SINOSSI
Nel 1840, per sfuggire ai creditori e alle tentazioni di Parigi, Alexandre Dumas si trasferisce in Italia. Di lì a poco riceve una generosa offerta per redigere un testo sulla Galleria degli Uffizi: note biografiche e critiche sui creatori e i tesori esposti nel museo. Ne emergono le qualità di Dumas come critico d'arte e la sua abilità di narrare fatti documentati: l'autore non si limita a descrivere le opere o a raccontare gli episodi salienti della vita dei tre artisti, ma ricostruisce la genesi delle loro creazioni, l'ambiente storico e culturale in cui si e sviluppato il processo artistico, e delinea il carattere dei personaggi che hanno interagito con la realizzazione di capolavori inimitabili.
RECENSIONE
Alexandre Dumas, conosciuto da tutti per i suoi più celebri romanzi I tre moschettieri e Il conte di Montecristo, si cimenta con questo saggio commissionatogli dalla Galleria degli Uffizi durante il suo periodo italiano. Il testo è un'opera molto diversa dalla sua produzione narrativa tradizionale: possiamo considerarlo una sorta di saggio romanzato dedicato alla vita e alla psicologia di tre grandi artisti rinascimentali. Tre maestri. Michelangelo Tiziano Raffaello secondo me è una testimonianza tangibile della versatilità del genio narrativo di Dumas. Il libro si svolge in pieno Rinascimento, il periodo in cui Michelangelo, Tiziano e Raffaello hanno creato opere immortali. Le ricostruzioni storiche ed artistiche si intrecciano con il panorama culturale dell'epoca, rendendo vividi i luoghi e gli ambienti, in particolare l'Italia, culla dell'arte rinascimentale. Il testo esplora la psicologia degli artisti alle prese con il proprio genio creativo. Dumas analizza temi come il tormento interiore (Michelangelo), il pragmatismo (Tiziano), e l'edonismo (Raffaello), inserendoli in un contesto storico e culturale che esalta l'umanità e la complessità dei protagonisti. Questi temi sono ancora oggi rilevanti per comprendere la dualità tra il talento e le sfide personali degli artisti. Lo stile di Dumas è cristallino e coinvolgente, descrittivo ma mai pedante; narrativo ma sempre aderente ai fatti, per questo il libro è pur sempre collocabile nella categoria dei saggi. La sua capacità di raccontare storie affascinanti si riflette in ogni pagina, rendendo il libro accessibile anche a chi non è esperto d'arte. Non è un saggio nel senso comune del termine. Il testo intreccia biografia, critica artistica e ricostruzioni storiche. Ogni capitolo è una piacevole scoperta e personalmente non riuscivo a smettere di leggere. Tra i momenti più significativi vi sono le descrizioni delle opere e delle difficoltà incontrate dai tre artisti nel rapportarsi, ad esempio, con gli altri artisti (erano inevitabili gelosie) ma anche e soprattutto con i regnanti dell’epoca, nonché con i papi, che commissionavano ai tre artisti le opere d'arte. Il libro mi ha affascinato per la sua capacità di rendere l'arte accessibile a tutti e soprattutto per il suo essere davvero coinvolgente. Ho apprezzato in particolare la passione con cui Dumas racconta il Rinascimento, tanto da farmi desiderare di poter viaggiare indietro nel tempo. Leggendolo ho pensato che se alle scuole medie avessi avuto un insegnante di storia dell'arte in grado di raccontare le opere degli artisti così come Dumas ha fatto in questo saggio, sicuramente questo avrebbe avuto un peso enorme nella scelta delle scuole superiori. Dalle pagine traspare nettamente tutta la passione di Dumas per l'arte. Consiglio questo libro a chi ama l'arte e la storia ma anche a chi vuole scoprire un lato diverso di Alexandre Dumas. È un testo che può appassionare tanto gli esperti quanto i neofiti. Per me è stato puro godimento!
[RECENSIONE A CURA DI GUIDOCX84]
Autore | Alexandre Dumas |
Editore | Edizioni Clichy |
Pagine | 230 |
Anno edizione | 2019 |
Collana | Père Lachaise |
ISBN-10(13) | 9788867995950 |
Prezzo di copertina | 14,00 € |
Categoria | Realistico - Cronaca - Saggi - Biografia |