SINOSSI

Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, figlio di Giovanni dalle Bande Nere e nipote della grande Caterina Sforza, contrariamente al comune sentire, rivela una netta e spiccata predilezione per le figlie femmine. Non ha ancora diciotto anni, quando diventa padre di una bambina, Bia, che lui adora e cresce come se non fosse nata fuori dal matrimonio. Nella ricerca di una sposa, l'originale duca pretende che vengano tenute in considerazione anche le ragioni del cuore, non solo quelle della politica, e riesce così a sposare la bellissima Eleonora da Toledo. Eppure, mentre fortuna e amore sembrano colmare di gioie e benedizioni la famiglia di Cosimo, un destino tragico e doloroso è in agguato. Inattesa e brutale, giunge la morte di Bia, che procura al duca un dolore così devastante da mettere a rischio la sua vita. Riesce a ritrovare una ragione per andare avanti solo perché Eleonora annuncia di essere di nuovo incinta e il duca si persuade che sarà una bambina, una bellissima bambina. Nascerà infatti una femmina, Isabella, che il duca amerà di un amore così profondo ed esclusivo da condurlo a commettere ingiustizie e alimentare gelosie e rancori. Un fato avverso colpirà una dopo l'altra tutte le donne di casa Medici, trascinando verso una fine ancora più drammatica proprio quelle che il duca ha amato di più, vittime delle vendette che lui stesso ha contribuito a suscitare.

RECENSIONE

Isabella de Medici è figlia di Cosimo de Medici, il figlio di Giovanni dalle Bande Nere, e di Eleonora di Toledo, figlia del Vicerè di Napoli. Nasce nel 1542 come sostituta della sua sorellastra Bia, morta bambina, ragion per cui sarà protetta all’esasperazione da quel padre troppo di parte. Isabella, però, nonostante la protezione di Cosimo e la troppa libertà che la rende agli occhi degli altri sopra le righe, cresce con il costante ammonimento dei consiglieri di suo padre, ma in modo particolare dei fratelli: Francesco, l’erede al trono del ducato di Firenze, e Maria, la promessa sposa di Alfonso III d’Este. Il primo non le perdonerà mai, nemmeno da adulto, i capricci dell’infanzia, l’altra morirà troppo giovane per eventuali vendette. Il tempo scorre veloce, Isabella è ormai donna e sa che toccherà anche a lei essere data in sposa, per stringere alleanze politiche. A 16 anni, nel 1558, sposa Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano, ma anche uomo sconsiderato e pieno di debiti. Con un accordo tra padre e figlia, Cosimo paga ripetutamente i debiti del genero, a condizione che questi non comandi a sua moglie di lasciare Firenze e la casa paterna di Palazzo Pitti. Negli corso degli anni Isabella avrà ripetuti aborti, a cui si aggiungerà il dolore per la morte delle sorelle Maria e Lucrezia, la madre Eleonora e i fratelli Giovanni e Garzia. Unica nota positiva si ha nel 1569, quando a Cosimo viene riconosciuto il titolo di Granduca di Toscana, ereditato successivamente da Francesco. Nel frattempo, il Duca di Bracciano è stanco di non aver avuto eredi e invia a Palazzo Pitti suo cugino Troilo, con lo scopo di spiare sua moglie Isabella e comunicargli il suo stile di vita ed eventuali tradimenti. Tra Isabella e Troilo nascerà una relazione che andrà molto al di là dell’amicizia, ma che lascio al lettore scoprire.
Carla Maria Russo ha scritto un romanzo storico che si basa sulla raccolta di lettere e sulle memorie di Isabella de Medici, che vengono in parte riportate nel testo come parti integranti ai vari capitoli. Il romanzo è molto scorrevole e non stanca mai il lettore, che è spinto sempre di più ad andare avanti. La trama procede con uno stile pulito e semplice, alternando al racconto in terza persona i dialoghi e le memorie di Isabella. Il contesto in cui si svolgono i fatti non emerge molto, tanto che la trama e i dialoghi potrebbero essere tranquillamente collocati in un’altra epoca, anche contemporanea. Forse avrei preferito che emergesse un po' di più la vita fiorentina del Cinquecento o il racconto dei luoghi in cui si svolgono i fatti; non sempre, infatti, basta citare il nome dell'edificio per contestualizzare. Viene analizzata in maniera profonda la psicologia dei personaggi: umani e peccatori, volubili e irrequieti, a volte infantili e irritanti; risultano, quindi, molto vicini al lettore. Non sempre, invece, è chiaro il fuoco del racconto, forse per l’eccessivo numero di personaggi a cui viene data molta importanza nella trama. Soprattutto alla fine del romanzo, l’epilogo di Isabella assume un taglio molto netto e poco romanzato. Opinioni personali a parte, lo reputo un bellissimo romanzo che consiglio di leggere.

[RECENSIONE A CURA DI CARLO PISANO]

Autore Carla Maria Russo
Editore Piemme
Pagine 400
Anno edizione 2023
Collana Storica
ISBN-10(13) 9788856692914
Prezzo di copertina 19,90 €
Prezzo e-book 10,99 €
Categoria Classico - D'ambiente - Storico