SINOSSI
Kim Hae-on muore il giorno dopo la finale dei mondiali di calcio in Corea del Sud. Il suo corpo, vestito solo di un abito giallo, viene ritrovato nel parco del suo liceo; il cranio spaccato da una pietra. La polizia individua subito due sospetti tra i compagni di scuola: il rampollo Shin Jeong-jun, sulla cui macchina la ragazza è stata vista salire la sera del delitto, e Han Manu, che afferma di averla incrociata di ritorno da una consegna in motorino. Ma i due hanno un alibi e così il caso si chiude senza un colpevole. C'è però qualcuno che non si arrende. Qualcuno convinto che la soluzione si nasconda proprio nei segreti degli studenti. Qualcuno talmente sconvolto dalla morte della ragazza da modellare il volto e il fisico fino ad assomigliarle. Il suo nome è Da-on, Hae-on era sua sorella, e la sua ricerca non avrà termine fino a quando non avrà scoperto la verità; in qualunque modo e a qualunque prezzo. Con Lemon Kwon Yeo-sun dà voce a un'indagine angosciante sulla gelosia e la colpa, che respira le atmosfere di Parasite. Un'opera che attraverso diversi punti di vista disegna il ritratto di un paese diviso, rivelando quanta brutalità e abisso alberghino nei silenzi di ogni vita.
RECENSIONE
Mettiamo subito in chiaro una cosa: non si può entrare in una storia come Lemon aspettandosi i tropi classici del romanzo giallo. Allo stesso modo, non ha senso uscirne insoddisfatti sulla base del fatto che il mistero non trovi una vera e propria risoluzione e non ci siano risposte chiare e ben confezionate. Se questo è il vostro caso, consiglio di rileggere con calma il libro, perché non ne avete compreso l'intento e ve ne è sfuggita la vera ragion d'essere. Lemon parla di un assassinio, ma non tratta la ricerca del colpevole. Lemon porta il lettore dentro le anonime mura di una stanza per gli interrogatori, ma lo invita ben presto a uscirne, perché il focus della storia non è scoprire chi ha posto fine alla vita della giovane Hae-on, né mettere nero su bianco un movente, una spiegazione alla violenza nuda e cruda che ha spinto qualcuno a impugnare un mattone e spaccare il delicato cranio della diciottenne. Come spiegare, allora, di cosa parla Lemon? Il romanzo, brevissimo nelle sue 134 pagine, indaga il lutto soverchiante e la psiche di coloro che restano dopo che si è consumata una tragedia. Ispirata dal dolore delle famiglie delle giovanissime vittime del naufragio della nave Sewol, l'autrice ha voluto mostrare, usando come pretesto un omicidio, la brutale realtà che si abbatte su amici, conoscenti, parenti e innamorati a seguito della perdita di una persona cara. Ecco allora spiegata la scelta di raccontare la storia attraverso il punto di vista di tre donne, tre delle persone rimaste dopo la terribile morte di Hae-on. Ci sono Da-on, la sorella minore; Sanghui, amica di Da-on e silenziosa ammiratrice della bellezza sorprendente di Hae-on; e Taerim, compagna di classe che detesta Hae-on proprio per via del suo aspetto incantevole. Attraverso le loro voci il lettore osserva alcune delle numerose forme assunte dal dolore, dal lutto, dal senso di colpa di chi rimane. Un esempio? Da-on, che si sottopone a diete estreme e operazioni chirurgiche invasive per somigliare alla sorella e poterla così riportare in vita in modo perverso. O sua madre, che per cercare di dare un senso all'insensata fine della sua primogenita si impunta per farne cambiare il nome all'anagrafe. Nella sua mente, il fato ingiusto che si è abbattuto sulla figlia sarebbe infatti attribuibile al nome che le è stato affibbiato alla nascita. E che dire di Sanghui, che con il suo racconto parla apertamente a e di tutti coloro che, almeno una volta, si sono appassionati a un caso di cronaca nera? I temi toccati sono davvero molti: lutto, bellezza, (in)giustizia, classismo, pregiudizio sociale, senso di colpa, gusto morbido legato al true crime, ricerca del significato della vita. Con una buona dose di nichilismo, questo romanzo trasporta il lettore in uno spaccato fin troppo reale per non obbligarlo a fermarsi e ragionare. Un'ultima riflessione: questo romanzo andrebbe analizzato con l'aiuto di uno psicologo!
[RECENSIONE A CURA DI TOMERAIDER_]
Autore | Yeo-sun Kwon |
Editore | Il Saggiatore |
Pagine | 144 |
Anno edizione | 2022 |
Collana | La Cultura |
ISBN-10(13) | 9788842828938 |
Prezzo di copertina | 15,00 € |
Prezzo e-book | 6,99 € |
Categoria | Giallo - Poliziesco - Noir |