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SINOSSI

Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wanderer si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi. Già pubblicato in Italia da Rizzoli con il titolo "L'ospite".

RECENSIONE

L'autrice scrive questo libro dopo la famosissima saga di Twilight. Avevo cominciato a leggerlo con scetticismo e invece mi ha stupito parecchio.
In un futuro distopico altri esseri hanno preso il sopravvento sugli umani. Sono creature che si infilano nel corpo, nella mente, prendendo il controllo della persona e sostituendosi ad essa. Alla protagonista Melanie capita, però, qualcosa di diverso: la sua mente viene invasa da questa nuova creatura, ma la sua personalità non si perde e, anzi, dialoga con questo ospite che ha il controllo del suo corpo. Ed è qui la storia si fa interessante. Le due si combattono, litigano, si riappacificano e hanno un obiettivo diverso. È una guerra intestina resa davvero bene. La scrittura della Meyer è ipnotica e tiene sempre attenti, coinvolti. Il romance non manca. Mi è piaciuta soprattutto la voce con cui distingue i due personaggi dentro una mente sola e la relazione di questa "unità divisa" con l'esterno. Il film, a mio avviso, non ha reso giustizia a questo libro anche perché una storia dentro a una mente è molto difficile da rendere sulla pellicola.

[RECENSIONE A CURA DI KIAM]