Sabato, 06 Settembre 2025

"Madame Bovary" di Gustave Flaubert

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22/01/2024 17:32 - 22/01/2024 17:32 #65638 da muchentuchen
Risposta da muchentuchen al topic "Madame Bovary" di Gustave Flaubert
Mi trovo al capitolo 4 della seconda parte.

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Concordo pienamente con Kheper che l'eroina del racconto risulta un po' antipatica. Certo, si annoia terribilmente, e chiunque si trova in quella situazione può essere un po' lunatico e agitato, e il marito non sembra proprio essere la persona più interessante... Ma Charles la ama, non la maltratta, non bada a spese per lei... Si fa addirittura trattare da lei con indifferenza e a volte con disprezzo senza lamentarsi. Il carattere di lui un po' "rammollito" deriva sicuramente da un mix di madre troppo protettiva e padre troppo severo. Per lunghi anni non ha potuto prendere decisioni, dalla materia di studio alla scelta della prima moglie, quindi ha sviluppato un carattere fin troppo docile e "inerte", che non riesce a suscitare emozioni forti in Emma che le cerca e, come posso immaginarmi, le troverà sicuramente altrove.

A parte questo, le descrizioni sono sicuramente il punto forte di questo libro. Che sia dell'ambiente esterno (quello campagnolo o peasano), delle abitazioni, l'abbigliamento, l'atmosfera in generale, le stagioni... Aiuta molto a farsi un'idea su com'era vivere a quei tempi, in un modo che gli autori di oggi non possono ricreare perché non l'hanno vissuto in prima persona.
Ultima Modifica 22/01/2024 17:32 da muchentuchen.

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28/01/2024 18:52 #65836 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Madame Bovary" di Gustave Flaubert
Giunta al capitolo X della seconda parte, dove si delinea il carattere di Emma e la trama entra nel vivo: Emma ormai è schiava della sua noia, ricerca ovunque e in chiunque la causa della sua felicità ma non si rende conto che è proprio lei stessa e cerca conforto in sentimenti e relazioni effimere. Mi ha fatto sorridere quando Mamma Bovary dice a Charles che probabilmente se si trovasse qualcosa da fare non starebbe così male :laugh: e come darle torto, Emma non fa che rimuginare e sognare ad occhi aperti, insoddisfatta di tutto cerca sempre quello che non ha, ed è la chiave per essere infelici. Speravo che l'arrivo della bambina le desse in qualche modo uno scopo, un conforto, e invece sembra sia solo un ulteriore fastidio, che pena quando l'ha spinta via facendole sbattere la testa! Nonostante tutto, è un personaggio che non riesco a detestare, la capisco e la compatisco, mi arrabbio per le scelte sbagliate che fa perché potrebbe essere migliore di così ma è talmente accecata dalla ricerca di quel qualcosa in più da non rendersi conto che, se continua così, finirà per rovinare anche quel poco che ha.
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06/02/2024 17:34 #65992 da muchentuchen
Risposta da muchentuchen al topic "Madame Bovary" di Gustave Flaubert
Ho finito oggi di leggere il libro.

E' una storia molto interessante, perché non si può fare a meno di provare sia empatia che disapprovazione nei confronti di Emma. E' una donna giovane e bella a cui non manca il necessario in termini economici, ha un marito che la ama e che fa qualsiasi cosa per lei, ma riesce a mandare all'aria tutto perché desidera continuamente cose che non ha e non può avere, che sia un vestito o un amante appassionato. Riesce però a ottenerle a un prezzo molto alto, e mai completamente come si era immaginata, rendendola sempre più infelice e insoddisfatta della sua vita.

La si può sicuramente compatire per la noia che prova abitando in luoghi desolati dove non succede mai niente di interessante, ma finisce lì quando ci si rende conto che trascina nella sua infelicità anche chi le sta intorno. Detesta il marito, ma non si fa scrupoli a sperperare il suo denaro per vizi personali
Attenzione: Spoiler!
Quello di cui Emma ha chiaramente bisogno, e che non ha mai avuto, è un po' di prospettiva. Sì, ha un marito noioso, mentalmente limitato, ma c'è chi sta peggio di lei. A volte è così insulsa, così vuota ed egoista che non la sopportavo. I suoi lamenti sono ripetitivi e vede solo le sue sofferenze. L'ho notato particolarmente nella scena in cui lei si rincontra dopo tanto tempo con Léon nella sua stanza d'albergo, quando parlano di quanto hanno sofferto per la loro lontananza... contava solo lei, ciò che ha vissuto lei, ciò che ha patito lei, ecc. Non credo avesse mai amato uno solo dei suoi amanti. Le piaceva cullarsi nell'idea dell'amore, ma non riusciva a sentirlo, nemmeno per se stessa, altrimenti si sarebbe comportata diversamente.

Attenzione: Spoiler!


Mi dispiace molto per Charles e soprattutto per Berthe, che ha avuto la sfortuna di avere una madre snaturata che la trascurava per rincorrere sogni irraggiungibili.

Tutto sommato, è stato un libro che è valsa la pena di leggere non per la trama, ma per il linguaggio così ricco e bello. Solo per quello lo rileggerei. Ho evidenziato tantissime frasi che mi hanno colpito per il loro potere emotivo di evocare diversi scenari e sensazioni. Secondo me, chiunque vuole cimentarsi nel scrivere romanzi, deve tenersi una copia di Madame Bovary sullo scaffale per prendere ispirazione, perché Flaubert SA SCRIVERE. Riesce a rendere anche le più lunghe scene senza dialogo un piacere da leggere. Se prendiamo come esempio la parte in cui

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Ringraziano per il messaggio: elis_

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10/02/2024 13:14 #66032 da elis_
Risposta da elis_ al topic "Madame Bovary" di Gustave Flaubert
Terminata anch'io la lettura dopo alcuni giorni di stop. Mi è piaciuto molto, mi aspettavo qualcosa in più dalla storia data la sua fama ma concordo con Chiara che in realtà la sua vera forza sta nello stile: meraviglioso, delicato, avvolgente. Ho cercato in tutti i modi di capire Emma e di compatirla ma risulta davvero difficile, mi aspettavo un personaggio passionale e intelligente ma in realtà è solo una donna annoiata, insoddisfatta, manipolatrice, vittima di sè stessa fino all'autodistruzione, ma soprattutto profondamente egoista. E' proprio il suo egoismo che mi ha portato all'antipatia, lei è al centro di tutto, il povero Charles sarà anche un uomo banale ma non si merita il trattamento che gli riserva, persino dopo il fallimento medico che ha portato all'amputazione lei non fa altro che pensare all'immagine di sé, e sempre il suo egoismo conduce la famiglia alla rovina
Attenzione: Spoiler!


Ribadisco che mi aspettavo una storia un po' più incentrata sulla passione piuttosto che sulla noia, però è comunque un romanzo bellissimo e coinvolgente, che rileggerò sicuramente.
Ringraziano per il messaggio: muchentuchen

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18/02/2024 15:49 #66132 da Kheper
Risposta da Kheper al topic "Madame Bovary" di Gustave Flaubert
Ciao!
Ho finito il libro settimana scorsa ma non riuscivo a trovare un po' di tempo per passare sul forum a commentarlo!
Nel complesso mi è piaciuto, anche se non mi ha fatto impazzire come altri romanzi scritti in quel periodo. Nella prima parte trovavo i personaggi un po' scontati e a volte forzati in alcune situazioni, ma un po' alla volta ho capito che li stava costruendo così perché così servivano alla storia che doveva raccontare. Ad esempio nelle parti in cui Charles scrive a Rodolphe cose tipo "mia moglie è a sua disposizione..." oppure "si, la porti a cavalcare, non può farle che bene...", sapendo dove vanno a parare, le ho trovate insopportabili e irrealistiche! Poi però come dicevo, fa tutto parte dei ruoli creati ad hoc per fare da cornice agli eventi. E in effetti il soggetto del libro dovrebbero essere le passioni più che i personaggi, ed è vero anche che tutto sommato se ne legge poca di passione rispetto alle premesse che questo libro si porta dietro, ma bisogna tener presente i vincoli dell'epoca e il fatto che nonostante il poco scandalo mostrato nelle pagine, per questo libro Flaubert subì la censura e un processo per attentato alla sacralità del matrimonio!
Al di là di tutto questo però, voglio dire che ho trovato la figura di Emma Bovary attualissima, a dispetto dei quasi 2 secoli passati! 
Ho odiato Emma Bovary, poi l'ho compresa, e infine ne ho provato pena. Personalmente ne conosco almeno tre o quattro di Madame Bovary (alcune anche uomini), disposte/i a mollare tutto, a rovinare tutto, e a lanciarsi in ogni storia che abbia una parvenza di trasporto, di passione, o anche solo di novità. Ma del resto, chi di noi nella vita non è stata qualche volta Madame Bovary, condividendone sogni e passioni?

E mi tornano in mente queste due bellissime citazioni:

Allora si ricordò delle eroine dei libri che aveva letto, e la legione lirica di quelle adultere levò nella sua memoria un piacevole canto di voci sorelle.

 

...Perché ogni borghese, nell'ardore della sua giovinezza, anche soltanto per un giorno, un minuto, si è creduto capace di immense passioni, di grandi imprese. Ogni notaio porta dentro di se i rimasugli di un poeta.

Ringraziano per il messaggio: elis_, muchentuchen

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12/11/2024 08:03 - 12/11/2024 08:05 #68439 da L.G.STEL
Risposta da L.G.STEL al topic "Madame Bovary" di Gustave Flaubert
Mi spiace comunicare a tutto il mondo che l'incipit di Madame Bovary é stato tradotto sbagliato. Sia nelle 25 versioni italiane, sia in tutte le versioni più famose in versione inglese. Mi spiego meglio. C'è una cosa che si chiama zeugma, usata spesso anche nel linguaggio comico; la zeugma è una figura retorica che consiste nell'uso di un unico verbo per unire due o più concetti che, normalmente, richiederebbero verbi distinti. esempio : oggi mi porto addosso il cattivo umore e pure questa brutta giacca che mi ha regalato lei. OPPURE. Ho stretto i denti per il freddo e ho stretto la cinta per la fame ma ancora mi si stringe il cuore se penso a quanti questa vita mi stia stretta.Ora. Se voi leggete le prime frasi di Bovary, noterete che non vogliono dire niente. Parrebbe il nuovo vestito borghese venga attribuito al nuovo ragazzo arrivato, ma é un campagnolo, come é possibile? Alcune traduzioni hanno inserito addirittura un bidello che porta il banco, può mai avere un vestito borghese? No. E non esiste nessun bidello. Quando il preside entra i ragazzini sono come sorpresi dal proprio lavoro..non vuol dire nulla. É tutto sbagliato. Ora, dove sta l'inghippo? Come hanno potuto fare una cavolata del genere? L'inghippo é nella zeugma che Flaubert usa nella prima frase. Quindi passo ai fatti. Ecco la mia traduzione.  

Eravamo in aula quando entrò il Preside, seguito dal suo nuovo vestito bourgeois e da uno scolaro che trasportava una grande cattedra. Quelli che dormivano si svegliarono e ognuno si alzò sorpreso di quell'impegno.  
  Il preside ci fece segno di tornare a sederci; poi, si rivolse con discrezione all'insegnante della classe:  
  - Signor Roger", disse a bassa voce, "ecco un alunno che vi raccomando, partirá dalla seconda media. Se farà un buon lavoro e si comporterà bene, passerà a una classe superiore, come richiede la sua età".  
  In piedi nell'angolo, dietro la porta, così che potevamo a malapena vederlo, il nuovo arrivato era un campagnolo, di quindici anni circa, e più alto di chiunque di noi. 

 Secondo me, Il tocco magico e grottesco é che, assurdamente, l'attenzione non é rivolta al ragazzo ma al preside e il suo nuovo vestito. E così, quando arriviamo al ragazzo campagnolo possiamo vedere la tecnica degli opposti contrari, che si autodefiniscono a vicenda, messa in atto da Flaubert. Mostrando la disuguaglianza sociale, anche l'indifferenza verso il nuovo arrivato ecc... e da qui ricaviamo la prima polisemia. Arrivederci e buona giornata. Ps. Tra l'altro il primo 'nuveau' riferito al vestito del preside Flaubert lo segnala pure in corsivo. Davvero un grossolano errore che viene perpetrato da decenni.
Ultima Modifica 12/11/2024 08:05 da L.G.STEL.

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Avatar di mulaky mulaky - 24/08/2025 - 14:02

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Ciao Marigiò, ti linko il gruppo di Palermo: QUI :)

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Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

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Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

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