partiti e dati sui criteri di selezione. E che non manca di valutare i fattori esterni che sulla politica hanno inevitabile effetto, come l'evoluzione dei mass media o l'ondata di anti-intellettualismo che dilaga in Europa e nel mondo. Questo libro è un lavoro fondamentale che spinge a chiederci in che direzione stiamo andando, quali possibili soluzioni ci offre la letteratura esistente e come possono essere migliorate e applicate in questa Italia alla deriva, che per cambiare dovrebbe smettere di cercare nuovi messia, salvatori della patria o ricette miracolose. E iniziare a porsi una semplice domanda: «E se per una volta provassimo, banalmente, a mettere al potere dei politici preparati e competenti?».

RECENSIONE

L'incompetenza che caratterizza l'attuale classe politica italiana, in cui prevale l'idea che senza istruzione e capacità si possa comunque gestire e governare un paese di sessanta milioni di abitanti. La cieca fedeltà al partito, posta al di sopra della professionalità e della produttività, cosa che ogni buon politico dovrebbe possedere. I tentativi di inserire le donne all'interno delle rappresentanze parlamentari e di dare la possibilità ai giovani di partecipare attivamente, annunciata a più riprese dai vari leader di partito che in questi anni si sono divisi la scena, con un occhio rivolto a quanto avviene nel resto del mondo. Il grande ritorno, con la terza repubblica, dei politici di professione ed i tentativi di rinnovare e cambiare la politica stessa, inserendo: intellettuali, professionisti, imprenditori, ed il contemporaneo fallimento di tutto ciò, causato dai meccanismi interni ai partiti e dai criteri di selezione della classe politica ad ogni livello. Questi sono gli ingredienti del libro di Irene Tinagli.
Una analisi accurata e dettagliata che esamina l'attuale formazione e lo sviluppo delle carriere dei parlamentari e dei ministri, messa a confronto con il vecchio sistema formativo, incentrato sulle scuole politiche di formazione, che nel corso dei decenni hanno modellato e cresciuto le classi dirigenti di vario livello, e che oggi non esistono più, con il risultato di aver contribuito alla profonda degenerazione di tutta la classe politica. L'analisi del ruolo che hanno i mass media, i social media e la televisione, ed il loro peso nell'aver reso il confronto politico come un esclusivo apparire, estremizzando le manie di protagonismo dei politici che nulla aggiungono al vero e proprio scopo della politica, basata oramai quasi tutta solo sulla propaganda e sullo scontro a prescindere dal dialogo. Una analisi sconfortante, dedicata al potere dell'ignoranza e di come gli uomini e le donne meno competenti, sovrastimino le loro capacità e la propria bravura, dando potere all'ignoranza per generare il consenso necessario a fare carriera. In conclusione, alcune proposte con l'obiettivo di avviare e sollecitare un dibattito forte ed aprire una riflessione rispetto alla qualità della politica.
Irene Tinagli, economista e grande esperta dei fenomeni politici, costruiti anche sulla base delle proprie esperienze come parlamentare della Camera e poi Europea, prova a decifrare ed informare il lettore, tramite un'analisi molto accurata e dettagliata, di come la qualità della politica sia da tempo sempre più degradata e deteriorata. Le sue considerazioni, di come i meccanismi interni ai partiti, abbiano oramai assuefatto i cittadini alla profonda ignoranza dei politici di professione, che sempre di più viene confusa come spontaneità, vicinanza al popolo e volontà di essere alla pari con tutti i cittadini, scopre ed analizza la deriva che la classe politica, a tutti i livelli istituzionali, ha preso da tempo. Gli esempi e l'aneddotica che viene ampiamente citata seguita da precise statistiche che prendono in esame tutte le legislature succedutesi dal dopo guerra ad oggi, rendono chiaramente l'idea di come l'ignoranza regni profonda all'interno delle istituzioni nel suo complesso. La scrittura chiara, semplice e comprensibile, delinea con immediatezza quanto tutto il sistema politico sia oramai sgretolato; di come manchi sempre più una visione lungimirante e prevalga in modo assoluto l'estrema fedeltà al capo di turno, a prescindere da chi esso sia; di come sono strutturati al loro interno tutti i partiti e di quali siano i criteri di selezione della classe politica. Importanti sono anche le considerazioni, rispetto ai fattori esterni che sulla politica gravano con importanti effetti, come l'evoluzione dei mass media e l'ondata di anti-intellettualismo che dilaga in Europa e nel mondo. La sintesi con la quale l'autrice riassume questo saggio è "... e se per una volta provassimo, banalmente, a mettere al potere dei politici preparati e competenti?"

[RECENSIONE A CURA DI KUIPER VAN OORT]

Autore Irene Tinagli
Editore Rizzoli
Pagine 265
Anno edizione 2019
Collana Saggi italiani
ISBN-10(13) 9788817104005
Prezzo di copertina € 19.00 €
Prezzo e-book 7,99 €
Categoria Realistico - Cronaca - Saggi - Biografia