Martedì, 04 Novembre 2025

"Pierre e Jean" di Guy de Maupassant

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30/04/2021 08:41 - 30/04/2021 08:58 #52654 da Federico
Risposta da Federico al topic "Pierre e Jean" di Guy de Maupassant
Lorenzo ammetto pure che anche Jean sia geloso. Ma sono in disaccordo sulla conclusione che ne trai, ossia che la gelosia sia  IL tema centrale del libro. Non lo è, è solo la miccia che fa esplodere la bomba Pierre. Tant'è che Pierre solo nella prima metà del libro è spinto ad agire per gelosia, mentre nella seconda metà, come ha detto Sara, è spinto più dalla rabbia-vergogna per le bugie e il tradimento della madre. Mentre, anche ammettendo che Jean fosse geloso, per tutto il libro non agisce per gelosia.

IL tema del libro, se uno dobbiamo sceglierlo, è come la vicenda di Marechal vada a stravolgere le vite dei personaggi del romanzo. Tutto ruota attorno a questo.
E questo è ancora più vero se si considera la storia personale di Maupassant. Premetto che non conosoco la sua biografia e non ho letto il saggio di cui avete parlato perché non è presente nella mia edizione del libro, quindi non posso che fare supposizioni su ciò che è stato scritto al riguardo sul forum.
Ma se Marechal rappresenta il padre mai conosciuto da Maupassant, allora il tema del romanzo è come l'autore abbia processato il crescere con questa mancanza. E come l'ha fatto? In un misto di emozioni. C'è la visione bambinesca di Jean, quella ossia di idealizzare il padre mai conosciuto, perché a un certo punto del libro è quasi contento di non avere l'ordinario Roland come padre ma uno ricco, elegante, interessante, che ha saputo davvero fare innamorare sua madre. E c'è la visione di Pierre, che rappresenta il pensiero critico, la logica deduttiva che porta alla conclusione più dura per l'autore: il padre non l'ha accettato, non l'è andato a conoscere, non l'ha amato, ha disonorato la madre.
Come Maupassant (non) risolve questo conflitto? Scacciando il cattivo pensiero, ossia Pierre, per vivere una vita tranquilla anche se illusoria. Ma la vita ha mostrato a Maupassant che l'allontanare il pensiero negativo non risolve proprio nulla, se è vero che invecchiando è sempre più divenuto amaro nei confronti del padre. E del resto, la domanda che ci si può fare a fine libro è: ma quando Pierre dopo un mese tornerà a Le Havre, il problema non riemergerà?
A questo si riferisce la frase di Calvino riportata nel commento iniziale di Beatrice e che a mio avviso va nel profondo della psicologia del romanzo.

Ora, la vicenda personale di Maupassant è una interpretazione che, come ho detto all'inizio, per mia ignoranza ha basi estremamente fragili. Ma io credo che il fulcro del libro sia lo sconosciuto Marechal, che con la sua eredità a Jean va a sconquassare tutti.
Ultima Modifica 30/04/2021 08:58 da Federico.

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30/04/2021 11:59 #52659 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic "Pierre e Jean" di Guy de Maupassant
@Federico: non insisto ulteriormente, perché come detto credo sia solo questione di sfumature. E tutto sommato, non ho alcuna remora nel ritenere comunque plausibile la tua interpretazione. Mi permetto solo - visto che Maupassant sembra essere stato di tuo gradimento - di rinnovare l'invito a leggere anche altro di questo Autore: in particolare, Una vita e Forte come la morte. Credo ti piaceranno 

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02/05/2021 15:22 #52710 da nautilus
Risposta da nautilus al topic "Pierre e Jean" di Guy de Maupassant
Purtroppo non sono riuscita a stare al passo e ho letto a rilento questo piccolo romanzo. Ho visto che però ha suscitato un vivace dibattito.
Mi permetto anch'io di dare qualche suggerimento di lettura a Federico che mi sembra sia rimasto particolarmente colpito da Maupassant. Consiglio fortemente la sua prima novella, considerata da Flaubert, che diede l'ok per la pubblicazione, un vero e proprio capolavoro Buole de suife.
Tra i romanzi Bel Ami resta il mio preferito.
Veniamo a Pierre e Jean che non mi ha entusiasmato particolarmente, ma solo perché penso che Maupassant abbia scritto di meglio. Ovviamente il libro è bello, scritto come piace a me, senza mai annoiare, con le descrizioni degli ambienti che non sono mai fini a se stesse ma parti integranti del racconto e degli stati d'animo dei personaggi.
La rivalità tra fratelli, che dalle prime pagine del romanzo sembrava essere l'argomento principale, in realtà rimane abbastanza sullo sfondo. Poi più che di rivalità parlerei di invidia e gelosia di Pierre nei confronti di Jean.
Maupassant per scrivere questo romanzo prende le mosse da un fatto vero, un suo amico gli confidò di aver ricevuto un'eredità da un commensale della sua famiglia. La circostanza offre a Maupassant il la per scrivere una storia, ma soprattutto per interrogarsi del perché di questo lascito.
Chiaramente ci infila dentro molto di autobiografico, perché come qualcuno di voi ha scritto, l'ossessione di Maupassant è sempre stata quella di essere un bastardo, frutto di un adulterio da parte di sua madre. Madre che Maupassant adorava, come del resto Pierre adora la signora Roland.
Credo che l'autore abbia riversato in Pierre i suoi pensieri più reconditi, le sue ossessioni e fragilità. Attraverso Pierre, Maupassant descrive l'inquietudine umana, che è tipica delle persone più sensibili. Più volte dalle pagine del libro emerge la differenza tra coloro che sono più semplici e razionali (papà Roland e Jean) e coloro che hanno un animo più complesso (mamma Roland e Pierre).
Pierre a prescindere dall'episodio dell'eredità è un animo tormentato che prima o poi sarebbe esploso e quasi si rammarica di non essere una persona semplice. Verso la fine del romanzo, quando ha già deciso di imbarcarsi, dal molo vede rientrare la Perle con il padre e il capitano Beausire seduti a poppa che fumano la pipa con un'aria di assoluto benessere. Pierre nel vederli passare esclama Beati i poveri di spirito.
Per me Pierre si racchiude in questa frase. Sa di essere un animo inquieto e invidia chi come il fratello Jean o il padre desiderano e vivono un'esistenza semplice senza porsi domande, senza indagare.
 

MEMENTO AUDERE SEMPER
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

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Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

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Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

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Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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