Ho finito oggi di leggere il libro.
E' una storia molto interessante, perché non si può fare a meno di provare sia empatia che disapprovazione nei confronti di Emma. E' una donna giovane e bella a cui non manca il necessario in termini economici, ha un marito che la ama e che fa qualsiasi cosa per lei, ma riesce a mandare all'aria tutto perché desidera continuamente cose che non ha e non può avere, che sia un vestito o un amante appassionato. Riesce però a ottenerle a un prezzo molto alto, e mai completamente come si era immaginata, rendendola sempre più infelice e insoddisfatta della sua vita.
La si può sicuramente compatire per la noia che prova abitando in luoghi desolati dove non succede mai niente di interessante, ma finisce lì quando ci si rende conto che trascina nella sua infelicità anche chi le sta intorno. Detesta il marito, ma non si fa scrupoli a sperperare il suo denaro per vizi personali
Quello di cui Emma ha chiaramente bisogno, e che non ha mai avuto, è un po' di prospettiva. Sì, ha un marito noioso, mentalmente limitato, ma c'è chi sta peggio di lei. A volte è così insulsa, così vuota ed egoista che non la sopportavo. I suoi lamenti sono ripetitivi e vede solo le sue sofferenze. L'ho notato particolarmente nella scena in cui lei si rincontra dopo tanto tempo con Léon nella sua stanza d'albergo, quando parlano di quanto hanno sofferto per la loro lontananza... contava solo lei, ciò che ha vissuto lei, ciò che ha patito lei, ecc. Non credo avesse mai amato uno solo dei suoi amanti. Le piaceva cullarsi nell'idea dell'amore, ma non riusciva a sentirlo, nemmeno per se stessa, altrimenti si sarebbe comportata diversamente.
Mi dispiace molto per Charles e soprattutto per Berthe, che ha avuto la sfortuna di avere una madre snaturata che la trascurava per rincorrere sogni irraggiungibili.
Tutto sommato, è stato un libro che è valsa la pena di leggere non per la trama, ma per il linguaggio così ricco e bello. Solo per quello lo rileggerei. Ho evidenziato tantissime frasi che mi hanno colpito per il loro potere emotivo di evocare diversi scenari e sensazioni. Secondo me, chiunque vuole cimentarsi nel scrivere romanzi, deve tenersi una copia di
Madame Bovary sullo scaffale per prendere ispirazione, perché Flaubert SA SCRIVERE. Riesce a rendere anche le più lunghe scene senza dialogo un piacere da leggere. Se prendiamo come esempio la parte in cui