Sono aperte le discussioni sul Libro del Mese di Novembre 2024: "The outsider" di Stephen King.

Modera la discussione Alice (elis_)!

Buona lettura e buona discussione a tutti! 

Complice un viaggio in aereo e la consapevolezza che non leggerò molto i prossimi giorni, ho iniziato il libro e letto già una trentina di pagine: che bello tornare a leggere King! Anche se questo è della sua ultima produzione, quella che viene regolarmente messa in discussione a causa dell'impiego di ghostwriter, è comunque un tipo di lettura che apprezzo sempre, il ritmo narrativo, la descrizione dei personaggi e soprattutto delle dinamiche dei piccoli centri americani. Il libro scritto più recentemente che avevo letto finora era The dome,che comunque è di alcuni anni precedente a questo ed è la prima volta qui che vedo nei suoi libri riferimenti alla mia contemporaneità, come i citati iPad, King lo associo sempre a un tempo un po' precedente al mio.

Comunque, proprio nelle prime pagine viene fuori un tema molto attuale: il vero perché hanno deciso di agire di fretta. Lo sto leggendo in inglese quindi traduco a braccio come intorno a pagina 10 Samuels dà come primo motivo il fatto che le persone in città, soprattutto i genitori di bambini piccoli, sono terrorizzati e arrabbiati, vogliono che qualcuno venga arrestato il prima possibile per tornare a sentirsi tranquilli. Quindi non è importante che venga arrestato il colpevole, l'importante è che venga arrestato qualcuno per tranquillizzare l' opinione pubblica. È ciò che si critica in tanti casi di cronaca anche in Italia.
 

Sono arrivata al capitolo 22 della prima parte e per me scorre benissimo, giusto i salti tra il momento attuale e gli interrogatori non mi fanno capire molto la sequenza dei fatti, ma non penso sia importante. 
Anche se rispetto ad altri suoi libri per adesso trovo un po' meno volgarità, il tipo di omicidio invece è un suo classico   King trova che violenze e crimini perpetrati su bambini e ragazzi sia la cosa peggiore che ci sia, il modo in cui l'animo umano diventa più animale, compie azioni ingiustificabili, e vuole che se ne parli e ci si rifletta, piuttosto che ignorare che avvengano queste cose. Però ogni volta son delle descrizioni..

Nei suoi libri poi ci sono spesso innocenti colpevolizzati, ma è la prima volta che mo capita di leggere che già da subito sappiamo chi non è stato, quindi la storia verterà su capire chi è stato in realtà oppure sul cercare di dimostrare che è innocente?

Qualcun altro lo ha già iniziato  ? Avete letto altro di king?
 

elis_ ha scritto:

 non mi dispiace neanche l'alternanza tra narrazione e raccolta di testimonianze, a questo proposito continuo a chiedermi perchè le persone siano così fermamente convinte che la persona che hanno visto sia Terry, che siano influenzate dalle vicende? Alla fine del capitolo 14 infatti 

Attenzione: Spoiler!

la tassista dice che, quando inizia a parlare a quello che è convinta sia il coach, l'uomo in un primo momento sembra non riconoscerla, poi si limita a chiacchiere di circostanza, che esista un sosia/gemello di qualche tipo?

Il resto della storia mi dà molto da pensare, a partire dalla descrizione della scena del crimine che anch'io ho trovato atroce e raccapricciante, mi fa riflettere anche la bramosia delle persone nel volere che l'assassino venga punito con la violenza, ma è davvero giustizia? Come si va a voler augurare ad un altra persona sofferenze così atroci, seppur con la convinzione che possa meritarsele? Qui mi collego anche alla pena di morte in vigore in alcuni degli Stati Uniti: voi che ne pensate? Favorevoli o contrari? Io sono contraria, sia per la violenza dell'atto ma anche perchè penso che la punizione peggiore non sia la morte in questi casi, bensì una vita a convivere con quello che si è fatto e cercare di rimediare come possibile (es. servizi socialmente utili o comunque la reclusione). 

Infine, mi sono segnata un altro passaggio, cioè quando il capitano della polizia dice all'agente, rivolgendosi a Terry, che "Non sembra un mostro" e l'agente risponde "Capita di rado che lo sembrino", ma che aspetto dovrebbe avere un mostro? Che aspetto ci immaginiamo abbia un assassino o uno stupratore? Forse la cosa che spaventa di più è che appaiano molto umani, molto simili alle persone comuni, ma d'altronde è proprio negli esseri umani che si celano certe oscurità.

Sì, riguardo al pezzo che hai messo sotto spoiler 

Sugli altri punti,  mi ritrovo d'accordo con te, trovo sconcertante come le persone sentano il bisogno anche da noi di manifestare a favore delle penne peggiori per possibili colpevoli. Dal momento che queste manifestazioni non è che abbiano chissà che peso, non si vuole dimostrare di fatto niente se non dare sfogo alla propria parte peggiore.

Sulla pena di morte mi ritrovo perfettamente in quello che dici, è molto più pesante un ergastolo secondo me, anche se là puoi continuare a sperare che la pena venga commutata. Non so bene quali siano gli argomenti a favore per mantenerla in quegli stati, al liceo avevamo avuto un dibattito al riguardo e tra le altre argomentazioni c'era anche che non è giusto che cittadini che vivono tutta la vita secondo la legge debbano pagare tasse per mantenere criminali che non ripagheranno mai il debito sociale. 

Mi ritrovo anche con la tua considerazione finale, che fa ik paio a "Era tanto un bravo ragazzo, salutava sempre". Eh i pedofili si sa che si riconoscono perché non salutano.

Sax2787 ha scritto:

Ciao a tutti !!! Io ho letto le prime 100 pagine e devo dire che è bello ritornare a leggere qualcosa di King. [..]Devo ammettere che la parte della descrizione dell'omicidio mi turba abbastanza, avrei preferito che questo libro parlasse di vampiri o di mostri almeno potevo superare la lettura pensando che era tutto frutto dell'immaginazione dell'autore.... 
E' sconcertante anche la rapidità dell'arresto solo per tranquillizzare le persone e purtroppo anche questo aspetto non è inventato ma succede veramente e mi domando anche come possano dormire queste persone sapendo di aver rovinato la vita ad un innocente e lasciato libero un assassino e credo che sarà bello continuare a leggere il libro proprio per scoprire un pò di più sul personaggio di Ralph. 

Ciao! Cos'altro hai letto finora di King  ?

Riguardo a come preferiremmo mostri e creature fantastiche piuttosto che la descrizione della realtà, credo sia un po' il motivo per cui spesso nei libri di king il confine tra reale e paranormale sia molto labile. Prendiamo IT, ha elementi fantastici ma io lo ricordo come un romanzo ambientato al 100% nella nostra realtà, perché gli aspetti soprannaturali li ho percepiti più come metafore, proiezioni delle nostre paure, non come cose che non possono esistere; anche nel nostro libro del mese fino a dove sono arrivata io mi sembra sia tutto reale, ma ci sono dei sottintesi, delle riflessioni che fanno i personaggi che li spingono a domandarsi se forse qualcosa di sovrannaturale c'è, perché è l'unica cosa che ci permetterebbe di spiegare un crimine così atroce e relative conseguenze,  abbiamo invece molte più difficoltà ad accettare che tutto ciò sia avvenuto solo per mano nostra, che si sarebbe potuto evitare, che riusciamo ad arrivare a tanto.

Riguardo ad incolpare innocenti, è quello a cui un po' accennavo all'inizio, ovvero la sconcertante tendenza in alcuni contesti a forzare la mano più di avere un colpevole, indipendetente da chi sia, vuoi per tranquillizzare i cittadini, vuoi per dimostrare come si lavorare efficientemente e si può quindi aspirare a un ritorno economico-politico se si fa un arresto esemplare in tempo record. Che alla velocità si preferisca un'indagine più approfondita è inconcepibile, anche se il risultato finale può essere non avere più a piede libero un killer.
Però spesso la questione è veramente complessa. Voi siete per la condanna solo se la colpa è dimostrata senza alcun dubbio? E finché non c'è confessione e non ci sono prove di colpevolezza totali, non si dovrebbe condannare? Ci sono tanti casi in cui diciamo l'80% degli elementi confermano che la persona X è l'unica che può aver commesso il crimine; ma questa persona continua a dichiararsi innocente e c'è comunque un 20% di cose che non sono molto chiare e magari contraddittorie. È meglio non condannare la persona perché non si può togliere la libertà a qualcuno se non si è sicuri al 100% oppure meglio provare a salvaguardare la comunità condannado una persona che con grandissima probabilità è un criminale? Alla fine le indagini nel caso del nostro libro son state superficiali perché si voleva arrestare il prima possibile, però le prove, le testimonianze erano comunque tutte contro Terry   non so, io tendo a fidarmi di chi fa e gestisce la legge, perché penso sia al di fuori delle mie capacità prendere decisioni così e spero che chi di competenza queste capacità invece ce le abbia..

Io sono circa a metà, si fa leggere benissimo secondo me.
continuo anche io a pensare che la scena dell‘arresto, la velocità con cui tutti lo hanno incolpato sia stato troppo, continuando a leggere non ne vedo il senso.

nel capitolo 4 della seconda parte c’è il resoconto della veglia funebre del ragazzo e anche qui secondo me King descrive benissimo quello che a volte succede in una famiglia colpita dal lutto, si parla con tutti, ma non tra di loro, nonostante è proprio dagli altri membri della famiglia che potremmo avere più conforto perché gli unici a provare quello che proviamo noi, senza frasi di circostanza che banalizzano tutto.