Il mistero pervade le pagine di questo romanzo che, dopo un inizio un po' lento, riesce a catturare l'attenzione del lettore con atmosfere noir e suggestive descrizioni di paesaggi incontaminati testimoni di un passato oscuro. Le emozioni connesse alla storia e ai personaggi sembrano rese intense proprio dalle immagini vivide del setting scelto per l'ambientazione, che conferisce grande espressività, come se gli aspetti connessi alle forze della natura rappresentassero in qualche modo uno dei fulcri tensivi imprescindibili della vicenda rispecchiando stati d'animo e azioni. La struttura narrativa con brevi capitoli, in cui ciascuno dei personaggi presenta un io narrante ed un personale approccio agli eventi, rende la lettura scorrevole e consente una visione di insieme. Il romanzo presenta varie tematiche sociali purtroppo di grande attualità che orbitano nella sfera di: potere, droga, alcol, violenza, abuso e desiderio di vendetta. I personaggi principali sono delineati attraverso ricordi, continui flashback in un racconto che si nutre del passato, ma è ancorato al presente; i personaggi secondari, ma non troppo, si muovono su uno sfondo nebuloso, nel quale si colgono sprazzi di chiavi di lettura del loro dramma attuale. La resa dei conti, preparata con certosina pazienza, fa crescere la suspence, ma rende contemporaneamente giustizia a troppe vittime e, seppur lascia un'amara consapevolezza che la vendetta non ripara il torto subito, sembra chiudere il cerchio. Una lettura leggera, senza troppi approfondimenti psicologici e introspettvi, che pone dinanzi agli occhi ancora una volta la banalità del male, il trauma psicologico, l'esigenza di redenzione, la sete di vendetta, la punizione troppo facile che vorrebbe essere, ma non diviene, strumento di condanna/espiazione di colpa: un cocktail che funziona nel garantire al lettore amante del genere un piacevole intrattenimento.