SINOSSI
La sera del 10 luglio, davanti al poliziotto che lo interroga, il signor Ritz è visibilmente scosso. Poche ore prima, nel piccolo parco della sua città, Flint City, mentre portava a spasso il cane, si è imbattuto nel cadavere martoriato di un bambino. Un bambino di undici anni. A Flint City ci si conosce tutti e certe cose sono semplicemente impensabili. Così la testimonianza del signor Ritz è solo la prima di molte, che la polizia raccoglie in pochissimo tempo, perché non si può lasciare libero il mostro che ha commesso un delitto tanto orribile. E le indagini scivolano rapidamente verso un uomo e uno solo: Terry Maitland. Testimoni oculari, impronte digitali, gruppo sanguigno, persino il DNA puntano su Terry, il più insospettabile dei cittadini, il gentile professore di inglese, allenatore di baseball dei pulcini, marito e padre esemplare. Ma proprio per questo il detective Ralph Anderson decide di sottoporlo alla gogna pubblica. Il suo arresto spettacolare, allo stadio durante la partita e davanti a tutti, fa notizia e il caso sembra risolto. Solo che Terry Maitland, il 10 luglio, non era in città. E il suo alibi è inoppugnabile: testimoni oculari, impronte, tutto dimostra che il brav'uomo non può essere l'assassino. Per stabilire quale versione della storia sia quella vera non può bastare la ragione. Perché il male ha molte facce. E King le conosce tutte.
RECENSIONE
Terry Maitland è lo specchiato allenatore della squadra di baseball di Flint City, ridente periferia immaginaria nell'Oklahoma. Però, davanti all'intero paese, lo arrestano con prove inoppugnabili per l'orribile omicidio a sfondo sessuale di uno dei suoi ragazzi. La popolazione è sbigottita ma non abbastanza, perché Terry ha prove altrettanto indistruttibili della sua innocenza. E infatti, la spiegazione sta nel terzo sconosciuto: l'Outsider, appunto. Stephen King accarezza la sua paura primordiale, che è sempre la stessa, comunque la travesta: un pagliaccio, un pazzo omicida, uno stragista distopico e malefico, per dirne alcuni. Non so cosa abbia subito da piccolo, se è così, ma lui riesce sempre a far entrare il lettore in quella zona priva di ogni certezza dove, guarda un po', si incontrano solo soggetti dalla totale e istintiva cattiveria. È solo l'insicurezza per quelli che ci rubavano la nostra figurina più bella o ci sporcavano il grembiule senza motivo? Sarebbe troppo poco. Ma c'è quella porta che dà su una stanza buia e senza pavimento dentro ognuno di noi, e lui la apre, si scansa, e ci invita ad accomodarci. Personalmente non mi piace l'horror puro, però lo tollero in storie come questa perché la traccia era una sfida degna del Re. E nonostante avrei preferito la vocazione poliziesca, per cui risolverla col soprannaturale, anche se attenuato, è comunque un depotenziamento, King è un narratore formidabile e leggerlo vale sempre.
[RECENSIONE A CURA DI ZIPPORO]
Autore | Stephen King |
Editore | Sperling & Kupfer Editori |
Pagine | 530 |
Anno edizione | 2018 |
Collana | Pandora |
ISBN-10(13) | 9788820066239 |
Prezzo di copertina | 21,90 € |
Prezzo e-book | 15,99 € |
Categoria | Horror - Thriller - Mistero - Gotico |
Commenti
La prima parte del libro con il soprannaturale meno presente, lascia spazio a domande più dirette sulla natura umana, quali il desiderio di vendetta, la pena di morte come giustizia e la gogna a cui vengono ridotti i colpevoli di un reato. Successivamente, il ricorso al soprannaturale rischia di depotenziasse il tutto, per poi scoprire in un crescendo, nella parte finale, che forse la malvagitá é insita nella natura umana. Come combatterla? Con il sorriso, l'umiltà, la gioia di vivere del personaggio che nel libro la sconfigge (Holly). Proprio per la prima parte, il libro mi da lo spunto per la lettura del prossimo.