SINOSSI

Estate 1901. January si sente come tutti gli oggetti che popolano l'antica dimora nel Vermont in cui vive: ignorata e fuori posto. Almeno fino a quando non trova uno strano libriccino dall'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose. Pagina dopo pagina, January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei...

RECENSIONE

Si tratta di un libro fantasy autoconclusivo che, nel complesso, mi è piaciuto e che ha permesso di fare numerose riflessioni tra gli utenti del Forum, ma che ha alcune pecche. January, la protagonista di questa storia, è una bambina piuttosto movimentata che racconta le sue avventure. Lo fa con spensieratezza, ma noi lettori ci rendiamo subito conto che la sua infanzia non è propriamente felice perché non ha una madre, il padre è sempre in viaggio e il suo tutore è un personaggio che non fa certo una buona impressione. Insomma, è una bambina sola, eccezione fatta per il suo cane Bad e un altro ragazzino che non può frequentare molto. La vita di January cambia quando trova un libro particolare e la prima porta, è in quel momento che inizia la magia. L'idea del romanzo forse non è originale, si parla di porte come di portali, mezzi di collegamento tra due mondi diversi e ogni volta che si oltrepassa la soglia, si va incontro a un mutamento, a qualcosa di diverso, proprio come vuole la tradizione fantasy. Le porte introducono il cambiamento, ed è dal cambiamento che nasce ogni cosa, questo è ciò che la ragazzina leggerà nel libriccino trovato.
La struttura del libro prevede dei capitoli in cui January trova delle porte da aprire e poi ci sono capitoli legati al libro che la ragazzina legge, cioè "Le diecimila porte". Ovviamente non mancheranno avventure, situazioni di pericoli, intrighi e colpi di scena. La scrittura dell'autrice è gradevole, la lettura scorre e c'è la volontà di continuare, tuttavia lo stile non mi ha preso abbastanza nel voler fare delle lunghissime sessioni di lettura, come invece mi capita con altre storie. Credo dipenda dalla struttura del romanzo perché la parte scritta da January è più vivace e scoppiettante, mentre la parte in cui a parlare è il libro che sta leggendo la bambina è, in un certo senso, più serioso e documentaristico. L'idea di fondo del romanzo è bella e l'ho apprezzata e non mancano i temi su cui fare le riflessioni, come ad esempio la genitorialità, il potere, l'amore, l'egoismo, l'amicizia, il razzismo e la crudeltà. Oltre al doppio stile di scrittura, per me poco ammaliante, ho notato che i colpi di scena sono abbastanza intuibili e anche il finale è piuttosto scontato, ma del resto il target di riferimento del romanzo è un pubblico giovane e devo ammettere che comunque il finale lo trovo adatto. I personaggi forse non sono caratterizzati al meglio, ma January risulta molto realistica. Avrei preferito, però, un maggiore approfondimento dei cattivi della storia, ma è un mio gusto personale perché mi piace indagare a fondo nella psicologia dei villain. Per me si è trattata di una lettura molto gradevole e la consiglio a chi vuole evadere dalla realtà, senza però aspettarsi un romanzo fantasy indimenticabile.

[RECENSIONE A CURA DI MULAKY]

Autore Alix E. Harrow
Editore Mondadori
Pagine 400
Anno edizione 2022
Collana Oscar fantastica
ISBN-10(13) 9788804753421
Prezzo di copertina 14,00 €
Prezzo e-book 9,99 €
Categoria Fantascienza - Fantastico - Fantasy