SINOSSI

«Il romanzo Uno yankee alla corte di re Artù lo si può definire a pieno titolo un'opera letteraria assai complessa che si trova a fare i conti con quella opposizione tra Storia e Mito che è alla base della cultura americana legata al rinascimento del New England. Dunque, un'opera ambiziosa, anche se solo in parte riuscita. L'idea del racconto è alquanto semplice: il protagonista, Hank Morgan, lo yankee del Connecticut, un capo officina della fabbrica d'armi Colt di Hartford, a causa di un violento alterco con un operaio a lui sottoposto, riceve in testa un colpo sferrato con una spranga di ferro e quando si risveglia scopre che è finito in Inghilterra, esattamente nel giorno 20 giugno dell'anno 528... Da qui, la sfrenata girandola senza fine di situazioni che ne derivano, alle prese con re Artù, i cavalieri della Tavola Rotonda, Lancillotto, Ginevra, il mago Merlino, la fata Morgana ecc. Mark Twain scrive il romanzo tra il 1886 e il 1889, mentre ferve un acceso dibattito sulle conseguenze politico-sociali ed etiche sollevate dallo sviluppo industriale e dalla concentrazione del potere economico-finanziario. Per intenderci, nel 1886 la North American Review introduce per la prima volta nel vocabolario corrente la parola capitalism, in un contesto in cui si rimarca l'opposizione tra capitale e lavoro...» (Dall'Introduzione di Livio Crescenzi)

RECENSIONE

Uno yankee alla corte di re Artù è un romanzo a più strati narrativi. Il narratore esterno è un comune turista in visita al castello medievale di Warwick, il quale si imbatte in un bizzarro personaggio che sostiene di avere viaggiato nel tempo e che, come prova, gli consegna un palinsesto contenente la sua storia. Scritto in prima persona a mo' di resoconto, il racconto narra le vicende di Hank Morgan, operaio del Connecticut, risvegliatosi misteriosamente nella Camelot di re Artù in seguito ad un diverbio durante il quale era stato colpito alla testa. Forte di un vantaggio di tredici secoli, il protagonista si serve delle sue conoscenze scientifiche per sfuggire a pericoli, umiliare Merlino in uno scontro tra maghi e guadagnarsi, infine, la fiducia di Artù, che lo nomina prima ministro. Tra esilaranti peripezie e avventure donchisciottesche, Morgan si prodiga allo scopo di impiantare in Inghilterra, con centinaia di anni di anticipo, la civiltà americana del suo tempo, progettando infine di istituire una moderna Repubblica a suffragio universale. In un'epica battaglia - sfruttando l'enorme vantaggio tecnologico di cui dispone - sbaraglia l'intero ordine cavalleresco, rivoltatosi contro di lui in nome della fedeltà alla Chiesa e alle tradizioni del regno. Viene poi sconfitto, impossibilitato a incidere in profondità nelle coscienze di un popolo irrimediabilmente ancorato a credenze e valori estranei a quelli del moderno Occidente. In chiusura, rivediamo il visitatore al termine della lettura del manoscritto. Morgan è ridotto alla follia, la mente incapace di abbandonare il VI secolo, teatro del suo viaggio nel tempo.
Quello di Hank Morgan è un viaggio, ma non siamo in presenza di un romanzo di formazione. Il protagonista, infatti, non perviene ad alcuna maturazione: al contrario, i pregiudizi che accompagnano il suo pensiero restano radicati, inscalfibili, per tutto il corso del racconto. Ai suoi occhi, gli abitanti dell'Inghilterra del VI secolo sono irrimediabilmente "stran[i] e bizzarr[i]" (p. 26), "grandi e grossi idioti" (p. 35), in sostanza equiparabili ai "selvaggi" (p. 50) incontrati da Colombo centinaia di anni dopo. E questo atteggiamento di superiorità rimane costante per tutto il romanzo, senza soluzione di continuità. Hank Morgan si serve delle sue conoscenze scientifiche per guadagnarsi la qualifica di "Boss" e progettare una rivoluzione culturale nel paese. Nel suo programma di palingenesi sociale è lecito intravedere, in nuce, l'aspirazione tipicamente novecentesca a forgiare una società di "uomini nuovi", con le nefaste conseguenze che oggi, con il privilegio del senno di poi, siamo perfettamente in grado di mettere a fuoco. E, tuttavia, già sappiamo in partenza che il progetto di Morgan è fallito, per la semplice ragione che il narratore esterno non sa nulla di quanto si appresta a leggere sul manoscritto (se la rivoluzione avesse attecchito, l'Inghilterra di re Artù avrebbe conosciuto anzitempo il progresso scientifico, cosa che, con tutta evidenza, non si è verificata). E quindi il romanzo è la storia di una tragica sconfitta: la sconfitta dell'Occidente che pretende di imporre la propria civiltà con ogni mezzo, compresa la forza più brutale. La sentenza è chiaramente esplicitata da Twain attraverso le parole di Clarence, assistente del Boss, che spiega a quest'ultimo come mai abbia reclutato solo giovani in vista dello scontro finale con la cavalleria d'Inghilterra: "Perché tutti gli altri sono nati e sono stati allevati in un'atmosfera di superstizione, e quindi ce l'hanno nel sangue e nelle ossa, capisci. Noi ci illudevamo che, grazie allo studio, gliel'avessimo estirpata, e anche loro lo pensavano, a dir la verità, ma poi l'Interdetto li ha risvegliati come un fulmine!" (p. 373). Prima ancora che deflagri lo scontro finale, Morgan ha già perso. Ha fallito nel suo intento di forgiare un nuovo modello di cittadino libero e indipendente, non avendo fatto i conti con la tradizione di un popolo essenzialmente estraneo ai suoi valori. Il fatto che proprio non si capaciti della presunta inscalfibile "stupidità" dei suoi interlocutori è la prova della sua limitatezza intellettuale. Il rapporto con l'altro da sé non può darsi se non viene meno l'arroganza di chi pretende di incarnare un livello superiore di civiltà. Solo il dialogo - nel senso etimologico della parola, che presuppone il concepire la possibilità che la verità non sia appannaggio di uno solo dei due contendenti - può aprire la strada alla convivenza. Ma Morgan non dialoga: giudica. E a causa di questo atteggiamento prepara la sua rovina.

[RECENSIONE A CURA DI GIGIMALA]

Autore Mark Twain
Editore Mattioli 1885
Pagine 398
Anno edizione 2010
Collana Classici
ISBN-10(13) 9788862617321
Prezzo di copertina 16,00 €
Prezzo e-book 7,99 €
Categoria Fantascienza - Fantastico - Fantasy