SINOSSI

Rappresentato per la prima volta nel 1604, Otello è la tragedia della gelosia: mostro che avvelena la mente e il cuore, creato dal nulla e sul nulla; strumento che il perfido Iago utilizza per corrompere l'animo del Moro insinuando in lui il sospetto che la dolce Desdemona lo abbia tradito con il fido Cassio. La storia vive di un complesso gioco di contrasti, ambiguità, ribaltamenti - realtà e apparenza, verità e menzogna, fedeltà e odio, luce e ombra - che si esalta nello scontro tra i due protagonisti maschili. Il nero e barbaro Otello è il soldato ingenuo e primitivo che conosce solo l'amore incondizionato o il furore scatenato e cade nella trappola per la troppa fiducia nell'onestà degli uomini, mentre il bianco Iago rivela l'anima nera e diabolica di chi si arroga il potere di plasmare la volontà altrui per piegarla al suo disegno, pura astuzia che si compiace tenebrosamente del male. In questo dramma di grandi sentimenti, di fulminee e cieche passioni che divampano e consumano gli individui, i vincitori, i sopravvissuti, sono i mediocri. Introduzione di Nemi D'Agostino.

RECENSIONE

Trovo che Otello sia una tragedia molto bella e interessante, che può offrire molti spunti di riflessione perché il tema, la gelosia, è sempre attuale. Per alcuni motivi, il diabolico alfiere Iago decide di far dubitare Otello della fedeltà della sua amata Desdemona, accusata di avere una storia con Cassio, il fidato luogotenente del Moro. Attraverso un linguaggio dapprima sfuggente, fatto di mezze insinuazioni, pause, volgarità, Iago riesce a tessere la sua rete. Egli è un perfetto manipolatore che sa come recitare alla perfezione la sua parte e non desta sospetti. Solo noi lettori abbiamo consapevolezza del suo piano, in quanto unici spettatori dei suoi monologhi. Assistiamo, quindi, alle conseguenze che hanno le sue parole e, soprattutto, ai dubbi che egli instilla nel Moro e i cui effetti saranno devastanti. L'opera si sviluppa sul contrasto: Otello il nobiluomo e Iago il furfante, amore e odio, onestà e slealtà, fiducia e gelosia, parole dette e quelle non dette, fedeltà e infedeltà, verità e bugia, pelle bianca e pelle nera, donna angelica e donna meretrice. Otello è senz'altro il dramma della gelosia, quel «mostro dagli occhi verdi che irride il cibo di cui si nutre» e che, purtroppo, ha conseguenze letali ancora ai nostri giorni. Consiglio la lettura perché Shakespeare ha scritto un indubbio capolavoro e ha creato uno dei cattivi più diabolici che io abbia mai letto. Inoltre, anche oggi la lettura dell'opera può essere istruttiva perché ci fa capire quanto danno e quanta sofferenza possano causare le insinuazioni e le falsità.

[RECENSIONE A CURA DI MULAKY]

Autore William Shakespeare
Editore Garzanti Libri
Pagine 299
Anno edizione 2016
ISBN-10(13) 9788811811381
Prezzo di copertina 8,55 €
Prezzo e-book 2,99 €
Categoria Altri generi